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Una «dote» ai lavoratori disoccupati da portare all’azienda che li assume. Così apre un articolo apparso il 30 aprile sulle pagine del Corriere della Sera Economia. Il caso è interessante e merita attenzione: si tratta di una iniziativa che Capannori, Comune in Provincia di Lucca guidato da una Giunta di centro-sinistra, ha proposto e si appresta a realizzare per fronteggiare l’attuale crisi.

Capannori, 46mila abitanti e seimila imprese sparse sul territorio, ospita il più grande polo cartario d’Europa. I dati dicono che, se anche le multinazionali della carta hanno fino a ora retto di fronte alla crisi, sono le piccole e medie imprese a patire il blocco dei pagamenti che sta colpendo l’indotto. Anche i dati sull’occupazione segnalano una situazione di allarme. Secondo i dati dell’Osservatorio provinciale sul mercato del lavoro riportati nell’articolo del Corriere della Sera Economia, in Lucchesia il tasso di attività nell’ultimo trimestre del 2011 è calato del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2010. Mentre la disoccupazione è salita al 12,2%.

L’iniziativa messa in campo dal Comune prova a dare una risposta a questa situazione. Il progetto prevede la predisposizione entro la metà di giugno di un albo comunale dei disoccupati cui si potranno iscrivere i giovani in cerca di occupazione fino ai 30 anni, i laureati fino ai 35 anni, chi non ha un lavoro da almeno due anni o, nel caso degli over 50, da almeno un anno. I giovani e i disoccupati ultracinquantenni porteranno all’azienda una dote di 5.000 euro se saranno assunti a tempo indeterminato (e con la garanzia del mantenimento del posto per 5 anni). Per gli altri lo stanziamento sarà pari a 3.000 euro. Nel caso in cui l’assunzione avvenga con un contratto di due anni, le quote scenderanno rispettivamente a 3.000 e 2.000 euro, salvo essere integrate se il contratto sarà convertito a tempo indeterminato.

Oltre al fatto che si tratta di una misura innovativa, l’aspetto da sottolineare è l’atteggiamento del Comune. I Comuni non hanno solitamente competenze dirette su occupazione e lavoro, e il loro impegno si traduce generalmente in aiuti rivolti alle famiglie in difficoltà. Nel caso di Capannori l’amministrazione ha invece provato a coniugare le tradizionali politiche sociali con l’introduzione di incentivi allo sviluppo dell’economia locale. Per altro, al fine di promuovere l’occupazione, a Capannori è aperto fino a esaurimento fondi un bando per accedere al credito agevolato realizzato grazie a una convenzione stipulata tra Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa, Livorno. Una misura anti-crisi varata dalla Giunta Del Ghingaro a favore dell’imprenditoria locale, affinché, attraverso il credito agevolato, le attività esistenti possano investire maggiori capitali per l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature, destinati sia allo sviluppo e all’ammodernamento dell’azienda che alla messa in sicurezza dei luoghi di lavoro. Vi possono partecipare imprese agricole, industriali, artigianali, commerciali, turistiche e del settore terziario, con sede a Capannori, con non più di 50 addetti e con un fatturato non superiore a 2 milioni e mezzo di euro . L’amministrazione comunale concorre concedendo un contributo equivalente all’1% in conto capitale su base annuale del finanziamento ottenuto dall’istituto di credito, per un massimo di 3 anni. Il tasso di finanziamento risulta quindi estremamente agevolato rispetto al mercato. L’importo massimo finanziato è pari a 50 mila euro
Ma queste misure non devono stupire: il comune di Capannori si è già distinto sotto il profilo dell’innovazione sociale per una serie di progetti implementati a partire dal 2010 per rispondere alle esigenze del territorio e dei soggetti più esposti alla crisi. Si tratta di programmi che mirano a rispondere con soluzioni innovative ai nuovi bisogni sociali connessi alla crisi economico-sociale, e che si caratterizzano per la pluralità degli attori coinvolti, rispetto ai quali il comune stesso sembra essere non solo il motore delle iniziative ma anche promotore e coordinatore, oltre naturalmente a compartecipare sul fronte delle risorse.

