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Terzo Settore

Cos’è il Terzo Settore?

Il Terzo Settore è un insieme eterogeneo di organizzazioni private che operano senza scopo di lucro per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Tali realtà sono caratterizzate dall’impegno per il bene comune e dalla partecipazione attiva della cittadinanza nella promozione di servizi e iniziative in favore delle comunità.

Perché è “terzo”?

Perché svolge funzioni terze differenti rispetto al settore pubblico (Stato e sue diramazioni) e al settore privato (Mercato), colmando sussidiariamente le lacune che questi lasciano nell’ambito dei bisogni, specialmente sociali, dei cittadini. Per questa natura, le organizzazioni che ne fanno parte sono fondamentali per il secondo welfare.

Chi fa parte del Terzo Settore?

Un soggetto di Terzo Settore deve possedere la natura giuridica privata, non avere scopo di lucro, perseguire di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale per l’interesse generale l’attuazione, in attuazione del principio di sussidiarietà. Include dunque una molteplicità di soggetti tra cui citiamo: associazioni di volontariato e di promozione sociale, cooperative sociali, imprese sociali, organizzazioni non governative, associazioni sportive dilettantistiche, società di mutuo soccorso, enti religiosi riconosciuti.

Quali nessi tra Terzo settore e welfare?

Il Terzo Settore integra e amplia il welfare pubblico promuovendo l’innovazione sociale e la partecipazione attiva dei cittadini. Attraverso partnership multi-attore, e in applicazione del principio di sussidiarietà, crea coesione sociale e capitale sociale, genera occupazione e mobilita risorse e servizi che si affiancano a quelli pubblici e del privato for profit. Inoltre, svolge un ruolo di advocacy per influenzare le politiche pubbliche e garantire un maggiore godimento dei diritti sociali.

Di seguito tanti articoli utili per approfondire questo ruolo.

