Nel 1988 l’australiano David Boud affermava che «i metodi e i compiti valutativi hanno una profonda influenza su come e cosa gli studenti imparano». In uno studio del 2021, invece, Valentina Grion, Emilia Restiglian e Debora Aquario, docenti di pedagogia dell’ Università di Padova, spiegano che la motivazione allo studio viene «fortemente minata da meccanismi che si servono di criteri “competitivi” che forniscono la posizione di un individuo in relazione alla performance del gruppo di riferimento».
Negli ultimi anni si è parlato molto di ansia e stress legati alla performatività negli ambienti scolastici. In parte questo nasce dal sistema di valutazione, che spesso finisce per essere recepito come un giudizio sulla persona e non sulle sue capacità.
Oggi nel nostro sistema scolastico come funziona? Dopo aver parlato di maestre e maestri di didattica, di nuove metodologie e pratiche di apprendimento, di innovazione degli spazi e delle aule scolastiche, di STEM, e di competenze trasversali, nella sesta puntata di Oltre la Cattedra parliamo di valutazione. Una scuola senza voti è possibile? Ascolta ora su Spotify.
Il podcast “Oltre la cattedra” è realizzato da Percorsi di Secondo welfare e sostenuto da Bolton Hope Foundation nell’ambito di Nova Schol@, la ricerca che studia l’innovazione digitale della didattica e come questa può favorire l’inclusione sociale. Dentro e fuori la scuola. |