Si prenda ad esempio il sistema scolastico. Nel 2010 è stato siglato un accordo tra i quattro istituti comprensivi di Capannori e il liceo scientifico "E. Majorana" che si propone di dare risposta concreta ai tagli del governo attraverso il miglioramento della qualità della formazione e della sicurezza. Il patto si articola in vari progetti, fra i quali i principali sono la Banca del tempo per l’assistenza pre e post-scuola e Abilmente diversi per l’assistenza agli studenti diversamente abili. Si tratta dunque di un accordo di programma tra enti e scuole per gestire l’offerta dei servizi, monitorare lo stato dell’edilizia scolastica, progettare nuovi interventi, e coordinare un modello educativo territoriale cui partecipino tutti i soggetti istituzionali e la componente genitoriale e che fa perno sull’impegno di numerosi volontari.
C’è un terzo progetto che merita di essere menzionato. Dalla primavera del 2012 le cinque scuole dell’infanzia primarie e secondarie di Marlia e Lammari hanno iniziato a vendere la carta che finisce nel bidone della raccolta differenziata, dando il via al progetto “Raccatta la carta”, che coinvolge circa 1.000 bambini. L’innovazione in questo caso sta nel fatto che il ricavato della vendita è poi reinvestito nell’acquisto di materiale didattico, dalle tempere per colorare i disegni ai dvd per approfondire gli studi, trasformando così i rifiuti in un bene prezioso. Il sindaco di Capannori, alla ricerca di risorse, ha in questo caso tra i primi in Italia (oltre che tra i pochi) scelto di sfruttare un’opportunità consentita da una legge nazionale del 2010.

Per quanto riguarda i giovani, oltre alla costituzione di un Forum giovani, uno spazio sociale di aggregazione e partecipazione attiva alla vita della città a cui possono aderire tutti i giovani di età compresa fra i 16 e i 30 anni, e il Centro giovani di Santa Margherita, al cui interno si svolgono varie iniziative ideate dai giovani e a questi dedicate come corsi informatici, di fumetto, workshop, circoli di studio, cineforum, laboratori si segnala che nel 2011 con un apposito bando di concorso, sono stati erogati 50 assegni da 500 euro l’uno per sostenere gli studenti universitari di Capannori più meritevoli.

Numerose le iniziative sul fronte dell’integrazione sociale. Tra queste le lezioni rivolte alle cittadine migranti che ancora non conoscono la lingua locale, hanno ancora difficoltà a comprenderla e a parlarla o sono analfabete, tenute da insegnanti specializzate e professoresse in pensione. I corsi sono promossi in collaborazione con gli Istituti Comprensivi, il Centro Territoriale Permanente per l’istruzione e l’Associazione Comitato Ilio Micheloni. C’è poi lo Sportello badanti, attività volta a fare incontrare la domanda e l’offerta di lavoro nel campo dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Attivo dal 2008, lo Sportello, che serve tutti i Comuni della Piana di Lucca, è realizzato in collaborazione con la conferenza zonale dei Sindaci e l’Azienda Usl 2 di Lucca ed è gestito dalla cooperativa ‘Giovani e Comunità’.

Non meno importante è la forte volontà di coinvolgere direttamente i cittadini per promuovere la partecipazione attiva. Ne è un esempio il bilancio socio-partecipativo "Dire fare partecipare": i cittadini di Capannori hanno scelto nel corso del 2011 quali opere pubbliche sono da realizzare. In una prima fase 80 cittadini estratti a sorte e rappresentanti un campione omogeneo della popolazione (giovani, stranieri, donne, anziani, ecc.) si sono riuniti in 4 assemblee (world cafè) durante le quali hanno appreso come l’amministrazione comunale investe le proprie risorse, e hanno valutato le necessità del territorio. Nella fase successiva i cittadini si sono suddivisi in quattro gruppi, uno per le diverse zone del territorio, e hanno progettato gli interventi grazie al supporto dei tecnici dell’amministrazione comunale. Le opere sono poi state messe al voto di tutti i cittadini, compresi gli stranieri e i ragazzi dai 16 anni in avanti, nel corso dell’election week. Tenendo conto di un budget complessivo pari a 400 mila euro, sono state selezionate per essere realizzate le cinque opere che hanno ricevuto più voti. Si tratta di opere che prevedono interventi di miglioramento delle scuole, da quelle dell’infanzia alle secondarie, e i lavori saranno messi in cantiere dal Comune nel corso del 2012.

Riferimenti

Il comune dà la “dote” ai lavoratori, Corriere della Sera Economia, 30 aprile 2012

Le buone pratiche di Capannori

 

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