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Terzo Settore

Cos’è il Terzo Settore?

Il Terzo Settore è un insieme eterogeneo di organizzazioni private che operano senza scopo di lucro per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Tali realtà sono caratterizzate dall’impegno per il bene comune e dalla partecipazione attiva della cittadinanza nella promozione di servizi e iniziative in favore delle comunità.

Perché è “terzo”?

Perché svolge funzioni terze differenti rispetto al settore pubblico (Stato e sue diramazioni) e al settore privato (Mercato), colmando sussidiariamente le lacune che questi lasciano nell’ambito dei bisogni, specialmente sociali, dei cittadini. Per questa natura, le organizzazioni che ne fanno parte sono fondamentali per il secondo welfare.

Chi fa parte del Terzo Settore?

Un soggetto di Terzo Settore deve possedere la natura giuridica privata, non avere scopo di lucro, perseguire di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale per l’interesse generale l’attuazione, in attuazione del principio di sussidiarietà. Include dunque una molteplicità di soggetti tra cui citiamo: associazioni di volontariato e di promozione sociale, cooperative sociali, imprese sociali, organizzazioni non governative, associazioni sportive dilettantistiche, società di mutuo soccorso, enti religiosi riconosciuti.

Quali nessi tra Terzo settore e welfare?

Il Terzo Settore integra e amplia il welfare pubblico promuovendo l’innovazione sociale e la partecipazione attiva dei cittadini. Attraverso partnership multi-attore, e in applicazione del principio di sussidiarietà, crea coesione sociale e capitale sociale, genera occupazione e mobilita risorse e servizi che si affiancano a quelli pubblici e del privato for profit. Inoltre, svolge un ruolo di advocacy per influenzare le politiche pubbliche e garantire un maggiore godimento dei diritti sociali.

Di seguito tanti articoli utili per approfondire questo ruolo.

