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Il Comune di Torino ha pubblicato a dicembre 2017 l’avviso di un’istruttoria pubblica di co-progettazione per le attività del Centro per le Relazioni e le Famiglie. L’avviso ha lo scopo di individuare dei partner locali da coinvolgere nella co-progettazione e co-produzione di azioni e interventi volti a sostenere e curare i legami familiari in un’ottica di promozione del benessere e prevenzione del disagio.

Il Centro per le Relazioni e le Famiglie del Comune di Torino

Il Centro per le Relazioni e le Famiglie è nato nel 2010 dall’alleanza tra Comune di Torino, Asl cittadine e rete dei consultori familiari e dei centri d’ascolto privati di Torino. Il Centro si propone di operare in maniera fortemente integrata per offrire alla cittadinanza un serie di interventi e prestazioni che rafforzano il mandato sociale dei consultori familiari.

Concretamente, il Centro offre a titolo gratuito numerose consulenze legate alla gestione delle relazioni all’interno della famiglia. Il servizio si rivolge a tutte le famiglie e si propone di accompagnarle nel superamento di problemi legati alla quotidianità. Le prestazioni vanno quindi dalla consulenza educativa a quella sessuologica, fino all’assistenza relativa alle problematiche di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. Il servizio ospita poi alcune prestazioni maggiormente legate alla gestione della conflittualità in famiglia: mediazione familiare, consulenza giuridica e sociale in materia di separazione e divorzio (in particolare per le famiglie in cui sono presenti minori).

Il Centro svolge infine azioni di prevenzione e informazione sul territorio ospitando presso i propri locali incontri sul tema delle relazioni e delle famiglie proposti da attori della società civile e partecipando a iniziative di promozione del benessere come la manifestazione annuale La Salute in Comune.

Una nuova fase di progettazione

La collaborazione tra primo e secondo welfare è un elemento alla base della logica d’azione del Centro: le prestazioni sono offerte indifferentemente da professionisti dipendenti dei soggetti pubblici e privati coinvolti. Questi ultimi hanno inoltre partecipato attivamente anche alla progettazione iniziale del servizio stesso. Attraverso questa istruttoria il Centro per le Relazioni e le Famiglie di Torino intende rafforzare il suo ruolo di riferimento nella realizzazione di azioni improntate alla sussidiarietà, secondo un modello di lavoro multidisciplinare e trasversale fondato sulla messa in comune di responsabilità e competenze fra pubblico e privato.

L’istruttoria si propone di realizzare con il Terzo Settore forme di co-progettazione per l’anno 2018 (eventualmente rinnovabile per gli anni successivi) volte a favorire l’implementazione di interventi a sostegno della genitorialità offerti nell’ambito del Centro per le Relazioni e le Famiglie relativamente alle azioni di consulenza, mediazione familiare e prevenzione. L’istruttoria prevede inoltre l’avvio di gruppi di lavoro specifici finalizzati a proporre sperimentazioni legate all’accompagnamento delle famiglie (gruppi di confronto per genitori biologici, affidatari diurni/care giver, adottivi; gruppi per neo-genitori, genitori di figli adolescenti o con disabilità; gruppi di parola per separati e per figli di genitori separati; gruppi di Auto Mutuo Aiuto). Per la realizzazione di queste azioni è previsto un finanziamento massimo complessivo di 35.000 euro.

I contenuti dell’istruttoria

L’avviso si rivolge a diversi attori del privato sociale – come organizzazioni di volontariato, associazioni e enti di promozione sociale, cooperative sociali e fondazioni – aventi Torino come sede o come luogo principale di svolgimento della propria attività. Tali soggetti potranno accedere all’istruttoria in forma singola o associata; il Comune si riserva la possibilità di promuovere in sede di co-progettazione la costituzione di collaborazioni tra i soggetti proponenti al fine di armonizzare gli interventi e potenziarne l’efficacia.

I soggetti interessati dovranno proporre un progetto relativo ad una o più azioni indicate nel paragrafo precedente. La proposta progettuale dovrà basarsi su un’analisi dei bisogni dei destinatari e del contesto sociale in relazione all’area di intervento prescelta e dovrà contenere una descrizione delle attività e dei metodi previsti per ciascuna delle azioni progettuali proposte, degli strumenti di monitoraggio e dei risultati attesi. Alla proposta dovrà essere allegata una presentazione del soggetto proponente che dimostri le sue competenze sul tema e, infine, un dettagliato preventivo di spesa che espliciti la percentuale e le modalità di cofinanziamento da parte del proponente (pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto).

Le proposte progettuali saranno valutate sulla base dell’appropriatezza delle azioni proposte e della loro coerenza rispetto agli obiettivi promossi dall’istruttoria. Saranno valorizzate le iniziative che presentano particolari caratteri innovativi e aspetti di continuità progettuale rispetto all’esperienza maturata dai soggetti proponenti. Anche l’accuratezza dell’analisi dei bisogni, dei beneficiari e del contesto sociale rappresenterà un elemento di valore, così come la presenza di un partenariato in rete con soggetti istituzionali e del privato sociale.

Le progettualità dovranno essere presentate entro il 31 gennaio. La fase di co-progettazione prenderà l’avvio nel mese di marzo 2018.

Riferimenti

Il sito del Centro per le Relazioni e le Famiglie
L’istruttoria pubblica di co-progettazione