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V.E.R.A. Consulting, società di consulenza e formazione con sede a Milano, ha recentemente messo a punto il metodo S.M.E.C.A. - Stress Mode and Effects Criticality Analysis. Il brevetto S.M.E.C.A. non si limita ad assolvere alle prescrizioni contenute nella cosiddetta “legge anti-stress” ma mira piuttosto a fornire al management gli strumenti per ottenere risultati positivi, sia per i dipendenti che in termini di produttività. Abbiamo intervistato Matteo Gritti, socio di Vera Consulting ed esperto di formazione e di programmazione neuro linguistica, e Franco Busacca, socio fondatore e co-creatore di S.M.E.C.A, per approfondire il metodo utilizzato per individuare, valutare e correggere lo stress sul luogo di lavoro.
Quale ruolo potrebbe assumere l’imprenditoria giovanile nella ripresa economica dell'Europa? Nel settembre scorso la Commissione Europea ha pubblicato, in collaborazione con l’Ocse, un documento in cui sono state delineate le linee guida che l’Unione seguirà per favorire lo sviluppo delle giovani start up del continente.
Abbiamo incontrato Antonio Silvano Andriani, Presidente del Forum ANIA - Consumatori, la fondazione costituita dall'ANIA per facilitare e rendere costruttivo e sistematico il dialogo tra le Imprese di Assicurazione e i consumatori, per parlare delle attività del Forum e più in generale delle prospettive per il mondo assicurativo nel secondo welfare.
Si parla di Motech. L’offerta di servizi che, come spiega Maurizio Ferrera, sfruttano la tecnologia più avanzata per “prendersi cura” delle persone. “Motherly technology”, insomma. Lo spirito imprenditoriale femminile al servizio della società, per fornire quei “servizi dolci” che le donne tradizionalmente svolgono in famiglia. Si può, partendo dal recente intervento di Ferrera, arrivare a una più puntuale classificazione dei servizi motech di cui abbiamo bisogno? Una lista non esaustiva, destinata a crescere e a coprire tutte le esigenze della vita quotidiana. Dalle più importanti di natura sociale e sanitaria, a quelle che non rientrano necessariamente nell’area del welfare.
UBI Banca continua a investire nel settore non profit attraverso l'emissione di nuovi social bonds. Dopo le obbligazioni in favore della Comunità di Sant'Egidio l'istituto di credito ha infatti annunciato l'utilizzo di tali strumenti a sostegno delle realtà appartenenti al Gruppo CGM
Il Ministro dello Sviluppo Economico ha presentato lo scorso 27 settembre a Roma il rapporto Restart, Italia!. Durante TechCrunch Italy Corrado Passera è intervenuto per spiegare i risultati dello studio promosso dal Ministero e anticipare alcune delle iniziative del Governo contenute nel pacchetto “Crescita2”. Misure volte a creare un ambiente favorevole e “ospitale” per l’innovazione sociale e tecnologica al servizio del rilancio economico delle imprese italiane.
I SIBs sono strumenti finanziari innovativi utilizzati da soggetti pubblici per raccogliere finanziamenti privati destinati alla realizzazione di progetti di pubblica utilità. Questi bonds, a differenza della normali obbligazioni, non garantiscono tuttavia un rendimento certo alla loro scadenza, poiché esso risulta legato al raggiungimento di determinati risultati sociali stabiliti nel momento dell’emissione. Sviluppatisi nel Regno Unito e negli Stati Uniti, i SIBs rappresentano un interessante esempio di investimento nel sociale a cui poter guardare.
Riccardo Padovani, direttore della Svimez - Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno ha definito quella che stiamo vivendo come una “crisi troppo lunga”, e questo è particolarmente vero per il Sud d’Italia. Sono infatti ormai cinque anni, sottolinea Padovani, che il Mezzogiorno si sta avvitando “in una spirale di arretramento economico e sociale”, e le previsioni per il 2012 e il 2013 rimangono fortemente preoccupanti.
L’esecutivo guidato da Mario Monti ha accompagnato la severa riforma fiscale a provvedimenti mirati a modificare la legislazione in materia di lavoro e competitività dei servizi. Interventi che, non lasciando inalterato il sistema di welfare, influiscono inevitabilmente sul costo sociale della crisi finanziaria. Questo è lo scenario descritto dal recente studio pubblicato da Swiss Re, che presenta un'analisi del contesto macro-economico, demografico e sociale del paese al fine di aprire alla discussione circa le sfide e le prospettive di sviluppo del settore assicurativo in Italia.
Nestlé, azienda leader mondiale nel campo dell’alimentazione, opera in Italia con circa 5.400 dipendenti suddivisi in 18 stabilimenti produttivi sul territorio nazionale. Per alimentare la cultura aziendale e creare Valore Condiviso Nestlé promuove lo sviluppo sostenibile lungo tutto il processo produttivo, e investe in programmi per nel benessere dei propri collaboratori e il corretto bilanciamento tra vita privata e lavorativa. Abbiamo incontrato Gianluigi Toia, Head of Employee Relations, ed Elisabetta Dalla Valle, responsabile welfare, per ricostruire il welfare aziendale di Nestlé Italia e avere qualche anticipazione sui progetti in cantiere.