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Terzo Settore

Cos’è il Terzo Settore?

Il Terzo Settore è un insieme eterogeneo di organizzazioni private che operano senza scopo di lucro per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Tali realtà sono caratterizzate dall’impegno per il bene comune e dalla partecipazione attiva della cittadinanza nella promozione di servizi e iniziative in favore delle comunità.

Perché è “terzo”?

Perché svolge funzioni terze differenti rispetto al settore pubblico (Stato e sue diramazioni) e al settore privato (Mercato), colmando sussidiariamente le lacune che questi lasciano nell’ambito dei bisogni, specialmente sociali, dei cittadini. Per questa natura, le organizzazioni che ne fanno parte sono fondamentali per il secondo welfare.

Chi fa parte del Terzo Settore?

Un soggetto di Terzo Settore deve possedere la natura giuridica privata, non avere scopo di lucro, perseguire di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale per l’interesse generale l’attuazione, in attuazione del principio di sussidiarietà. Include dunque una molteplicità di soggetti tra cui citiamo: associazioni di volontariato e di promozione sociale, cooperative sociali, imprese sociali, organizzazioni non governative, associazioni sportive dilettantistiche, società di mutuo soccorso, enti religiosi riconosciuti.

Quali nessi tra Terzo settore e welfare?

Il Terzo Settore integra e amplia il welfare pubblico promuovendo l’innovazione sociale e la partecipazione attiva dei cittadini. Attraverso partnership multi-attore, e in applicazione del principio di sussidiarietà, crea coesione sociale e capitale sociale, genera occupazione e mobilita risorse e servizi che si affiancano a quelli pubblici e del privato for profit. Inoltre, svolge un ruolo di advocacy per influenzare le politiche pubbliche e garantire un maggiore godimento dei diritti sociali.

Di seguito tanti articoli utili per approfondire questo ruolo.

Il 9 e 10 novembre si è svolta la XII edizione delle Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile, l’evento di AICCON che annualmente riunisce i maggiori rappresentanti del terzo settore, dell’università, del mondo imprenditoriale e delle istituzioni per discutere di Economia Civile.
Nelle scorse settimane ci siamo occupati del volume "La sfida del cambiamento, superare la crisi senza sacrificare nessuno" con cui la Fondazioni per la Sussidiarietà ha definito le caratteristiche, le applicazioni e le prospettive del welfare sussidiario. Mossi dal desiderio di comprendere meglio alcuni aspetti di tale modello abbiamo chiesto a Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la sussidiarietà, di approfondire con noi alcune questioni relative al modello di welfare proposto. Nel corso del dialogo sono state toccate diverse tematiche legate al volume ma anche argomenti di stretta attualità, come le posizioni recentemente assunte dal governo Monti in materia sociale e le prospettive della Big Society di David Cameron
Continuano gli approfondimenti relativi ai modelli di welfare innovati, che propongono di affiancare alle azioni tradizionalmente garantite da soggetti istituzionali quelle svolte da realtà non appartenenti al settore pubblico. Dopo l'analisi del welfare 2.0 dell'Ufficio Pio di Torino proponiamo l'esperienza del welfare sussidiario, impostato dalla Fondazione per la Sussidiarietà, le cui caratteristiche sono presentate all'interno del volume "La sfida del cambiamento, superare la crisi senza sacrificare nessuno", curato da Lorenza Violini e Giorgio Vittadini.
Presentata a Roma la Uman Fundation, organizzazione nata con l’obiettivo di “connettere l’Italia con la filantropia internazionale e promuovere un capitalismo più umano” per favorire l’incontro tra le idee imprenditoriali innovative e le risorse economiche necessarie per realizzare concreti progetti di impresa creativa e sociale.
Sempre più spesso coloro che compiono donazioni in favore di organizzazioni non profit desiderano essere maggiormente coinvolti nella attività che hanno deciso di sostenere. In questo senso lo sviluppo del crowdfunding e del personal fundraising attraverso la rete, in special modo attraverso gli strumenti del web 2.0, sta iniziando a svolgere un ruolo importante. Ne abbiamo parlato con Valeria Vitalia, Socio fondatore di Retedeldono, una piattaforma online che da circa un anno opera nell'ambito della raccolta fondi.
Il 9 e 10 novembre prossimi si svolgerà la XII edizione delle Giornate di Bertinoro per l’economia civile, evento che ogni anno permette a associazioni, fondazioni, istituzioni, università, cooperative sociali e imprese di confrontarsi sui diversi temi legati al ruolo e alle attività svolte dal Terzo settore.
Charity and Mutual Aid in Europe and North America since 1800, a cura di Bernard Harris e Paul Bridgen, docenti presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Southampton, sul rapporto tra organizzazioni filantropiche, società di mutuo soccorso e attori istituzionali in Europa e Nord America a partire dal diciannovesimo secolo.
Il 13 settembre 2012, durante una conferenza congiunta, il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi e il Ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, hanno presentato l’iniziativa “Giovani del non profit per lo sviluppo del Mezzogiorno”, che si sostanzia in due bandi rivolti ai giovani del Sud.
L'Ufficio Pio di Torino, ente strumentale della Compagnia di San Paolo, nei mesi scorsi ha concettualizzato un modello di welfare innovativo denominandolo "welfare 2.0". Incuriositi dalla proposta, presentata all'interno del Rapporto di Missione 2012, "Pionieri del welfare 2.0", abbiamo chiesto ai funzionari dell'Ufficio Pio di spiegarci meglio le caratteristiche di questo modello che si fonda sul concetto di sussidiarietà operativa e pone al centro di ogni attività a carattere sociale la persona.
Nel 2011 la Fondazione “aiutare i bambini” e Fondazione Con il Sud hanno iniziato a collaborare nel sostegno a progetti tesi all’ampliamento dell’offerta di servizi alla prima infanzia nelle zone disagiate del Mezzogiorno. E’ nata così l’iniziativa “Un asilo nido per ogni bambino”, giunta in questi mesi alla sua seconda edizione.
Nel corso del Meeting di Rimini si è svolto l'incontro "Vigilando Redimere. Quale idea di pena nel XXI secolo?", durante il quale si è discusso di modelli innovativi con cui affrontare i problemi che affliggono il sistema carcerario italiano, in particolare il tema del lavoro all'interno delle carceri e le problematiche legate al reinserimento.
Nel corso dell’incontro “Il non profit, motore dell’Europa”, svoltosi il 22 agosto nel corso del XXIII Meeting per l’amicizia tra i popoli di Rimini, si sono confrontati sui temi legati all'impresa sociale Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà, Marco Morganti, amministratore delegato di Banca Prossima e Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea e commissario per l’industria e l’imprenditoria.
Io ritengo che sarebbe bene che si riuscisse a garantire, almeno per qualche anno, e qualsiasi cosa accada, i livelli del socio-assistenziale e del sanitario (almeno per le fragilità) oggi esistenti, approcciando nello stesso tempo di buona lena un progetto di ristrutturazione del welfare [...]. Per fare questo i soggetti coinvolti devono sedersi ad un tavolo e costruire un welfare nuovo. Per un’istituzione come la Sacra Famiglia, che non si muove nel sociale per profitto ma secondo una mission precisa, spendersi in questo nuovo capitolo del welfare è fondamentale.
Proponiamo l’intervista a Elisa Giuseppin e Arianna Pasquali della cooperativa sociale FAI di Pordenone, che ha avviato il progetto Family Friendly “Fai la cosa giusta!”, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dal Fondo Sociale Europeo, finalizzato a sostenere i lavoratori nelle loro esperienze di conciliazione tra lavoro e vita privata.