Il welfare aziendale e le misure di work-life balance hanno un peso sempre più rilevante nelle strategie di molte imprese, non solo per migliorare il clima e fidelizzare i collaboratori ma anche per rafforzare gli investimenti in chiave ESG e di sostenibilità.
Per costruire piani di welfare aziendale “di qualità”, che siano cioè in grado di cogliere e affrontare le reali necessità dei lavoratori, servono tuttavia competenze e profili professionali che permettano di ascoltare e analizzare i bisogni, trovare le risposte più adeguate e, a valle, valutare l’impatto delle misure adottate. Per aiutare le imprese ad affrontare queste sfide è stata pensata, ad esempio, la Prassi di Riferimento UNI/PdR 103:2021, che definisce i requisiti per la progettazione, la realizzazione e la valutazione di progetti di welfare aziendale “a regola d’arte”, ma sono molte le questioni che occorre analizzare, anche e soprattutto alla luce delle trasformazioni atto nel nostro sistema sociale.
Molte di queste saranno al centro dell’incontro “Quali competenze servono per un welfare aziendale di qualità?” organizzato da Percorsi di secondo welfare, eQwa e Walà con il patrocinio di UNI, a cui parteciperanno rappresentanti delle istituzioni, accademici e responsabili di impresa.
L’incontro, organizzato nell’ambito della Welfare Manager Factory, si svolgerà online mercoledì 9 novembre dalle 15.00 alle 17.00. Interverranno:
- Lamberto Bertolè, Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano
- Ruggero Lensi, Direttore Generale UNI
- Franca Maino, Docente Università degli Studi di Milano e Direttrice di Percorsi di secondo welfare
- Alessandro Rosina, Docente Università Cattolica di Milano
- Beatrice Lanciotti, Responsabile welfare aziendale di ACEA
- Stefano Bonetto, Presidente Commissione Servizi UNI
- Martina Tombari, CEO Walà
- Sergio Sorgi, Presidente eQwa