L’Atlante del Cibo di Torino Metropolitana è un progetto nato nel 2014 da un’idea dell’Università di Torino, con il Politecnico di Torino, l’Università di Scienze Gastronomiche e la Camera di commercio di Torino1, che ha l’obiettivo di produrre conoscenza sul sistema del cibo di questo territorio come supporto ai processi decisionali e di policy making.
Nei giorni scorsi, nel corso di un evento organizzato all’Università di Torino (vedibile qui), sono stati presentati indice e introduzione del Quarto Rapporto dell’Atlante del Cibo di Torino Metropolitana, che a partire dal 10 ottobre sarà disponibile in forma digitale integrale, ovvero lo strumento principale con cui l’Atlante comunica la propria attività. Questo documento, che abbiamo curato insieme a Carlo Genova, segue una struttura frutto della sistematizzazione dei contributi pervenuti attraverso una call for paper lanciata nel 2021 e pensata per far emergere e condividere il sapere – variegato e multidisciplinare – prodotto sul sistema del cibo che nutre Torino, nelle sue molteplici dimensioni.
La call – rivolta agli atenei, ai centri di ricerca pubblici e privati, agli enti pubblici, alle organizzazioni/associazioni del terzo settore e alle associazioni di categoria – ha raccolto ben 40 contributi che confluiscono in 7 sezioni tematiche, seguendo idealmente sia le fasi del sistema alimentare – dalla produzione alle eccedenze e agli scarti – sia i diversi ambiti con cui il cibo, la nutrizione e il sistema alimentare hanno relazioni, per esempio la salute pubblica, l’educazione alimentare, le disuguaglianze, gli stili di vita e gli aspetti più culturali e simbolici, etc.
I contenuti del Rapporto, in anteprima
Entrando nel dettaglio, la prima sezione “Sistemi, politiche e progetti” approfondisce il tema del cibo a partire dai sistemi alimentari, con una prospettiva globale, a livello europeo e locale; le politiche locali del cibo sono poi il focus dei contributi che presentano i due progetti europei ProgIreg e Fusilli, sia dal punto di vista del Comune di Torino, sia da quello del gruppo di ricerca di Unito. Nella seconda “Produzione e sostenibilità” si propongono invece esiti di ricerche e riflessioni teoriche sulla produzione di cibo in ambito urbano, in particolare attraverso l’agricoltura urbana e rurale, affrontando il tema della sostenibilità ambientale e sociale, con tecniche innovative di produzione e di garanzia della food safety.
La terza sezione “Stili alimentari, consumi e identità” affronta invece il tema dei consumi sostenibili e degli stili alimentari alternativi, come il veganismo, con un focus su health literacy e dimensione simbolica delle pratiche legate all’atto del trasformare il cibo. La quarta sezione “Cibo e scuola” fa un affondo sul rapporto fra cibo, azioni di sensibilizzazione ed educazione alimentare e i foodscapes scolastici. La quinta “Cibo e salute” si concentra sulla relazione tra cibo, diete e salute, in particolare, all’interno di percorsi di cura oncologica, nei luoghi di lavoro, approfondendo il benessere legato all’alimentazione nella terza età e in condizioni patologiche.
I contributi ospitati nella sesta sezione “Povertà alimentare” affrontano il fenomeno della povertà alimentare (di cui Secondo Welfare si occupa da molto tempo con il suo Focus tematico, ndr). Da un lato, si fa riferimento alle forme che assume nel contesto torinese, presentando i risultati della prima indagine quantitativa sulle condizioni di vita delle persone che beneficiano di assistenza alimentare; dall’altro alle misure di contrasto ricostruite attraverso il concetto di food welfare. Inoltre, il gruppo di ricercatori e ricercatrici del Politecnico di Torino presenta in due contributi i risultati di una ricerca condotta insieme a persone senza dimora ospitate in un dormitorio torinese e il ruolo della disciplina del design nel contrasto alla povertà e alla marginalità. La nuova food literacy per gli adulti in difficoltà e l’iniziativa della spesa SOSpesa sono l’oggetto delle riflessioni provenienti da due rappresentanti del Terzo Settore.
Infine, la settima sezione “Spreco e recupero” che chiude il Quarto Rapporto dell’Atlante del Cibo propone approfondimenti sul tema dello spreco, in particolare quello idrico e del riutilizzo delle eccedenze alimentari a fini sociali, come nel caso del progetto RePoPP.
Appuntamento a ottobre
Analogamente ai precedenti rapporti, anche questa quarta edizione sarà inizialmente disponibile alla consultazione sul sito web in una prima versione, per poi essere pubblicata in un volume appartenente alla collana dell’Atlante, arricchito di nuovi contenuti. L’invito è quindi a utilizzare i canali di comunicazione dell’Atlante, in particolare il sito e i social network2 per accedere alla base conoscitiva inter e multidisciplinare, e in costante evoluzione, sul sistema del cibo di Torino Metropolitana.
Note
- Successivamente, il partneriato si è allargato una prima volta (nel 2020) con l’ingresso nell’Atlante della Città di Torino, della Città Metropolitana di Torino, di Ires Piemonte e Urban Lab e, più recentemente, anche della Regione Piemonte.
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