Rassegna Stampa
Primo Welfare

Crisi demografica in Italia: le cause e le possibili risposte

Alessandro Rosina, su lavoce.info, analizza le radici della crisi iniziata negli anni Ottanta e indica due strategie indispensabili per invertire la rotta: sostenere le nuove generazioni e valorizzare l’immigrazione.
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Alessandro Rosina, su lavoce.info, analizza le cause e le possibili soluzioni alla crisi demografica italiana.

Il nostro demografo spiega che la crisi del nostro Paese viene da lontano, individuando il 1984 come l’anno dei inizio dei problemi, ovvero quando il tasso di fecondità è sceso stabilmente sotto 1,5 figli per donna. Rosina sottolinea come la transizione demografica – un passaggio fisiologico da alti a bassi tassi di natalità e mortalità – si sia trasformata in crisi per la mancanza di politiche efficaci. Il problema si aggrava con il calo continuo della fecondità (1,18 figli per donna nel 2024) e l’arrivo in età fertile delle generazioni nate durante la denatalità, aggravando ulteriormente il problema.

Secondo Rosina, per invertire la rotta è necessario agire su due fronti contemporaneamente. Da un lato, occorre migliorare le condizioni di vita delle nuove generazioni, offrendo loro opportunità adeguate per costruire percorsi professionali e familiari. Dall’altro, va valorizzato il contributo dell’immigrazione, utile a rafforzare la popolazione attiva e a rispondere alla crescente carenza di manodopera. Finché queste condizioni non si verificheranno, conclude il professore dell’Università Cattolica di Milano, non solo la natalità resterà bassa, ma aumenterà anche il numero di giovani che scelgono di costruire il proprio futuro all’estero.

Cosa ci rende un paese in crisi demografica e come provare a uscirne
Alessandro Rosina, lavoce.info, 2 aprile 2025

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