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Il 22 aprile 2018 si è concluso il progetto biennale “Potenziamento del Polo Pavese della Ristorazione e delle Tipicità Agroalimentari a favore della occupazione giovanile, attraverso l’innovazione didattico professionale”.

Il progetto – sviluppato da APOLF, Istituto Santachiara O.D.P.F., Istituto Professionale di Stato Luigi Cossa, Istituto Professionale di Stato Ciro Pollini, Paviasviluppo (Azienda Speciale Camera Commercio Pavia), Università degli Studi di Pavia, con il contributo di Fondazione Cariplo – è stato avviato nel dicembre 2015 con l’obiettivo di favorire l’inserimento professionale degli studenti, sperimentando un’offerta formativa basata sull’introduzione di metodologie didattiche calate sul contesto produttivo, un legame stabile con il mercato del lavoro, l’utilizzo delle nuove tecnologie e la messa in pratica di esperienze di formazione “in situazione”.

Un progetto ricco di contenuti che ha “seminato” molto, lasciando in eredità agli enti coinvolti un ricco patrimonio di esperienze che potranno ulteriormente consolidarsi nei prossimi anni.

Gli interventi progettati

Tante le azioni realizzate che, da un lato, hanno coinvolto tutti gli attori che compongono il mondo della formazione (studenti, tutor, docenti, imprenditori) e, dall’altro, hanno permesso agli enti formativi di lavorare insieme condividendo strategie e metodologie d’azione.

In sintesi il progetto ha previsto:

  • interventi formativi rivolti a docenti e tutor per l’implementazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro e apprendistato. L’obiettivo è stato quello di adeguare il programma formativo tradizionale alle esigenze dei nuovi percorsi: “meno aula” non comporta banalmente una riduzione delle ore frontali o laboratoriali bensì una revisione profonda dello stile formativo;
  • la creazione di una rete europea della formazione (rete informale composta da enti di formazione inglese, spagnoli, finlandesi e francesi) attraverso la quale sono state realizzate interessanti esperienze di mobilità all’estero per gli studenti del terzo e quarto anno;
  • sportelli di orientamento professionale, volti a evidenziare le caratteristiche del mercato del lavoro italiano ed europeo e creazione di video curriculum che hanno consentito di strutturare in modo più incisivo il collegamento tra formazione e servizi al lavoro;
  • ammodernamento delle attrezzature multimediali per i laboratori con la possibilità di trasmissione in streaming di eventi e lezioni.


I "ristoranti didattici"

E poi, l’azione cuore, i ristoranti didattici, cioè iniziative finalizzate a promuovere ed accrescere le competenze pratiche dei ragazzi dando loro l’opportunità di confrontarsi con la realtà operativa sperimentando l’attività di ristorante. Tali realtà sono state attivate, dapprima presso APOLF, ente capofila e, nel corso della seconda annualità, presso Istituto Santachiara O.D.P.F., Istituto Professionale di Stato Luigi Cossa e Istituto Professionale di Stato Ciro Pollini. Fondamentale è stato il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Pavia e di Paviasviluppo (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pavia), i cui contributi hanno permesso di lavorare in modo sinergico fin dalle fasi di preparazione.

Il primo anno, infatti, è stato dedicato alla fattibilità del ristorante: un lavoro intenso inerente la ricerca dei fornitori, l’approfondimento sui prodotti tipici e stagionali, l’individuazione delle modalità organizzative. Tutte attività che hanno visto il coinvolgimento diretto degli studenti e delle studentesse, veri protagonisti di queste esperienze di impresa simulata.

Di questo, infatti, si tratta: i ristoranti didattici sono vere e proprie attività ristorative aperte all’esterno (al personale dipendente e collaboratori di enti e istituzioni che sottoscrivono apposita convenzione) in cui i ragazzi si sperimentano nella gestione: dalla predisposizione dei menù, alla gestione degli ordini, dall’accettazione delle prenotazioni alla gestione del servizio in sala, ricevuta compresa.

Al termine del pasto, ai clienti è chiesto di compilare un questionario di gradimento, finalizzato a monitorare la qualità del servizio, sia di sala, sia di cucina. I risultati sono periodicamente rielaborati e discussi dai docenti di laboratorio con gli studenti in un’ottica di continuo miglioramento.

Grazie al successo registrato e all’impatto positivo su studenti e didattica, tutte le esperienze di ristorante didattico continueranno anche dopo il termine del progetto.

Alcuni numeri inerenti "Il laboratorio del Gusto", il ristorante didattico di APOLF:

  • A.F. 2015/16 (la sperimentazione): 5 giornate di apertura, 84 clienti
  • A.F. 2016/17 (l’avvio): 33 giornate di apertura, 608 clienti
  • A.F 2017/18 (il consolidamento): 39 giornate di apertura, 596 (dato aggiornato al 28 marzo 2018).

Per maggiori informazioni
Irene Sorrentino
0382.471489
[email protected]