A causa di carenze strutturali e culturali del nostro sistema di welfare i minori e le donne sono tra le categorie più esposte al rischio di esclusione sociale. La crisi pandemica ha incrementato questo pericolo, peggiorando le condizioni di vita di molte donne e bambini. In merito, la Onlus WeWorld ha pubblicato un indice che delinea e sintetizza la situazione nel nostro Paese. Ce ne parla Giulia Greppi in questo articolo.
Innovazione sociale dal basso, interesse collettivo, rigenerazione del senso comunitario: sono alcuni dei punti che Michele Bianchi ha analizzato nel Working Paper 3/2021 di 2WEL per spiegare perché le cooperative di comunità sono una forma ibrida di impresa che merita attenzione. Qui una sintesi del suo lavoro di analisi, frutto della tesi di dottorato in cui sono stati analizzati cinque casi concreti da nord a sud del Paese.
Si è concluso il ciclo di articoli curati da studenti e studentesse iscritti al Corso di Laurea Magistrale in Global Politics and Society dell'Università degli Studi di Milano. Gli articoli hanno evidenziato lo sviluppo di nuove sinergie tra attori coinvolti in reti multi-stakeholder descrivendo modelli di governance multilivello volti a supportare e ridefinire le politiche sociali.
Southern Italy is the poorest one in terms of GDP per capita. Sicily and Calabria are characterized by a poor welfare system and are affected by a social plague: mafias. This article, part of a series written by the students of GPS Master at the University of Milan, aims to investigate how social movements from the bottom - such as anti-mafia associations - contribute to improve welfare systems in those regions.
CSW - Centro Servizi Welfare è un'impresa sociale che riunisce il Consorzio Sol.Co Verona e 10 cooperative sociali della provincia scaligera. Negli ultimi anni ha avviato un percorso di capacity building per innovare l'offerta di servizi e, grazie a nuove partnership e a un importante processo di digitalizzazione, oggi ha strutturato una proposta innovativa e articolata che si rivolge a enti pubblici, imprese e cittadini.
Venture Philanthropy adopts the know-how of the business and market tradition for social purpose and to achieve social impact. This approach is crucial for the future of social investment. How? We analyze these aspects in this article by Izacco Scattolin Neto, part of a series written by Master’s students in Global Politics and Society at the University of Milan.
Il nostro Laboratorio è stato coinvolto in un progetto promosso dalla Fondazione CRBiella e volto all’istituzione di un Osservatorio permanente dei bisogni sociali del territorio. L’iniziativa è stata costruita con un forte impianto partecipativo e ispirandosi all'Agenda 2030 dell'ONU. Vi raccontiamo le tappe fondamentali che l’Osservatorio ha attraversato tra marzo e aprile.
Quotidiani e riviste, ma anche piccole commissioni, documenti e servizi alla persona. Le edicole del futuro potrebbero occuparsi sia dei primi sia dei secondi. Questi spazi, infatti, hanno da sempre un grande potenziale sociale e la crisi che stanno attraversando potrebbe farlo riemergere, facendoli evolvere con un'ottica di prossimità e comunitaria. Ne parliamo nella nostra nuova inchiesta pubblicata su Buone Notizie del Corriere della Sera.
Le reti familiari sono sempre più sfilacciate ed è quindi difficile soddisfare piccoli bisogni quotidiani, sociali e non. Cresce l’attenzione al commercio di prossimità e, più in generale, alla dimensione locale e di quartiere. Le esigenze di conciliazione si fanno sempre più complesse. Sono alcune ragioni alla base della nascita delle edicole “sociali”, di cui Elisabetta Cibinel ci parla nel suo commento pubblicato su Buone Notizie.
Nella mattina di giovedì 27 maggio si svolgerà l'evento promosso dal CSW - Centro Servizi Welfare di Verona dal titolo "Il welfare aziendale a Km0". L'evento vuole approfondire le opportunità che il welfare aziendale può generare per la cooperazione sociale. Tra i relatori ci sarà anche il nostro ricercatore Valentino Santoni, che analizzerà il tema del welfare aziendale territoriale e "a filiera corta".
A conclusione dell'esperienza di Padova Capitale Europea del Volontariato, unitamente alla presentazione della nuova versione della "Carta dei Valori del Volontariato", è stata annunciata la candidatura del volontariato come bene immateriale Unesco. Lo scopo è quello di portare alla luce l'importanza del volontariato, anche a fronte del grande sforzo profuso da centinaia di migliaia di volontari durante la pandemia, e valorizzarlo adeguatamente.
Da Torino a Sciacca, da Vicenza a Caserta, passando per Bologna: "Podcast intraprendenti" è il nuovo progetto di Euricse che racconterà in cinque puntate storie sulla resilienza dei territori italiani attraverso la voce di protagonisti ed esperti. Al centro della narrazione ci saranno le “comunità intraprendenti”, cioè comunità che non si rassegnano a una condizione di marginalità ma che riescono ad avviare progetti imprenditoriali attenti al loro impatto sociale.
La pandemia ha messo a nudo l'inadeguatezza del nostro welfare. Secondo Giuseppe Guerini è necessario ripensare il nostro sistema di protezione sociale per far sì che esso diventi una chiave per nuove occasioni di sviluppo: il welfare non deve però essere percepito come un costo, ma come un investimento indispensabile ad assicurare la tenuta e la competitività del sistema sociale ed economico.
Oltrepò (bio)diverso è un progetto di sviluppo locale sostenuto da AttivAree, il programma intersettoriale di Fondazione Cariplo dedicato a rilanciare le aree marginali del territorio lombardo secondo l’approccio adottato a partire dal 2014 dalla Strategia nazionale per le aree interne. L’iniziativa si è conclusa da poco. Marco Cau, uno dei tutor del progetto, ci offre alcune riflessioni.
Sei settimane, in bici e treno, da Nord a Sud, per supportare enti e organizzazioni non profit attraverso il volontariato digitale. È questo l’obiettivo del Tour Italiano di Skillando, una community di volontari digitali che opera in Italia e nei paesi emergenti per combattere il digital divide e sostenere attività di impatto sociale che ancora non hanno sfruttato appieno il potenziale degli strumenti digitali.
Il nuovo Consiglio d'Amministrazione dell’Ufficio Pio, ente strumentale di Compagnia di San Paolo, ha reso pubblico il suo Piano programmatico pluriennale 2021-2023. Grazie all'investimento di oltre 42 milioni di euro, il Piano sostenere progetti di impatto sociale volti a rispondere alle problematiche emerse con l'emergenza Covid-19. In questo articolo Valeria De Tommaso ci racconta le linee strategiche che saranno seguite a tale scopo.