All'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano è stato presentato l'ultimo numero della rivista "Politiche Sociali", interamente dedicato al terzo settore e agli spunti che vengono dalla recente riforma approvata dal parlamento. L'incontro di presentazione è stata un'occasione di approfondimento e confronto tra accademici e politici sul ruolo svolto dal terzo settore nel sistema di welfare italiano.
Si è conclusa la seconda edizione della Summer School organizzata da Legacoopsociali ad Orvieto. Andrea Bernanrdoni, Responsabile Area Ricerche Legacoopsociali Nazionale, fa un bilancio della tre giorni: dalla rigenerazione urbana alla tutela dei più deboli, sono molte le sfide che attendono il mondo delle cooperative sociali.
Collaborazioni innovative enti pubblici, organizzazioni di volontariato, imprese, imprese sociali e tante altre realtà possono promuovere risposte in grado di produrre trasformazioni significative per affrontare i problemi di comunità. Al fine di facilitare il laborioso lavoro di progettazione a più mani, Non Profit Network - CSV Trentino ha messo a punto un kit di strumenti composto da cinque fascicoletti, per costruire progetti cross-sector. Ce lo raccontano Marco Cau, Graziano Maino e Mirella Maturo.
I sistemi di welfare occidentali stanno attraversando una fase di trasformazione che vede crescere il ruolo di attori privati, sia profit che non profit, per affrontare i rischi e bisogni dei cittadini. In questo contesto emergono nuovi modelli di intervento e gestione. Fondazione Lang Italia, ad esempio, si pone l'obiettivo di diffondere alcune prassi della "filantropia strategica" anche nel nostro Paese, diventando un punto di riferimento per le grandi organizzazioni italiane.
Equo e sostenibile: un’endiadi che definisce il percorso intrapreso da una molteplicità di imprese sociali per contrastare fenomeni di esclusione, marginalità e sottosviluppo. Iris Network dedica la XIV edizione del Workshop sull’impresa sociale, che si svolgerà a Riva del Garda il 15 e 16 settembre 2016, proprio all’approfondimento dei fattori strutturali di disuguaglianza che caratterizzano le società post-crisi. Le proposte di sessione devono pervenire entro il 30 luglio 2016.
L'invecchiamento attivo può essere un'occasione per favorire scambi tra generazioni che, anche se spesso percepite fra loro molto distanti, hanno molto da dare l'una all'altra. Può essere infatti una dinamica che diminuisce la solitudine, permette alle persone di sentirisi utili e migliorare il benessere della persona. Lina Bonomo ne parla partendo dall'esperienza di AbilMENTE Insieme, progetto realizzato a Potenza grazie alla collaborazione tra numerosi attori pubblici e privati.
«Gli altri ti raccontano l’Italia com’è, noi come sarà». È il progetto ambizioso di "Il Paese della Sera", la nuova rivista quindicinale dedicata al mondo del volontariato e del sociale che, in un periodo storico così carico di paure e incertezze, vuole raccontare l'Italia della solidarietà dando uno spaccato veritiero di quella parte di Paese grande, forte e positiva che troppo spesso viene messa da parte dagli organi di informazione.
Fondazione Cariplo ha recentemente deciso di rafforzare il rapporto con le Fondazioni Comunitarie che tra il 1998 e il 2007 ha contribuito a costituire e sviluppare in Lombardia e in alcune province piemontesi. Abbiamo chiesto a Filippo Petrolati, referente in Fondazione Cariplo del progetto per le Fondazioni di Comunità, di raccontarci nel dettaglio la nuova strategia triennale che punta a valorizzare questi protagonisti della filantropia comunitaria nei diversi contesti locali.
La Fondazione Le Chiavi di Casa ONLUS è stata promossa nel 2005 a Granarolo dell'Emilia, in provincia di Bologna, da un gruppo di genitori con figli con disabilità, già impegnati nel mondo dell'associazionismo locale. La Fondazione nasce per costruire il "durante e dopo di noi" valorizzando le competenze dei giovani maggiorenni con disabilità e implementando soluzioni di vita indipendente in partenariato con l'ente pubblico.
Perché le fondazioni erogative sono interessate a valutare l’impatto sociale? Simone Castello del Centro Studi di Fondazione Lang ne ha parlato con Gian Paolo Barbetta, Responsabile Osservatorio e Valutazione di Fondazione Cariplo e Direttore del Centro di Ricerche sulla Cooperazione e sul Nonprofit dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Vi proponiamo questa interessante intervista sul ruolo di queste importanti realtà del terzo settore.
Yepp è un progetto internazionale che promuove la partecipazione dei giovani alla vita delle comunità, una forma di cittadinanza che attiva chi la pratica e il territorio. Simone Ricci, membro dell'Associazione Yepp Italia, su Welfare Oggi spiega funzionamento e obiettivi del metodo Yepp, che nel nostro Paese coinvolge oltre 80 comuni, 6 fondazioni, circa 150 associazioni e realtà locali, 24 centri di aggregazione e oltre 2.000 ragazzi.
