Il progetto Paidia nasce con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa minorile, promuovendo una rete innovativa di servizi educativi per l’infanzia 0-3 anni in alcuni Comuni veneti. Selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile attraverso il bando nazionale “Comincio da Zero”, Paidia è promosso da Sumo Società Cooperativa Sociale in collaborazione con l’Università Ca’Foscari e sostenuto dalla Regione del Veneto, insieme ad un ampio partenariato regionale.

I ricercatori delle Università Ca’ Foscari e IUAV hanno recentemente avviato una delle ultime azioni previste a completamento del progetto: un processo di ampio coinvolgimento degli attori rilevanti (pubblici e privati) dei servizi educativi per l’infanzia (0-3 anni) per la valutazione partecipata della strumentazione normativa e attuativa con cui si opera nel territorio regionale del Veneto. L’azione è orientata al rafforzamento dell’efficacia del sistema di servizi e si inserisce nel quadro dei principi ispiratori del progetto:

  • la capacitazione del sistema pubblico e istituzionale e l’empowerment delle comunità di pratiche interessate, attraverso un percorso di incubazione sociale e di coinvolgimento diretto che mira ad aumentare la capacità di agire nei territori e nelle istituzioni;
  • la partecipazione come strumento volto a superare la logica binaria decisori/beneficiari diretti e indiretti, esperti/portatori di bisogni.

Ai fini della valutazione, l’approccio di ricerca adottato valorizza le conoscenze e le esperienze dei soggetti-chiave dell’implementazione del sistema dei servizi educativi per l’infanzia, cercando di relazionarle ai saperi tecnici e professionali. Questa scelta di metodo richiede il design di un setting strutturato per l’ascolto attivo e il confronto creativo tra soggetti che sono portatori di competenze diverse. L’utilizzo di tecniche partecipative e di discussione di gruppo è proposto, in particolare, per la facilitazione dell’interazione tra i partecipanti selezionati. Temi di confronto saranno la peculiarità dei diversi servizi educativi (asili, micro-nidi, asili aziendali, asili nel bosco, nidi in famiglia etc..), anche in relazione alle specificità territoriali; si incoraggerà lo scambio di esperienze e la condivisione di informazioni sui progetti educativi realizzati, la socializzazione di innovazioni, l’emersione di difficoltà connesse al quadro delle risorse disponibili e dei vincoli (normativi, procedurali, di spesa etc.).

Il disegno del percorso di valutazione partecipata e di co-progettazione

L’azione si svilupperà in quattro step a partire da settembre 2024 fino a febbraio 2025; le attività coinvolgeranno i soggetti che operano nell’ecosistema dei servizi all’infanzia (educatori, dirigenti comunali, coordinatori pedagogici, animatori ed esperti di laboratori, psicologi dell’infanzia, e pedagogisti, logopedisti e terapisti della neuropsicomotricità ecc..) e saranno volte a raccogliere informazioni e conoscenze sui contesti di esperienza, e a sviluppare proposte di miglioramento dell’attuale quadro di policy.

1. Fase preparatoria

Nei primi tre mesi, le attività sono finalizzate a ricostruire, assieme agli interlocutori chiave, l’ecosistema attoriale che si è sviluppato a partire dall’attuazione della normativa regionale e produrre una mappatura della filiera dei soggetti di progettazione, gestione e realizzazione dei servizi all’infanzia 0-3. Le attività prevedono operazioni di analisi desk come la raccolta e l’analisi della documentazione normativa e attuativa, una ricognizione della letteratura scientifica, il coinvolgimento del personale tecnico e amministrativo e di interlocutori chiave attraverso interviste di profondità.

2. Tavoli territoriali di valutazione partecipata

Dal secondo al quarto mese, si darà il via a una serie di incontri territoriali di confronto e valutazione partecipata (7 appuntamenti, uno per ciascuna provincia, della durata di 4 ore; le sedi saranno individuate sulla base di criteri di accessibilità e visibilità). Lo scopo principale è quello di comporre e rappresentare lo stato dell’arte delle questioni sollevate dagli attori rilevanti e dagli addetti ai lavori sull’attuazione e sull’efficacia del sistema dei servizi all’infanzia per come previsto dalla legge regionale e dalla sua strumentazione attuativa; si verificherà l’attualità degli obiettivi della legge regionale in relazione al cambiamento sociale e demografico del Veneto; si identificheranno le domande emergenti che non trovano risposta, le sorprese, gli effetti inattesi. Ciascun tavolo produrrà un instant report di sintesi di quanto emerso nel confronto.

3. Costituzione del tavolo di co-progettazione

Conclusa la fase di valutazione, sulla base del quadro conoscitivo emerso, sarà avviato un percorso a inviti e ad adesione volontaria finalizzato a raccogliere proposte per un aggiornamento della normativa e della strumentazione attuativa in essere. Sono previsti 4 incontri territoriali della durata di 3 ore e mezza ciascuno, strutturati secondo tecniche di co-design.  Oltre a formulare una proposta di riforma, in termini di metodo e di contenuto, si lavorerà a identificare e condividere criteri di misurazione dell’impatto dei servizi, secondo indicatori qualitativi e quantitativi. Particolare attenzione sarà volta agli esiti non previsti e non pianificati generati nel tempo dal sistema regolativo e dalle politiche attuate, alle anomalie e alle sorprese, anche positive.  Questa fase si pone come output di progetto la costituzione di un soggetto territoriale nuovo, interessato a portare avanti anche successivamente un dialogo con l’attore regionale, organizzato nella modalità di un Tavolo strutturato, partecipato da tutti gli attori disponibili a restare coinvolti.

4. Proposta di revisione della normativa regionale

L’ultimo step dell’azione prevede la formulazione di rapporto conclusivo aperto al pubblico più vasto che verrà presentato nel corso di una conferenza regionale a conclusione dell’azione nel febbraio 2025.

L’invito ai tavoli itineranti è aperto a tutti i soggetti che operano nei servizi educativi 0-3; un’ampia campagna di comunicazione attraverso i principali enti gestori dei servizi e di invio mail promuoverà il calendario delle attività. I Tavoli territoriali di valutazione partecipata (step 2) si terranno nelle prime due settimane del mese di novembre 2023, mentre gli incontri di co-progettazione (step 3) nelle due settimane centrali nel gennaio 2025.

Sfide da affrontare e domande aperte

La sfida di questo percorso è duplice. Da un lato, mettere in relazione punti di vista molteplici in un confronto aperto sugli esiti e impatti dell’attuazione della normativa sui servizi educativi per l’infanzia. Dall’altro rendere protagonista della valutazione chi ha la conoscenza dell’attuazione e chi è in contatto con gli effetti, voluti e non, socializzando la conoscenza di innovazioni ed esiti imprevisti.

E c’è poi una domanda aperta, in termini di redesign, ovvero se – al fine di rispondere alle nuove domande emergenti e cogliere opportunità di innovazione – occorra modificare la strumentazione, introdurre nuovi percorsi e/o ridefinire gli obiettivi di policy regionale e il sistema di governance dei servizi per l’infanzia.

 

Foto di copertina: Yan Krukau, Pexels.com