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Il 5 settembre la Prima Ministra scozzese Nicola Sturgeon ha delineato davanti al Parlamento di Edimburgo il suo piano d’azione per l’anno a venire. A capo di un partito indebolito dalle elezioni dello scorso giugno, Sturgeon ha presentato un programma da lei stessa definito ambizioso, radicale e impegnativo. Anticipando le controversie che sarebbero sorte a seguito di alcuni punti programmatici, la Prima Ministra ha dichiarato che “nessuno ha mai costruito un Paese migliore scegliendo sempre l’opzione più facile”.

Tra i punti chiave del programma risalta la presa in considerazione di un incremento delle tasse sul reddito dei più abbienti, mirato a finanziare un programma di sostegno sociale più efficiente ed esteso. La Prima Ministra ha dichiarato che le sfide presentate dal clima politico corrente, caratterizzate dall’impatto della Brexit e dalla fase di austerità avviata da Londra, metteranno infatti in difficoltà la capacità del Governo scozzese di provvedere ai bisogni dei propri cittadini. In questo senso i tempi appaiono maturi per aprire la discussione riguardo a un “utilizzo responsabile e progressista dei poteri fiscali”. Nelle intenzioni di Sturgeon la riforma dovrebbe contribuire ad alimentare le risorse dedicate al welfare, garantendo così più mezzi per combattere la disuguaglianza sociale, migliorie alle infrastrutture pubbliche e stipendi più alti per i dipendenti statali. Quest’ultimo impegno in particolare è già in fase di avviamento, e consiste nell’eliminazione del tetto all’aumento salariale per gli impiegati pubblici, correntemente fissato all’1% per anno.

L’aumento delle tasse è un’idea condivisa dalla maggior parte del Parlamento scozzese e contestata dal solo Partito Conservatore. E secondo il Financial Times anche l’iniziale riluttanza dimostrata dal Partito Nazionale di Nicola Sturgeon starebbe venendo meno. La proposta, inoltre, sembrerebbe riecheggiare il programma del Partito Laburista inglese di Jeremy Corbyn, uscito rinforzato dalle elezioni di giugno sia in Inghilterra che in Scozia. Congiuntamente allo studio riguardo all’innalzamento delle tasse, la Prima Ministra ha annunciato l’avvio di una ricerca per valutare l’introduzione un “Reddito di base universale”, con l’obiettivo di apportare un cambiamento significativo nelle tutele pubbliche rivolte ai cittadini. Se il progetto dovesse andare in porto, a ogni scozzese verrebbe corrisposta una somma settimanale a prescindere dal suo stato occupazionale.


Riferimenti

Nicola Sturgeon’s programme for government at a glance, The Telegraph, 5 settembre 2017

Nicola Sturgeon: time is right to consider raising taxes in Scotland, The Guardian, 5 settembre 2017

SNP eyes higher income taxes for Scotland, Financial Times, 5 settembre 2017

Alzare le tasse per finanziare il welfare: l’idea percorre il Regno Unito, dalla Scozia a Londra, La Repubblica, 7 settembre 2017

Universal basic income may be adopted in Scotland providing a weekly cash payment for life, The Independent, 7 settembre 2017