L’ampliamento dell’offerta di asili nido e scuole dell’infanzia è una delle priorità del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), con l’obiettivo di ridurre il divario rispetto agli standard europei e favorire l’occupazione femminile. Come evidenziato da Monica Montella e Franco Mostacci in un recente articolo su lavoce.info, il PNRR inizialmente puntava alla creazione di 260.000 nuovi posti ma ha subito una revisione nel 2023 che ha ridotto i fondi disponibili a 3,24 miliardi di euro e abbassato l’obiettivo a 150.480 posti.
Ora l’attuazione è affidata ai Comuni, ma la gestione amministrativa e finanziaria sta rallentando il processo: molti progetti sono ancora in fase di realizzazione e centinaia risultano già in ritardo. Inoltre, la distribuzione dei fondi presenta criticità, con finanziamenti concessi anche a piccoli centri con bassa domanda di servizi educativi.
Secondo Montella e Mostacci, le misure adottate finora, come gli accordi con Invitalia e Consip per facilitare gli appalti, non sono sufficienti a garantire il completamento nei tempi previsti. Inoltre il rischio è che, senza un monitoraggio più efficace e un’accelerazione mirata, il piano non raggiunga i suoi obiettivi entro il 2026, compromettendo un investimento fondamentale per il futuro dell’istruzione e del lavoro in Italia.