Il 17 maggio a Roma si è svolto il convegno "Esperienze di comunità, esercizi di democrazia. Il ruolo delle Fondazioni a vent’anni dalla Legge Ciampi", organizzato da Acri – l’Associazione che riunisce le Fondazioni di origine bancaria – in occasione della ricorrenza del ventennale dalla promulgazione della cosiddetta Legge Ciampi, il provvedimento che nel 1999 ridefinì le "regole del gioco" per le Fondazioni nate a seguito della riforma Amato del 1990 (per ripercorrere la storia clicca qui).
Grazie all’impianto normativo della Legge Ciampi (legge n. 461/98 e d.lgs. n. 153/99) le Fondazioni di origine bancaria hanno infatti acquisito “anima e corpo” e hanno avviato un processo evolutivo che le vede oggi protagoniste dello sviluppo culturale, sociale ed economico delle comunità di riferimento e dell’intero Paese. Dal 2000, anno di piena entrata in vigore della Legge, a oggi le 87 Fondazioni di origine bancaria di Acri hanno erogato oltre 22 miliardi di euro attraverso più di 400mila iniziative e investito significative risorse per perseguire gli obiettivi di missione che la stessa normativa indica: l’utilità sociale e la promozione dello sviluppo economico.
Il convegno, che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, ha visto la partecipazione di oltre 500 partecipanti che hanno ascoltato con attenzione gli interventi introduttivi di Alberto Quadrio Curzio, presidente emerito dell’Accademia Nazionale dei Lincei, e di Franco Bassanini, presidente della Fondazione Astrid. A loro il compito di ripercorrere la storia delle Fondazioni di origine bancaria e descrivere il ruolo da esse assunto nel panorama sociale del nostro Paese.
A seguire, si è tenuta una tavola rotonda coordinata dal vicedirettore del Corriere della Sera Antonio Polito, a cui hanno partecipato Ugo De Siervo, Presidente emerito della Corte Costituzionale, Stefano Cappiello, Dirigente generale della Direzione IV del Tesoro, Massimo Tononi, presidente della Cassa Depositi e Prestiti, e Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud.
In conclusione, Antonio Polito ha intervistato il presidente di Acri Giuseppe Guzzetti che proprio in questi giorni, dopo aver concluso il proprio mandato in Fondazione Cariplo, ha lasciato anche la guida dell’associazione (a Francesco Profumo). Guzzetti ha dichiarato che "in una società in cui sembrano prevalere gli egoismi piuttosto che la solidarietà, in cui viene esaltato l’individuo a discapito della collettività, è fondamentale praticare e insegnare ancora il valore dello stare insieme. Le sfide di questi tempi, come quella sul clima, ce lo stanno insegnando: dobbiamo tener vivo il senso di comunità e valorizzare il protagonismo di chi si impegna per il bene comune, per la propria comunità o per l’intero Pianeta. Qualcuno immagina il progresso come la capacità di produrre di più in un minor tempo ma questo principio va messo in discussione in maniera radicale, per immaginare e rivendicare un futuro in cui la maggior parte delle persone possa vivere in dignità, sviluppando a pieno il proprio potenziale.
"Nei due decenni trascorsi dall’entrata in vigore della Legge Ciampi" ha sottolineato Guzzetti in un altro passaggio del dialogo con Polito "le Fondazioni di origine bancaria sono state motori di coesione e di innovazione sui loro territori, hanno stimolato e accompagnato la crescita del Terzo settore, la partecipazione e il protagonismo delle comunità, contribuendo così fattivamente alla vita democratica del Paese. Le Fondazioni non si fermano qui. Insieme alle comunità, continueranno a lavorare sui territori per uno sviluppo solidale e inclusivo".
Segnaliamo, infine, che il numero di maggio e giugno di "Fondazioni" è interamente dedicato ai venti anni della Legge Ciampi. La rivista di Acri, che per l’occasione si presenta con una veste grafica completamente rinnovata, traccia un racconto corale dell’operato delle Fondazioni e prova a immaginarne lo sviluppo per gli anni a venire, raccogliendo i racconti di testimoni, compagni di strada e personalità che hanno trasformato il concetto di fare cultura, inclusione sociale e innovazione La rivista si può scaricare in pdf o sfogliare online.