Il welfare ha bisogno di un nuovo repertorio di soluzioni, di un nuovo lessico e di un rapporto virtuoso tra pubblico e privato per sfuggire dagli schemi triti e ritriti del passato o dalla lamentela perenne rimpiangendo ciò che non ci sarà più. Gli enti locali ci stanno provando, seppure tra mille difficoltà e un disagio sociale sempre più mordente. A spiegarlo è Elisabetta Gualmini su La Stampa in un articolo dedicato ai cambiamenti dello Stato Sociale italiano.
Allo Stato sociale ci pensano le Regioni
Elisabetta Gualmini, La Stampa, 15 aprile 2013