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L’Italia è fra i Paesi più longevi al mondo. Ma quello dell’invecchiamento è un problema che riguarda l’Europa intera. L’incrocio fra una molteplicità di tendenze – demografiche, sociali, economiche e sanitarie – rende sempre più urgente individuare soluzioni diverse da quelle oggi prevalenti, in molti Paesi ancora perlopiù fondate sull’assistenza informale da parte delle famiglie. Rende inoltre strategico spostare l’attenzione sull’invecchiamento attivo e in buona salute per contrastare il rischio di decadimento funzionale e cognitivo e ritardare la perdita di autonomia.

Considerando l’allungamento della speranza di vita, l’incremento del numero di persone non autosufficienti e la progressiva riduzione del bacino di forza lavoro disponibile per l’assistenza, le politiche rivolte agli anziani sono già oggi – e saranno senza dubbio in futuro – uno dei banchi di prova per misurare la capacità dei sistemi di welfare di adattarsi e rispondere ai nuovi rischi e bisogni sociali. Focalizzare l’attenzione su questioni così rilevanti attraverso eventi tematici come la European Week of Active and Healthy Ageing (EWAHA) può essere un elemento utile per far crescere la consapevolezza collettiva sulla centralità di questi temi.

Le tre principali iniziative europee in materia – il programma Active Assisted Living (AAL), l’EIP on AHA (European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing) e la Joint Programming Initiative More Years, Better Lives (JPI MYBL) – invitano alla “Settimana europea dell’invecchiamento attivo e sano” (EWAHA 2020) che si svolgerà online dal 2 al 6 novembre. Queste iniziative – nate per promuovere e sostenere gli adattamenti dell’Europa a una società che invecchia, contribuendo a mettere il cambiamento demografico in primo piano nell’agenda europea della ricerca e dell’innovazione – hanno collaborato strettamente nel biennio 2019-2020 unendo le loro forze e i loro sforzi, anche per realizzare il ricco programma di eventi di questa settimana.

La “Settimana dell’invecchiamento attivo e sano” è dedicata al decennio che ci attende, fino al 2030. Dieci anni che possono rappresentare una reale opportunità per concentrarsi sulle trasformazioni demografiche e sull’invecchiamento in buona salute. Le principali priorità della Decade of Healthy Ageing dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) includono la solidarietà intergenerazionale e l’allineamento dei sistemi sanitari e assistenziali ai bisogni delle popolazioni che invecchiano. Tematiche che saranno al centro di questa iniziativa insieme alle implicazioni dello sviluppo di capacità innovative per i sistemi e i servizi rivolti agli anziani attivi per preservarne, il più a lungo possibile, condizioni di buona salute.

Nel corso della settimana sono previsti anche dibattiti che affronteranno le conseguenze più urgenti sulla popolazione anziana europea derivanti dal Covid-19. È prevista un’ampia partecipazione di leader di alto profilo di organismi internazionali, membri del Parlamento europeo e di responsabili politici ed esperti in materia di salute, assistenza e invecchiamento. Una sessione speciale sarà dedicata ai partecipanti al Premio AAL Smart Ageing che metterà in mostra i successi degli imprenditori nel campo dell’invecchiamento sano.

La settimana fungerà anche da evento di "riscaldamento" per il 2021 e per il Forum che si terrà a Trieste nel maggio del prossimo anno.

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