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Parti Sociali

Coronavirus, a Milano le parti sociali firmano un accordo regionale per gestire l'emergenza

L'intesa riserva particolare attenzione agli strumenti di sostegno per le imprese, gli ammortizzatori sociali e le iniziative di smart working

Lo scorso 28 febbraio le principali sigle sindacali e datoriali attive nel territorio lombardo hanno sottoscritto un accordo territoriale allo scopo di mitigare gli impatti economici derivanti dall’emergenza sanitaria Coronavirus. Nello specifico l’intesa prevede strumenti di sostegno alle imprese, iniziative in partnership con gli enti bilaterali, misure di sostegno alla liquidità, provvedimenti per il rilancio del sistema economico, produttivo, culturale e sociale lombardo.

Particolare attenzione è rivolta agli ammortizzatori sociali e alle iniziative di smart working. Per quanto riguarda il lavoro agile, il documento afferma che "il ricorso al lavoro agile (smart working) può rappresentare un’efficace risposta alle esigenze di datori di lavoro e lavoratori per assicurare la continuità aziendale e di reddito, ma non può costituire l’unica soluzione per tutte le modalità di esecuzione del lavoro subordinato, in quanto non tutte possono essere svolte per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici, in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa".

Come si legge in questo comunicato stampa, secondo Mirko Dolzadelli di Cisl Lombardia l’accordo è "una grande prova di coesione di tutte le rappresentanze del lavoro lombardo a partire da Cgil, Cisl e Uil, nel voler affrontare tempestivamente le ricadute negative sulla nostra economia e nel dimostrare la voglia di ripartire, individuando insieme a Regione Lombardia gli strumenti necessari per difendere tutti i posti di lavoro e favorire percorsi capaci di rilanciare le attività".

Per consultare l’accordo territoriale