Cerca
Close this search box.

Terzo Settore

Cos’è il Terzo Settore?

Il Terzo Settore è un insieme eterogeneo di organizzazioni private che operano senza scopo di lucro per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Tali realtà sono caratterizzate dall’impegno per il bene comune e dalla partecipazione attiva della cittadinanza nella promozione di servizi e iniziative in favore delle comunità.

Perché è “terzo”?

Perché svolge funzioni terze differenti rispetto al settore pubblico (Stato e sue diramazioni) e al settore privato (Mercato), colmando sussidiariamente le lacune che questi lasciano nell’ambito dei bisogni, specialmente sociali, dei cittadini. Per questa natura, le organizzazioni che ne fanno parte sono fondamentali per il secondo welfare.

Chi fa parte del Terzo Settore?

Un soggetto di Terzo Settore deve possedere la natura giuridica privata, non avere scopo di lucro, perseguire di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale per l’interesse generale l’attuazione, in attuazione del principio di sussidiarietà. Include dunque una molteplicità di soggetti tra cui citiamo: associazioni di volontariato e di promozione sociale, cooperative sociali, imprese sociali, organizzazioni non governative, associazioni sportive dilettantistiche, società di mutuo soccorso, enti religiosi riconosciuti.

Quali nessi tra Terzo settore e welfare?

Il Terzo Settore integra e amplia il welfare pubblico promuovendo l’innovazione sociale e la partecipazione attiva dei cittadini. Attraverso partnership multi-attore, e in applicazione del principio di sussidiarietà, crea coesione sociale e capitale sociale, genera occupazione e mobilita risorse e servizi che si affiancano a quelli pubblici e del privato for profit. Inoltre, svolge un ruolo di advocacy per influenzare le politiche pubbliche e garantire un maggiore godimento dei diritti sociali.

Di seguito tanti articoli utili per approfondire questo ruolo.

