La settimana lavorativa corta potrebbe avere un impatto positivo sulle vite delle persone. Ed è quello che, ad oggi, emerge nei Paesi che l’hanno sperimentata, tra cui il Regno Unito e il Belgio. Lavoratrici e lavoratori possono sottoscrivere contratti che prevedono un giorno in meno di lavoro e una riduzione delle ore complessive a parità di retribuzione, seppur a fronte di un aumento dell’orario giornaliero.
In Italia, la Cisl ha accolto con entusiasmo la sperimentazione estera. Secondo Roberto Benaglia, segretario generale dei metalmeccanici della Fim, si “deve aprire anche in Italia un confronto tra parti sociali nella stessa direzione”.
Tra i principali vantaggi il sindacato sottolinea la maggiore flessibilità per la conciliazione vita-lavoro e un aumento della produttività nell’orario lavorativo. Ma, come abbiamo spiegato in questo articolo, bisogna tenere in considerazione i carichi di cura e promuovere una cultura della condivisione per far si che ci siano vantaggi anche per le donne.