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E’ pubblicata sul sito della DG Occupazione, Affari Sociali e Inclusione della Commissione Europea la call for proposals per la presentazione di progetti finanziati nell’ambito del programma Progress. La call invita alla costituzione di reti di stakeholder pubblici e privati per la realizzazione di progetti innovativi nell’ambito dei servizi alla persona. La scadenza per la presentazione dei progetti – originariamente fissata per il 30 luglio 2014 – è stata posticipata al 28 agosto 2014. C’è quindi ancora tempo per costituire partnership e presentare domande di finanziamento. Per meglio inquadrare questo bando, riproponiamo gli obiettivi per i quali sono nati il fondo EaSI per l’occupazione e l’innovazione sociale ed il programma Progress.

A giugno 2013 l’Unione Europea ha predisposto la creazione – con un budget proposto di 815 milioni di euro per gli anni 2014-2020 – dell’EaSI, il programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale, che dovrebbe iniziare a operare nel gennaio 2014. Insieme ai tre fondi European Social Fund, Fund for the European Aid for the Most Deprived e lo European Globalisation Adjustment Fund, l’EaSI costituirà uno dei quattro pilastri della EU Initiative for Employment and Social Inclusion 2014-2020. Il fondo nasce per supportare le attività di tre programmi europei preesistenti, a cui verrà distribuito il budget in diverse percentuali (61%, 18% e 21% rispettivamente):

▪ Progress (Programme for Employment and Social Solidarity)
▪ EURES (European Employment Services)
▪ Microfinance Facility and Social Entrepreneurship.

I finanziamenti provenienti dall’EASI consentiranno ai tre programmi di ampliare e integrare i progetti iniziati.

Il programma Progress – a cui andranno ben 500 degli 815 milioni stanziati – “guadagnerà” un fondo specifico per “innovazione sociale e sperimentazioni di policy”. Progress si rivolge a istituzioni pubbliche – nazionali e subnazionali -, istituti di ricerca e università, rappresentanti delle parti sociali e organizzazioni non governative, appartenenti ai 27 paesi membri, paesi candidati all’ingresso nell’UE e Norvegia, Islanda e Liechtenstein. I progetti presentati, selezionati in base a un sistema di call for proposal, devono rientrare nelle seguenti aree di intervento: occupazione, inclusione sociale e protezione sociale, condizioni di lavoro, non-discriminazione ed eguaglianza di genere. Gli Annual Work Plan offrono per ogni anno la descrizione dettagliata delle attività intraprese.

Gli obiettivi di medio periodo del progetto sono l’effettiva applicazione degli standard europei in tema di tutela dei lavoratori e uguaglianza sul luogo di lavoro, la diffusione corretta e capillare delle linee guida europee incluse nella strategia Europa 2020, e il consolidamento di partnership tra i diversi stakeholder che partecipano al disegno e all’implementazione delle politiche attraverso lo scambio di informazioni, la consultazione reciproca e la valutazione dei risultati.

Secondo programma per allocazione di risorse EaSI è la Microfinance Facility and Social Entrepreneurship, un nuovo progetto destinato a continuare le attività dell’European Progress Microfinance Facility. Il programma si propone di continuare a supportare organizzazioni che si occupano di microcredito in Europa attraverso sostegno finanziario e iniziative di capacity-building nell’ambito della microfinanza, e facilitare l’accesso delle imprese sociali alle opportunità di finanziamento. Il precedente European Progress Microfinance Facility, avviato nel 2010, aumentava la possibilità per start-up e piccole imprese sotto i dieci dipendenti – specialmente se operanti nell’ambito dell’impresa sociale – di chiedere prestiti agevolati sotto i 25.000 euro. Il fondo non operava però attraverso l’attività diretta di prestito ai beneficiari ma con il finanziamento di provider selezionati nel campo del microcredito, ad esempio predisponendo garanzie a tutela dei possibili rischi. I potenziali beneficiari possono rivolgersi alle organizzazioni selezionate in ciascun paese, consultando l’elenco online.

Circa 20 milioni di euro all’anno verranno poi allocati al progetto EURES, per finanziare le attività cross-border, estendere e migliorare le attività del portale dedicato alla mobilità lavorativa tra Stati membri, e sviluppare nuovi schemi di target mobility, come ad esempio Your first EURES Job, lo schema specificamente istituito per aiutare i giovani europei tra i 18 e i 30 anni a trovare lavoro all’interno dell’UE. Il portale EURES si rivolge naturalmente non solo ai disoccupati, ma anche ai datori di lavoro che siano in cerca di competenze specifiche, a patto che offrano un contratto di lavoro di almeno sei mesi.

All’interno di questi progetti rimangono centrali i temi dell’occupazione e della mobilità lavorativa all’interno dell’UE, con particolare riguardo alla condizione dei giovani. L’accordo politico raggiunto dalle istituzioni europee per lo stanziamento del nuovo fondo EaSI consentirà a queste iniziative per l’occupazione e l’inclusione sociale di continuare a vivere e operare, e costituisce un importante passo avanti nell’implementazione delle misure necessarie per il raggiungimento dei target di Europa 2020 in tutti gli Stati membri.

Riferimenti

La notizia sul portale UE

European Social Fund

Il programma PROGRESS

La strategia Europa 2020

Il portale EURES

Your first EURES Job

 

 

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