Vivo Meglio è il bando di Fondazione CRT, storico ente filantropico torinese, attraverso il quale vengono finanziati servizi rivolti a persone con disabilità. Vivo Meglio sostiene progetti innovativi e sostenibili caratterizzati dalla logica della domiciliarità e dell'integrazione sociale e si sviluppa nel più ampio insieme di progetti e interventi della Fondazione dedicati a costruire una città più inclusiva nell'ottica di un welfare comunitario.
L’idea del progetto Talenti Latenti è di sperimentare un nuovo modello di welfare che coinvolga più soggetti territoriali, costruendo una “rete” d’imprese pubbliche e private che si uniscono e si organizzano per proporre iniziative di welfare a vantaggio dei dipendenti delle aziende aderenti e delle loro famiglie, attraverso la sinergia con gli attori pubblici del territorio. Il progetto è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo nell’ambito della Misura A del Bando “Cantiere Nuovo Welfare 2015”.
Lo scorso 21 maggio presso l’Auditorium del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano si è svolta l’Assemblea annuale dei Soci di Insieme Salute, mutua sanitaria integrativa che garantisce da più di 20 anni sussidi e rimborsi di spesa per ogni tipo di prestazione sanitaria (pubblica e privata) a oltre 15.000 soci. Durante l’Assemblea è stata presentata l’innovativa Protezione Futuro: la nuova assistenza che tutela in caso di non autosufficienza.
Dopo due anni di lavoro che hanno visto coinvolto il Governo, il Parlamento, le rappresentanze del terzo settore e le parti sociali, il 25 maggio scorso la Camera dei Deputati ha approvato la legge delega di riforma del terzo settore. Paolo Pantrini prova a fare il punto sulle principali reazioni provenienti dal mondo politico, dalle parti sociali e, ovviamente, dalle organizzazioni di rappresentanza del terzo settore.
Volontari per un Giorno è un progetto sperimentale che vuole attrarre persone che sentono di voler dare un contributo alla comunità ma che temono che il volontariato non consenta loro quella flessibilità di uno stile di vita contemporaneo. In quattro anni il progetto è riuscito a raccogliere l’adesione di oltre 15mila nuovi volontari, che si sono messi a disposizione di più di 400 associazioni, grazie alla collaborazione tra cittadini, amministrazioni pubbliche, organizzazioni non profit e imprese.
Il progetto "A Casa Mia" è una sperimentazione della cooperativa sociale Come Noi di Mortara, ente gestore dell'unitaria struttura associativa ANFFAS. Il progetto, come altre sperimentazioni sviluppatesi in varie parti d'Italia, si propone di far convivere in appartamenti persone con disabilità motoria e intellettiva con il supporto di personale educativo e assistenziale, garantendo loro di poter condurre una vita indipendente.
Dopo due anni dall’annuncio di Matteo Renzi e un percorso di consultazioni che ha riguardato numerose organizzazioni della società civile, la riforma del terzo settore trova il suo compimento con l'approvazione definitiva della Camera. Le principali novità riguardano la definizione di terzo settore, il servizio civile universale, impresa sociale e l’istituzione della Fondazione Italia Sociale. E ora inizierà il percorso per l’emanazione dei decreti attuativi da parte del Governo.
Negli ultimi anni si è assistito a una grande diffusione delle fondazioni di partecipazioni, prima in ambito culturale e poi dei servizi alla persona. Paolo Pantrini ci racconta l'esperienza della Fondazione Pia Pozzoli Dopo di Noi, che sta sperimentando sul territorio piacentino nuove forme di accompagnamento all'autonomia per le persone con disabilità, supportando la famiglia nel distacco e nella costruzione delle tutele per il futuro dei figli.
A fronte del progressivo invecchiamento della popolazione, dei mutamenti della struttura familistica e delle conseguenze socio-economiche della crisi, quella della domiciliarità è oggi una delle sfide più importanti a cui le società avanzate devono necessariamente trovare risposte sostenibili. Per questa ragione Compagnia di San Paolo ha individuato nel sostegno alla domiciliarità un'importante linea di intervento a favore delle persone autosufficienti, e proprio per loro ha scelto di lanciare il bando "InTreCCCi – Casa Cura Comunità".
La scorsa settimana l'Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo - ente strumentale della Fondazione torinese - ha presentato il proprio Bilancio di Missione relativo alle attività svolte nel 2015. Il documento mostra come lo corso dell'anno, proseguendo sulla strada tracciata dal Progetto di Programma Pluriennale del 2014, l'organizzazione si sia focalizzata su un obiettivo giudicato prioritario in questo frangente storico: il contrasto alla riproduzione intergenerazionale della povertà.
È stata presentata venerdì 20 maggio la call for ideas del programma Attiv-aree, dedicato alla valorizzazione delle aree interne, dunque di importanza strategica in un paese come il nostro, in cui rappresentano il 60% del territorio. Un bando che nasce dal tentativo di comprendere come invertire quel trend negativo di perdite demografiche, economiche e di servizi, che si traducono in perdita di benessere per i cittadini.