A dicembre l’Inapp, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche, ha presentato il Gender Policy Report 2021, un rapporto strutturato in due parti tra loro connesse: una descrizione del mercato del lavoro femminile e le sue problematiche nel periodo del Covid-19; un’analisi delle politiche proposte o in discussione su questo fronte.
Il rapporto offre una panoramica dettagliata sull’andamento dell’occupazione, facendo emergere diverse questioni rilevanti a riguardo. Tra queste troviamo: l’aumento delle assunzioni a tempo indeterminato nelle regioni del sud, l’occupazione per sesso e la segregazione orizzontale e la dimensione d’impresa sulle assunzioni.
Un altro argomento presentato nel report è il rapporto tra fecondità e disoccupazioni. Viene osservato infatti come non vi sia una relazione negativa tra occupazione e fecondità, che anzi crescono insieme, se accompagnati dalle necessarie politiche di welfare. Ciò nonostante si documenta anche l’aumento progressivo dell’età media al parto e l’allargamento del “fertility gap”.
Gli altri temi contenuti nel report riguardano le politiche da attuare in materia di occupazione femminile, l’analisi del PNRR e delle missioni contenenti politiche di parità di genere ed infine il salario minimo.