Percorsi di secondo welfare dal 2019 sta lavorando con la Fondazione Monte dei Paschi di Siena per promuovere sul territorio senese il tema del welfare aziendale. Come vi abbiamo già raccontato, questa collaborazione alla fine del 2023 ha portato la Fondazione a lanciare una misura erogativa sperimentale rivolta a soggetti interessati ad avviare un progetto pilota sul welfare aziendale territoriale “a filiera corta”.
L’obiettivo di questa iniziativa è stato quello di sostenere la nascita di azioni e progetti di welfare aziendale attraverso la creazione di reti tra imprese e/o reti di fornitori allo scopo di promuovere forme di welfare aziendale più sostenibili e attente al territorio.
Di seguito vi raccontiamo come sta proseguendo questa collaborazione, offrendo alcuni spunti di riflessioni che potrebbero essere utili a replicare simili iniziative anche su altri territori.
La call to action senese per il welfare aziendale “a filiera corta”
La citata sperimentazione ha previsto il lancio di una call to action per “chiamare a raccolta” i soggetti del territorio interessati al tema. Grazie ai buoni risultati di questa call, è stato quindi realizzato un tavolo di lavoro multistakeholder finalizzato a costruire, mediante un approccio di coprogettazione, un progetto condiviso.
Al tavolo di confronto, e alla successiva “messa a terra” della sperimentazione, hanno aderito molti soggetti rappresentativi del territorio: ACLI Siena; ANCL – Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro (della provincia di Siena); ANPIT Siena; APAR Siena ODV; Azienda Ospedaliero-universitaria Senese; CGIL Siena; Confindustria Toscana Sud; Consorzio Arché; Federazione Toscana BCC; Federmanager Siena; Siena Soccorso; Università degli Studi di Siena.
Queste organizzazioni hanno partecipato ad un percorso di 7 incontri tra febbraio e maggio 2024 – coordinati da Secondo Welfare e Walà – allo scopo di ideare e coprogettare una iniziativa pilota di welfare aziendale territoriale “a filiera corta”. Tale percorso è stato per i partecipanti un’occasione per confrontarsi in merito ai temi del welfare aziendale e, al tempo stesso, per individuare delle traiettorie comuni da poter perseguire per incrementare il benessere del territorio.
La proposta progettuale e una prima sperimentazione di “filiera corta”
Il risultato di questo percorso di confronto e scambio tra organizzazioni ha portato alla definizione di un progetto – chiamato appunto “Welfare aziendale a filiera corta” – che ha preso il via nei mesi scorsi e che andrà avanti per tutto il 2025. La Fondazione MPS ha stanziato 200.000 euro per portare avanti alcune attività, sempre attraverso il supporto di Secondo Welfare e Walà.
Il primo passo della progettualità ha previsto la realizzazione di un percorso formativo di 30 ore rivolto alle organizzazioni del tavolo e finalizzato a formare una rete di “Welfare Specialist” che opereranno nel contesto senese per confrontarsi con le imprese, ma anche all’interno delle loro organizzazioni, sui temi del welfare. Questa formazione si è concentrata interamente sul funzionamento del welfare aziendale e della sua normativa. L’obiettivo è stato quello di fornire le competenze e conoscenze a tutte le organizzazioni partecipanti, per poter poi lavorare a progettualità di rete sul territorio senese.
Questo percorso – concluso a novembre 2024 – è stato propedeutico all’avvio della prima sperimentazione, che coinvolgerà i dipendenti dell’Università degli Studi di Siena. Tale intervento, che partirà a marzo 2025, prevedrà una serie di azioni da realizzare grazie alla collaborazione con fornitori di beni e servizi locali. In primo luogo, vi sarà un convenzionamento con la cooperativa di consumatori senese MondoMangione, grazie alla quale i dipendenti dell’Università potranno spendere il proprio budget welfare in prodotti locali, biologici e da commercio equo. Sono poi in elaborazione due servizi da implementare attraverso la collaborazione con il Terzo Settore senese: da un lato il trasporto di dipendenti con disabilità, dall’altro un servizio dedicato alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, ancora da identificare. A tale scopo sarà necessaria l’analisi dei bisogni di lavoratori e lavoratrici.
Obiettivi e prossimi passi del percorso progettuale
Ma, come detto, quello che riguarda l’ateneo senese è solo uno dei progetti che partiranno grazie al sostegno di Fondazione MPS.
Nel corso di tutto il 2025 i Welfare Specialist e le organizzazioni del tavolo andranno a coinvolgere le imprese del territorio per sviluppare nuove forme di welfare aziendale. Sempre attraverso la collaborazione con Secondo Welfare e Walà, il tavolo si troverà quindi ad avviare nuove sperimentazioni e progettualità in una prospettiva di “filiera corta”: ciò vuol dire che saranno promossi interventi che coinvolgeranno in prima battuta le cooperative sociali del territorio e altri soggetti e reti della provincia di Siena.
Le risorse della Fondazione sono infatti destinate a finanziare, da un lato, la rete e i suoi incontri, e, dall’altro, servizi “su misura” realizzati da cooperative sociali o altri Enti del Terzo Settore. Tra le azioni sostenibili ci potrebbero essere doposcuola, servizi per la ricerca di badanti o, ancora, servizi di trasporto sanitario per familiari anziani o non autosufficienti. Le progettualità specifiche saranno definite dopo un confronto con le aziende interessate e a seguito della rilevazione e dell’analisi dei bisogni dei dipendenti. Data la centralità di questo passaggio, è stato messo a disposizione WIN – What I Need, strumento digitale che supporta le organizzazioni proprio in questo delicato passaggio.
Perché questo avvenga sarà fondamentale “tenere viva” la rete che si è creata. Per questo Secondo Welfare si occuperà di organizzare e animare una serie di incontri che nel 2025 coinvolgeranno le organizzazioni aderenti al progetto. L’obiettivo è dare vita a una vera e propria comunità di pratica, che si confronterà nel tempo in merito alle difficoltà, opportunità e agli sviluppi in tema di welfare aziendale (sai cosa sono le Comunità di pratica?).
Il progetto qui descritto si delinea come impegnativo e sfidante, ma il territorio senese sembra averne compreso il valore di una logica “a filiera corta” per affrontare rischi e bisogni sociali emergenti sul territorio anche grazie al welfare aziendale. E attraverso il supporto della Fondazione si punta concretamente a innovare e promuovere nuove logiche sociali, che in questo caso riguardano in maniera specifica il welfare aziendale territoriale. Sarà ora decisivo un impegno concreto e fattivo da parte di tutti gli attori in gioco.