Pillole
Povertà e inclusione

I servizi come agenti del cambiamento nel contrasto alla Homelessness

È disponibile il monitoraggio di fio.PSD sull'uso delle risorse dell'Avviso 4/2016 e del Fondo povertà per contrastare situazioni di grave emarginazione adulta e la condizione di senza dimora.
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Qualche settimana fa fio.PSD, la Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, ha presentato i risultati di un proprio monitoraggio, di cui vi avevamo parlato qui, sui progetti per il contrasto alla grave emarginazione adulta e alla condizione di senza dimora finanziati dall’Avviso 4/2016 del PON Inclusione e dal Fondo povertà. Il documento è ora disponibile sul sito di fio.PSD.

I dati del monitoraggio – che ha coinvolto 31 enti territoriali presenti in 9 regioni, tra cui 4 Città Metropolitane (Bologna, Torino, Napoli e Palermo), la provincia autonoma di Trento e altri 26 Comuni e ambiti territoriali – evidenziano un cambiamento nelle modalità d’intervento alla homelessness.

Nel 2016 furono stanziati fondi per superare l’approccio emergenziale verso la condizione dei senza dimora e adottare il modello dell’Housing First. I dati dicono che 8 territori su 10 hanno aderito a tale strategia, avviando sperimentazioni che hanno dato una casa a 575 persone in 27 città. In tali contesti le risorse sono state utilizzate per arricchire l’offerta di welfare locale assumendo personale, ampliando l’orario d’apertura dei servizi e avviando attività di supporto. Nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza una collaborazione stretta con gli attori del Terzo Settore.

Ora l’obiettivo, sottolinea il documento di fio.PSD,  è garantire i diritti di accesso ai servizi collettivi ai cittadini senza dimora, investendo in prestazioni specializzate sulle fragilità complesse.

 

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