Ancora una volta la Regione Lombardia punta sulle Reti. Questa volta si tratta però della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro, che il 3 luglio 2014 – con il decreto n. 6415/2014 – ha approvato l’iniziativa “Azioni di Rete per il Lavoro” per favorire l’occupazione attraverso il supporto a sistemi di “governance territoriale”. La Regione si propone di accompagnare – attraverso uno stanziamento totale di 3 milioni di euro a valere sul Piano Operativo Regionale per gli anni 2007-2013 – gli attori economici e sociali che operano sui territori nella creazione di partnership pubblico-privato per affrontare e gestire le sfide causate dalla difficile situazione economica. Nuove relazioni tra pubblico e privato sono necessarie per gestire al meglio le drammatiche conseguenze occupazionali della crisi, in particolare per quanto riguarda la gestione delle riorganizzazioni aziendali e il ricollocamento dei lavoratori.
Lo scorso 7 agosto la DG Istruzione, Formazione e Lavoro ha costituito il nucleo di valutazione formato da tre responsabili della direzione, che valuteranno con cadenza quindicinale i progetti presentati sulla base dei criteri stabiliti dal decreto 6415/2014. I progetti possono essere presentati – a partire dal 14 luglio 2014 – fino all’esaurimento dei fondi a disposizione, con il solo vincolo di prevedere la chiusura delle attività e la rendicontazione entro il 30 settembre 2015. L’importo massimo richiedibile per ogni progetto è di 200.000 euro, cui può però essere sottratto il 10% se la rete non è riuscita, nell’arco del progetto, a ricollocare almeno il 50% dei destinatari attivi.
Possono presentare il proprio progetto alla Regione partenariati territoriali che abbiano come soggetto capofila un operatore accreditato ai servizi al lavoro da Regione Lombardia, e che includano al proprio interno almeno tre dei seguenti soggetti: aziende, enti locali, parti sociali, distretti e “meta-distretti” industriali, distretti commerciali, camere di commercio, fondazioni grant making, consulenti o società, operatori accreditati, agenzie per il lavoro, organizzazioni del Terzo settore, e istituzioni scolastiche, formative o universitarie.
I 3 milioni di euro – che sono parte della dotazione di quasi 800 milioni di euro del Programma Operativo Regionale Occupazione co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo per gli anni 2007-2014 – serviranno a sostenere “azioni di rete rivolte a gruppi di lavoratori coinvolti in processi di crisi o in cerca di occupazione”, con l’obiettivo ultimo di mantenere i livelli occupazionali e ridurre l’impatto della crisi sui territori. Destinatari ultimi degli interventi sono le persone in cerca di occupazione con residenza o domicilio in Lombardia, appartenenti alle seguenti categorie: inoccupati, disoccupati, cassintegrati e lavoratori coinvolti in contratti di solidarietà. Ogni progetto deve avere un numero minimo di presa in carico di dieci persone.
I progetti presentati alla Regione devono rientrare in una delle due categorie di interventi previste: contrasto alla crisi e attrattività e sviluppo. Il primo gruppo include tutte le iniziative finalizzate all’accompagnamento dei lavoratori all’interno di processi di ricollocazione a seguito di crisi aziendale, mentre il secondo fa riferimento a progetti di inserimento lavorativo trainati da situazioni di crescita aziendale e territoriale, prima tra tutte l’occasione fornita dall’evento di Expo 2015. Le tre macro aree in cui rientrano le singole azioni attivabili sono invece: i servizi di facilitazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, i servizi di supporto all’inserimento lavorativo e quelli formativi e di adeguamento delle competenze.
Caratteristica imprescindibile per l’approvazione dei progetti è la partecipazione congiunta degli attori locali nell’ambito delle politiche del lavoro, tra cui anche le aziende. Per quanto riguarda i criteri di valutazione, ben 25 degli 80 punti assegnabili a ogni progetto sono riservati alla qualità della partnership – in termini di partecipazione dei soggetti e delle competenze “raccolte” – e alla sua stabilità di lungo periodo. Sono questi gli elementi essenziali che le proposte devono contenere:
- il raccordo tra i principali attori coinvolti nei processi aziendali;
- la promozione di servizi, rivolti a gruppi di lavoratori, che attivino in modo sinergico le competenze di tutti i soggetti coinvolti nella rete;
- il coinvolgimento attivo delle aziende nell’individuazione di soluzioni che garantiscano il mantenimento dei livelli occupazionali o nella condivisione di percorsi che tengano conto sia delle esigenze delle aziende che assumono che dell’offerta di lavoro presente sul territorio;
- la realizzazione di interventi finalizzati all’incontro tra domanda e offerta di lavoro, studiati in base alle esigenze rilevate del territorio;
- lo sviluppo di reti stabili e strutturate.
Riferimenti
La notizia sul sito di Regione Lombardia
L’avviso di formazione del nucleo di valutazione
Il Decreto n. 6415 del 3 luglio 2014