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Primo Welfare

Decreto Flussi: solo il 7,8% dei lavoratori ottiene un permesso di soggiorno

Il nuovo rapporto di Ero Straniero denuncia le inefficienze del sistema, tra cui procedure lente, ostacoli burocratici e migliaia di persone lasciate senza documenti e senza lavoro.
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La campagna Ero Straniero ha pubblicato un rapporto che analizza l’efficacia del Decreto Flussi 2023-2024 (ne abbiamo parlato qui), mettendo in luce criticità e inefficienze del sistema di ingresso per lavoro in Italia.

I dati evidenziano che nel 2024 solo il 7,8% delle quote di ingresso previste si è tradotto in un permesso di soggiorno e in un impiego stabile, mentre nel 2023 la percentuale era del 13%. Questo perché la procedura, molto complessa, si blocca in diverse fasi, lasciando migliaia di persone in una situazione di precarietà e irregolarità.

Il dossier sottolinea che il meccanismo dei click day e più in generale i tempi lunghi delle pratiche compromettono la reale possibilità di lavoratori e datori di lavoro di portare a termine le assunzioni. In particolare, le difficoltà burocratiche e la lentezza nell’emissione dei visti ostacolano il processo, con il rischio di incentivare il lavoro nero.

Di fronte a questi dati, la campagna Ero Straniero ribadisce la necessità di una riforma del sistema, chiedendo il superamento dei click day e l’introduzione di meccanismi più flessibili e accessibili per l’ingresso e la regolarizzazione dei lavoratori stranieri.

 

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Foto di copertina: Josue Isai Ramos Figueroa, Unsplash.com