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Povertà e inclusione / Primo Welfare

Assegno di Inclusione: un bilancio negativo per l’erede del Reddito di Cittadinanza

Le simulazioni di Istat evidenziano come circa 850.000 famiglie abbiano visto peggiorare la propria situazione reddituale a causa della nuova misura.

L’Istat ha pubblicato la simulazione “La redistribuzione del reddito in Italia – Anno 2024”, che analizza l’impatto delle nuove politiche fiscali e di welfare introdotte nel 2024. Tra le misure esaminate, spicca il passaggio dal Reddito di Cittadinanza (RDC)all’Assegno di Inclusione (ADI) che ha avuto conseguenze significative per le famiglie più vulnerabili.

Secondo le stime dell’istituto nazionale di statistica, circa 850.000 famiglie (pari al 3,2% di quelle residenti) hanno visto una riduzione del reddito disponibile a causa della transizione all’ADI, con una perdita media annua stimata di 2.600 euro. Secondo le analisi, in 3 casi su 4 la perdita è dovuta alla completa esclusione dal beneficio, mentre nel restante quarto è legata a un metodo di calcolo meno favorevole rispetto al precedente RdC.

Per circa 400.000, invece, il passaggio non ha comportato variazioni economiche poiché  ricevono lo stesso importo che ricevevano col Reddito di Cittadinanza. Un numero più ristretto di nuclei, circa 100.000) ha migliorato la propria condizione reddituale grazie all’ADI, ottenendo in media 1.200 euro in più rispetto al RDC.

L’analisi dell’Istat evidenzia così come le modifiche al sistema di sostegno al reddito abbiano avuto un impatto negativo significativo sulle fasce più deboli della popolazione che si trovano a rischio povertà.

 

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Foto di copertina: Nicola Barts, Pexels.com