Che ci si riferisca ai singoli individui, oppure ad una popolazione, il termine invecchiamento ha un suono inquietante. Gian Carlo Blangiardo su Neodemos spiega come, usando criteri di misura diversi, il grado e la velocità dell’invecchiamento in Italia possa assumere contorni diversi. Con conseguenze non irrilevanti per l’immagine che abbiamo di questo fenomeno centrale della nostra epoca.
“Se si ritiene che il fenomeno dell’invecchiamento demografico consista” spiega Blangiardo “nella crescita della quota di popolazione anziana, si deve anche mettere in conto come un ipotetico (e giustificabile) cambio nel definire la soglie di ingresso nel collettivo degli anziani possa portare con sé un consistente sgonfiamento dell’intensità dell’invecchiamento stesso“.
Ma basta davvero cambiare una definizione per affrontare (meglio?) i numerosi problemi legati a un fenomeno complesso come l’invecchiamento?