Dopo la presentazione del disegno di Legge di Bilancio 2024 il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza ha voluto sottolineare attraverso un comunicato stampa come gli anziani non autosufficienti e coloro che forniscono loro assistenza, pari a oltre 10 milioni di persone, non abbiano trovato spazio nella Manovra.
Le organizzazioni che aderiscono al network, tra cui Percorsi di secondo welfare, scrivono ironicamente che evidentemente “l’Italia non ha bisogno di riformare l’assistenza agli anziani non autosufficienti“. Questo “si evince dalla Legge di Bilancio appena varata per il 2024 dal Governo che, sulla scorta delle prime bozze circolanti, sembrerebbe ignorare completamente questo ambito del welfare. Tuttavia, come ben sanno le persone coinvolte – anziani, caregiver, familiari, operatori – la realtà del nostro Paese è ben altra”.
A marzo, dopo mesi di lavoro, è stata approvata la Legge di riforma per le politiche agli anziani, testo che ha recepito molte delle proposte avanzate dal Patto. Nel momento in cui, però, la Legge di Bilancio non prevede risorse in tale direzione, sembra impossibile cominciare a tradurla in pratica. Gli obiettivi della riforma – semplificazione, domiciliarità, residenzialità di qualità – rischiano di rimanere solo parole sulla carta, accrescendo la frustrazione dei tanti coinvolti.
Secondo il Patto, per avviare un Piano di Legislatura che attui progressivamente la riforma, i fondi in questa Legge di Bilancio dovrebbero essere pari a 1 miliardo e 306 milioni di euro. Nell’attuale contesto, l’idea di dedicare questa Legislatura a costruire un welfare migliore per gli anziani e loro famiglie si fa così più flebile.
Per questo le organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare affermano che questo “immobilismo non sia più tollerabile e che sia necessario agire senza indugi per iniziare a dare sollievo alle pressanti necessità delle persone che vivono la disabilità, portando avanti un progetto che punti a costruire il futuro ed a fornire risposte concrete”. Ed è per questo motivo che il 24 ottobre promuovono un dibattito con le istituzioni politiche e i partiti in modo da condividere proposte ed azioni volte a riportare sul tavolo del Governo la riforma e le risorse che servono a realizzarla.