Il 12 luglio la Commissione europea ha pubblicato l’edizione 2022 della relazione “Sviluppi occupazionali e sociali in Europa“ (Employment and Social Developments in Europe – ESDE 2022) che in occasione dell’anno europeo dei giovani focalizza la propria attenzione proprio su questa categoria.
Dal documento emerge, tra le varie cose, che i giovani sono stati i più colpiti dalla soppressione di posti di lavoro dovuta alla crisi economica provocata dalla pandemia di Covid-19. Inoltre, sempre secondo la relazione, anche la ripresa è stata più lenta tra i giovani rispetto a quanto accaduto per gli altri gruppi di età. Le possibili spiegazioni sono legate all’elevata percentuale di contratti a tempo determinato tra i giovani e alle difficoltà che questi hanno a trovare un primo impiego dopo la scuola, l’università o al termine della formazione.
ESDE 2022, in questo senso, indica nelle politiche sociali e del lavoro, oltre che quelle legate all’istruzione, le strade necessarie per dare una risposta ai problemi che i giovani devono affrontare per diventare economicamente indipendenti nel contesto della situazione socioeconomica in peggioramento a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Una