Quali sono le esigenze, le speranze e le difficoltà che si trovano ad affrontare i giovani che decidono di avviare un’impresa sociale? Di quale supporto avrebbero più bisogno? Qual è il modo migliore di offrirglielo? Sono questi i presupposti da cui parte il progetto ELYSE (European Learning for Youth in Social Entrepreneurship) che si pone l'obiettivo di sviluppare una ricerca tra i giovani imprenditori sociali di 6 Paesi dell'Unione.
È stato pubblicato il V Rapporto dell'Osservatorio UBI Banca su Finanza e Terzo Settore, che di anno in anno cerca di monitorare in maniera continuativa lo stato e l’evoluzione del fabbisogno finanziario del Terzo Settore italiano. L’indagine, realizzata con il supporto scientifico di AICCON, anche quest'anno presenta uno spaccato sui fabbisogni finanziari e le prospettive evolutive delle principali tipologie giuridiche delle organizzazioni non profit, offrendo anche un nuovo focus dedicato agli "ibridi organizzativi".
Nella nostra intervista a Ivano Abbruzzi, Presidente della Fondazione L’Albero della Vita, vediamo come l’advocacy può concretizzarsi anche nella promozione di un nuovo approccio alla lotta alla povertà. Questa fondazione, infatti, attraverso l’attività di ricerca e la progettazione di interventi rivolti ai minori, sta promuovendo una visione che mette al centro il potenziale delle famiglie povere e le considera come le principali protagoniste dei progetti di uscita dalla povertà.
La Fondazione CON IL SUD ha pubblicato un nuovo bando dedicato al volontariato, rivolgendosi alle reti locali che potranno presentare programmi finalizzati a rafforzare l’impatto della propria azione al Sud (nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia), migliorando e ampliando l’offerta, la qualità e la diversificazione dei servizi ai cittadini. A disposizione 5,8 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 3 milioni delle iniziative dedicate al volontariato promosse dalla Fondazione nei mesi scorsi.
Quando si parla di welfare privato si fa riferimento anche alle organizzazioni ecclesiali e al contributo della Chiesa Cattolica al contrasto alla povertà e all’accoglienza. Ma è giusto che determinati servizi sociali siano svolti da un’organizzazione religiosa come la Chiesa Cattolica? Se si, che peculiarità devono avere? Cerca di rispondere a questi interrogativi Pierluigi Dovis, direttore della Caritas diocesana di Torino, nel volume “Per carità e per giustizia”, qui recensito da Paolo Pantrini.
Il 16 marzo ha preso ufficialmente avvio Youth Work Net, progetto di politiche attive del lavoro pensato per i giovani tra i 18 e i 25 anni residenti nell'area torinese, promosso dalla Cooperativa Sociale Madiba e dalla Cooperativa Sociale I.So.La grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo. Per capire i dettagli dell'iniziativa ne abbiamo parlato con i suoi responsabili: Enrico Da Vià, Fabio di Falco e Andrea Panero Geymet.
Fondazione Cariplo anche nel 2016 metterà a disposizione 10 milioni di euro per rinnovare il welfare locale. Lo farà attraverso il bando "Welfare di Comunità e Innovazione Sociale" o, più semplicemente "Welfare in Azione" che, attraverso un’azione aperta e partecipata da comunità, aziende e istituzioni, si prefigge di cambiare l'approccio con cui vengono sviluppati i servizi sociali sui territori.
Lo scorso 11 marzo a Torino è stato sottoscritto un protocollo per promuovere e diffondere tra i cittadini piemontesi la possibilità di usufruire di prestazioni mutualistiche e per lo sviluppo del welfare partecipato e comunitario. Il documento è stato a sottoscritto dalla Regione Piemonte, nella persone dell’Assessore alle Politiche sociali, alla Famiglia e alla Casa, Augusto Ferrari, e dalla Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria, in associazione con la Società Mutua Pinerolese di Pinerolo e con la Società di Mutuo soccorso del sociale Solidea di Torino.
Venerdì 11 marzo a Roma è stata presentata ufficialmente l'ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Questa nuova realtà, nata su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma Tor Vergata, riunisce attualmene 80 tra le più importanti organizzazioni sociali e reti della società civile italiana, che si prefiggono di far crescere consapevolezza dell’importanza dell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile approvata dalle Nazioni Unite nel settembre 2015.
Martedì 8 marzo presso la Casa del Volontariato di Monza la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza ha presentato i nuovi strumenti erogativi che nel corso del 2016 saranno messi a disposizione delle organizzazioni non profit per sostenere attività sociali e culturali sul territorio brianzolo. Nel complesso è previsto uno stanziamento di oltre 950.000 euro e la pubblicazione di 9 i bandi, che saranno volti a supportare progetti sociali e culturali in tutta la provincia.
Meridonare, start up che offre servizi di crowdfunding a chi vuole sviluppare progetti con finalità sociale nel Mezzogiorno, lancia "dona tempo", servizio che offre la possibilità alle persone di scambiarsi reciprocamente attività, servizi e saperi utilizzando il tempo al posto del denaro. Oltre a contribuire con donazioni in denaro, dunque, chi vorrà potrà donare parte del proprio tempo personale, professionale e relazionale, in termini di volontariato.
Fondazione Cariplo conferma anche per il 2016 il proprio impegno per la costruzione di un nuovo welfare. Anche quest'anno, infatti, con la terza edizione del Bando “Welfare di Comunità e Innovazione Sociale” Cariplo stanzierà 10 milioni di euro destinati ad attori pubblici e privati che sui territori operativi della Fondazione vogliono sviluppare progetti per rinnovare il welfare locale, intraprendendo un percorso impegnativo e sfidante di programmazione territoriale, aperta e partecipata.
È uscito il numero 1/2016 di Quaderni di Economia Sociale, il dossier semestrale di SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. Nell’editoriale di questo nuovo numero, Salvio Capasso fa il punto sullo sviluppo di welfare society e partecipazione civica al Sud. Il dossier contiene tre contributi a cura dei ricercatori del nostro laboratorio relativi allo sviluppo del secondo welfare nel Mezzogiorno, la diffusione degli empori solidali nelle regioni del Sud e i primi passi dell'impact investing.
A partire dalle riflessioni condotte nel corso dello scorso anno, e in coerenza con le Linee di Indirizzo del Piano Territoriale Unitario emanate nell’ottobre 2015 dal Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte, Compagnia di San Paolo ha deciso di rafforzare il proprio impegno nei confronti del mondo carcerario italiano con il Progetto Libero 2016. Sul sito della fondazioni sono disponibili le linee guida per partecipare all'iniziativa.
Italian public healthcare cannot provide all services requested by a new society that is increasingly demanding, because of the social and cultural changes. Furthermore the long-lasting-economic crisis has exacerbated the situation by contributing to the impoverishment of Italian families and by increasing the number of people who fit in the ‘grey slot’ and who do not have the means to access private healthcare. In this context, it is fundamental to start a fruitful collaboration between public and private actors in order to elaborate and strengthen health sector proposals directed at satisfying citizens’ needs.
Fondazione Prosolidar Onlus rappresenta, pariteticamente, tutte le Organizzazioni sindacali del settore del credito, le imprese aderenti all'ABI e l'ABI stessa. È la prima e unica esperienza a livello internazionale di ente finanziato attraverso il match-gifting, cioè la condivisione del contributo in misura uguale tra lavoratori e imprese. Simone Castello del Centro Studi della Fondazione Lang Italia ha approfondito con Edgardo Maria Iozia, fondatore di Prosolidar, le modalità di intervento di questa realtà.
Attraverso la seconda edizione del bando "Fatto per Bene" Compagnia di San Paolo si propone, valorizzando l’esperienza dello scorso anno, di costruire reti di solidarietà sempre più forti ed efficaci per contrastare la povertà attraverso la promozione di reti di prossimità, sia stimolando l’iniziativa autonoma della comunità sul territorio sia innescando nei confronti delle persone beneficiarie meccanismi di coinvolgimento e protagonismo.
Le polisportive per l’integrazione sociale sono oggi diffuse in tutto il territorio nazionale e rappresentano una forma di “innovazione silenziosa” fondata sulla capacità tipica delle cooperative sociali, e più in generale delle organizzazioni del Terzo Settore, di coordinare risorse pubbliche, private e comunitarie per trasformare la capacità di risposta di una comunità alla domanda di integrazione di cui sono portatrici le persone con disagi psicosociali. Ce ne parlano Andrea Bernardoni e Antonio Picciotti.