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Negli ultimi anni il ruolo assunto da molte biblioteche all’interno delle proprie comunità locali è progressivamente cambiato, con una crescita della funzioni sociali accanto a quelle tipicamente culturali. Da semplici spazi di prestito di libri sono diventate luoghi di aggregazione per le comunità in cui studiare, sperimentare la promozione del lavoro agile e sostenere misure di conciliazione o, ancora, laboratori in cui costruire processi di inclusione per chi rischia di restare ai margini della società.

In altre parole, molte biblioteche si sono trasformate in veri e propri centri di welfare comunitario, in cui si identificano bisogni, si facilita l’individuazione delle risposte e si offrono servizi (spesso partecipativi) per realizzarle.

Proprio guardando a questo nuovo ruolo delle biblioteche – ma anche di centri culturali, poli museali e teatri – Secondo Welfare ha iniziato parlare di esperienze welfare socio-culturale, in grado cioè di tenere insieme le diverse e numerose declinazioni della cultura con la tutela del benessere complessivo della persona al fine di permetterne un empowerment solido e continuativo.

In questo quadro è nata la collaborazione tra Secondo Welfare e Laboratori Bibliosociali, una rete inter-professionale e una comunità di pratica che dal 2013 si occupa di ricerca, formazione e consulenza sull’evoluzione delle biblioteche pubbliche e di altri spazi socioculturali, con un orientamento specifico allo sviluppo di comunità. Il primo passo di questa sinergia è stata la pubblicazione di 5 articoli in cui Massimiliano Anzivino, Francesco Caligaris e Alfonso Noviello raccontano come le biblioteche italiane possano evolvere verso il sociale. Li trovate di seguito.

1. Nuovi luoghi di welfare

Come da “case dei libri” tante biblioteche stanno diventando luoghi dove si possono costruire nuove relazioni e immaginare servizi di welfare “leggeri” attraverso processi territoriali partecipati. Leggi l’articolo.

2. Cosa possiamo imparare dal resto del mondo

A livello internazionale sono tanti i casi di biblioteche che si sono innovate per andare incontro ai bisogni sociali delle proprie comunità. Scopriamo tre esperienze interessanti da Inghilterra, Svezia e Danimarca. Leggi l’articolo.

3. Rischi e opportunità di diventare biblioteche sociali

Un affondo su ruoli, funzioni e confini che occorre sviluppare per sostenere le funzioni sociali delle biblioteche, ma anche sulle attenzioni necessarie perché i cambiamenti siano positivi e sostenibili. Leggi l’articolo.

4. Esperienze italiane a confronto

Dal gruppo di lettura alle reti territoriali, dall’ibridazione rigenerante all’apertura ai giovani: spunti operativi (e punti in comune) su diverse biblioteche che nel nostro Paese stanno cercando di essere nuovi luoghi di welfare. Leggi l’articolo.

5. Come sostenere il cambiamento

La prima cosa da fare è rispolverare la mission più profonda delle biblioteche, cercando di sostenere chi ci lavora con una dotazione adeguata di strumenti e alleanze. Leggi l’articolo.

 

 

Foto di copertina: Priscilla Du Preez, Unsplash