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Continua il viaggio attraverso il tema del “Diritto alla Salute” di Rivista Solidea, pubblicazione promossa dall’omonima Società di mutuo soccorso e parte del nostro network, avviato con il primo numero del 2024. Il secondo numero di quest’anno sarà infatti interamente dedicato all’approfondimento di alcuni aspetti legati all’effettivo esercizio del Diritto alla Salute da parte dei cittadini, ma da una prospettiva diversa.

In particolare, il focus è sui territori e sulla ricerca di soluzioni, anche innovative, attivate per garantire il Diritto alla Salute in epoca post-Covid. Si tratta di soluzioni che possono offrire spunti per osservare il futuro e delineare un modello di welfare territoriale e di erogazione dei servizi sanitari e socio-sanitari che possa rispondere in modo più adeguato ai bisogni delle persone. Best practices che agiscono per contrastare le disuguaglianze che caratterizzano ancora la nostra società.

I principali contenuti della rivista

In questo numero, nell’ottica sopra descritta, Guido Bodda approfondisce il tema delle case della salute e delle case della comunità attraverso l’esperienza di Angelica Salvadori, medico di famiglia. Silvia Pilutti, ricercatrice e psico-sociologa, presenta il Programma Habitat Microaree (HM) di Trieste, un esempio virtuoso di progettazione congiunta per affrontare la fragilità sociale o sociosanitaria.

Eleonora Artesio esplora il delicato tema dei consultori familiari, in particolare alla luce dell’emendamento votato dalla maggioranza di governo al PNRR quater. Paola Cavalla e Luca Marozio, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e Università di Torino, discutono dell’innovativo approccio di genere nella pratica clinica sviluppato nel nostro SSN.

Cosimo D. Matteucci, presidente dell’Ambulatorio popolare di Barletta, illustra l’innovativa esperienza dell’ambulatorio mutualistico al servizio della comunità. Pier Vittorio Gillio, Presidente Soms di Brosso, analizza la Missione 6 del PNRR e il vasto piano di investimenti e riforme. Agnese Vigorelli esplora l’esperienza del Coordinamento cittadino Odontoiatria Sociale, un modello di intervento che prevede la collaborazione tra la Città di Torino e il privato sociale.

Ancora, Caterina Cortese della Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, Ente del Terzo Settore, affronta il delicato tema del diritto alla salute per le persone senza dimora e la recente proposta di legge. Alessandro Prandi discute il tema della “salute in carcere” e l’importanza di questo aspetto nel sistema carcerario. Mara Giacomelli della cooperativa sociale Il Margine e Chiara Marinelli della cooperativa sociale Progetto Muret raccontano la storia del diritto alla salute mentale, suscitando riflessioni per il futuro. Infine, Giulia Zanotti esplora le nuove frontiere della cooperazione sociale per garantire il diritto alla salute.

Terzo settore e sanità: il nostro contributo

Alla rivista ha contribuito anche la nostra ricercatrice Chiara Lodi Rizzini, il cui articolo si propone di indagare le sperimentazioni che vedono la Salute al centro di un approccio sistemico, collaborativo e partecipativo, dove SSN e Terzo Settore hanno spesso intrecciato le loro strade.

Il Terzo Settore è da tempo molto presente in sanità, sia nella sua componente più “imprenditoriale”, costituita da imprese, cooperative sociali e società di mutuo soccorso, sia nella sua componente associativa e di volontariato. Negli anni, spiega Lodi Rizzini, ha assunto una serie di funzioni in ambito sanitario che tuttavia si sono concentrate sull’erogazione dei servizi sanitari e socio-sanitari, lasciando in secondo piano la fase di lettura dei bisogni e di programmazione dei servizi.

Il PNRR e il DM 77/2022, i cui obiettivi sono il rinnovamento e il potenziamento della medicina territoriale secondo un orientamento di comunità (ne abbiamo parlato qui), secondo la ricercatrice potrebbero però costituire un’occasione di cambiamento.