Supportati da pochi servizi, mentre il peso dell’assistenza ricade quasi interamente sulle famiglie sempre più in difficoltà, con un livello di istruzione mediamente più basso e grandi ostacoli nel riuscire ad avere un lavoro rispetto alla popolazione generale. Sono queste le condizioni di vita per la gran parte delle persone disabili in Italia, circa 4,5 milioni di cui oltre un terzo vive da solo. Il quadro, non proprio consolante, è tracciato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane.
Intanto a preoccupare sono soprattutto le condizioni di "vulnerabilità" di molti disabili, la maggior parte dei quali ha una età superiore a 65 anni e vive nelle regioni del Mezzogiorno: tra gli over-65 il 42,4% vive da solo e non può contare sull’aiuto di un familiare, mentre tra gli over-75 solo un anziano su 10 è autonomo nella cura personale. Un altro diritto in parte disatteso è quello al lavoro: la percentuale di disabili tra 45 e 64 anni occupata è il 18% (contro il 58,7% della popolazione generale per la stessa fascia d’età) con rilevanti differenze di genere. Infatti, risulta occupato il 23% degli uomini con disabilità e solo il 14% delle donne.
Quanto alle risorse che il nostro Paese impegna per la funzione di spesa destinata alla disabilità, nel 2015 sono stati spesi 27,7 miliardi di euro pari all’1,7% del Pil. L’impegno economico per questa funzione in Europa è invece fissato a circa il 2% del Pil.
In Italia 4,5 milioni di disabili, pochi servizi e integrazione
La Repubblica, 2 dicembre 2017