Rassegna Stampa
Primo Welfare / lavoro

I lavori (a caro prezzo) trovati dallo Stato

Sergio Rizzo, Corriere della Sera, 23 novembre 2013
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Per mantenere i Centri per l’impiego ogni anno l’Italia spende 464 milioni di euro, 3/4 dei quali sono usati per pagare gli stipendi ai 9.865 dipendenti che vi lavorano. E se è vero che investiamo in questo ambito molto meno di tutti gli altri grandi Paesi UE (lo 0.03% del Pil, 1/10 di Regno Unito e Germania, 1/8 della Francia, 1/3 della Spagna) c’è da dire che a fronte dei risultati raggiunti, forse, oltre che poco spendiamo anche molto molto male. 

Negli ultimi sette anni, infatti, attraverso ai Centri per l’impiego hanno trovato posto mediamente 35mila persone per anno. Un numero sicuramente molto basso rispetto alla grande quanitità di persone, sopratutto giovani, che sono in cerca di lavoro. Facendo due calcoli, ogni singolo posto di lavoro trovato dallo Stato ha avuto costo superiore ai 13 mila euro.

In pratica, dunque, per i servizi all’impigego si spende una quantità considerevole di risorse che, però, vengono utilizzate più per il mantenimento della macchina che per il perseguimento dello scopo per cui quella stessa macchina dovrebbe lavorare. Occorre pensare seriamente a una riforma del mercato del lavoro che coinvolga anche i Centri per l’impiego in modo che possano finalmente perseguire gli obiettivi per i quali sono costituiti.

 

I lavori (a caro prezzo) trovati dallo Stato
Sergio Rizzo, Corriere della Sera, 23 novembre 2013