Il Comune di Milano ha avviato un percorso per capire come meglio promuovere e regolamentare la cosiddetta "sharing economy" (o economia collaborativa) a Milano. La sharing economy, infatti, non deve essere considerata come una reazione temporanea alla crisi. Può essere invece un modo nuovo e diverso di pensare i modelli di sviluppo e il rapporto tra amministrazione e cittadino, dove i soggetti esterni non sono considerati solamente portatori di interesse in conflitto o in antitesi con il pubblico, ma anche solution holders in grado di co-progettare e co-gestire pratiche, spazi, beni e servizi.
La sharing economy comprende inoltre fenomeni nuovi che riguardano ambiti eterogenei – dalla mobilità all’ospitalità, dal lavoro fino alla finanza – in costante evoluzione, per cui non sempre esistono definizioni condivise. Il Comune di Milano ha provato quindi a stabilire alcuni principi chiave su cui vorrebbe confrontarsi con i cittadini, secondo una prassi che vede sempre più spesso il coinvolgimento diretto dei cittadini, o comunque dei soggetti interessati, nella pianificazione di interventi e politiche sociali – come avvenuto ad esempio per le consultazioni avviate dal governo circa la riforma del terzo settore.
Tutti coloro che sono interessati possono leggere le linee di indirizzo a cui il Comune sta lavorando e trasmettere i propri commenti entro il prossimo 18 Novembre. I commenti potranno essere trasmessi sia in formato "suggerimento" da apportare nel documento google contente la proposta, sia con la compilazione di un questionario. L’amministrazione comunale si impegna a perseguire gli obiettivi definiti in questo documento e di dotarsi di tutti gli strumenti utili per farlo.
Per altre informazioni è possibile visitare il sito www.milanosmartcity.org.
Riferimenti