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Il 28 giugno nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Torino, Oltre Venture, fondo italiano di social venture, ha annunciato il suo ingresso nella compagine sociale di SocialFare, Centro per l’Innovazione Sociale italiano. Le due realtà hanno siglato un accordo che consentirà di mettere a fattor comune l'esperienza di SocialFare nello sviluppo, accompagnamento e accelerazione di business idea e start-up a impatto sociale e quella di Oltre Venture nel campo della finanza sociale.
Il workshop “Investimenti a impatto sociale: analisi e opportunità”, organizzato da Itinerari Previdenziali e Assoprevidenza ha confermato come gli investitori istituzionali siano ormai pronti a recepire strumenti di impact investing e come, intorno a questo filone della finanza, seppure ancora alle prime battute in Italia, si stiano consolidando quella vitalità e quella massa critica tali per farlo decollare e sviluppare ulteriormente. Sul piano degli strumenti, delle potenzialità del mercato e dei player.
Welfare Point è un luogo dove, grazie ad operatori specializzati, è possibile conoscere i servizi di welfare presenti sul territorio, orientando e accompagnando i cittadini verso le soluzioni più adatte ai loro bisogni. Nata a Cittadella, in provincia di Padova, questa "agenzia di innovazione sociale" mira a fornire servizi innovativi, sostenibili e adeguati ai bisogni della comunità locale. Una realtà cui le persone possono fare riferimento per individuare risposte capaci di fronteggiare i cambiamenti sociali ed economici in atto.
Push to Open di Jointly è un programma destinato agli studenti del 4° e 5° anno delle scuole superiori, pensato per agevolare la conoscenza del mondo del lavoro prima che i ragazzi si iscrivano all'università. Un'iniziativa che grazie all'apporto delle nuove tecnologie canalizza stimoli, contatti e informazioni utili ai giovani per chiarirsi le idee e per fare in modo un po' più consapevole una scelta cruciale per il loro futuro.
Lardini, noto brand sartoriale italiano che opera nell’alta moda, si distingue non solo per la qualità della sua produzione, ma anche per il modo innovativo di gestire le relazioni industriali e i rapporti con il personale. Sin dalle sue origini, infatti, Lardini è sempre stata attenta alle condizioni di lavoro e di vita dei propri dipendenti, intraprendendo una strada virtuosa nel campo della responsabilità sociale e del welfare aziendale.
Sull’abitare comunitario e sulla ricerca di prossimità che caratterizza il nostro tempo e le nostre città molto si è scritto. Ma poco si è indagato sulla co-residenzialità, una pluralità di realtà, situazioni e condizioni di vita che oggi tornano a interessare, seppur ancora timidamente, chi si occupa di casa e di forme dell’abitare anche – ma non solo - sulla scorta della crisi economica e della rinnovata attenzione all’uso di risorse scarse. Un tema aperto su cui vi proponiamo alcune riflessioni di Giuliana Costa, Politecnico di Milano.
Può il welfare costituire un motore per l’economia?. Per rispondere a questo interrogativo e stimolare il dibattito, Assoprevidenza e Itinerari Previdenziali e Percorsi di Secondo Welfare, con il sostegno di AON e DLA Piper, hanno realizzato un Quaderno di approfondimento che riprende e sviluppa i contenuti del workshop “Il Welfare come motore dell’economia: domiciliarità e servizi alla persona”, che si è tenuto il 12 maggio 2016 a Napoli in occasione della Giornata Nazionale della Previdenza e del Lavoro.
After trying to reconcile work and family, many people are now trying to reconcile working life and vacation. Due to a rising flexibility of work, a major number of people find it difficult to completely unplug from work, even for a short period of time. Aware of this new tendency, tourists’ facilities furnish both WI-FI and PCs to their hosts. The trend seems nnonetheless to go even further with the advent of “co-working on vacation”. This solution generates new reflections concerning the boundaries of work and how it can be defined.
Un concorso per startup che intende premiare, sostenere e sviluppare i migliori progetti di welfare di comunità in tema di agricoltura sociale, welfare culturale, servizi alla persona e il turismo sociale. Il concorso, promosso dalla piattaforma IdeaTRE60, UBI Banca, Fondazione Accenture e Fondazione Bracco, grazie al contributo scientifico dei centri di ricerca AICCON e Tiresia, è stato presentato l’8 giugno a Milano. Vi raccontiamo gli aspetti più interessanti dell'iniziativa.
La Rete Smart Companies di Bergamo ha presentato una nota ufficiale sul Ddl Lavoro agile alla Commissione Lavoro e Previdenza del Senato, dove è attualmente in discussione il provvedimento. La Rete intende così fornire alcune indicazioni di carattere operativo, auspicando che nell’iter parlamentare sia preservato lo spirito agile del testo che, così come scritto, risulta fruibile e facilmente implementabile dalle aziende.
Il blocco della mobilità sociale è stato individuato da tempo come una delle principali manifestazioni della disuguaglianza italiana ed è anche arcinoto l’effetto che ha nell’allargare il gap generazionale. L’ascensore sociale quindi non sale più. Anche perché sono diminuiti i piani alti. Un fenomeno che è ben visibile anche nel sistema delle imprese del nostro Paese, connotato da problemi endogeni ed esogeni che hanno portato alla diminuzione delle posizioni alte a disposizione dei giovani manager italiani.
La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto la possibilità di convertire il premio di produttività in prestazioni di welfare. Questa previsione introduce un indubbio vantaggio economico per le aziende, a fronte del “risparmio” sui contribuzioni previdenziali, mentre per i lavoratori il calcolo della convenienza non appare altrettanto scontato. Percorsi di secondo welfare e lo Studio Attuariale Orrù & Associati hanno sviluppato un modello valutativo per capire quali e quanti benefici possono essere ottenuti anche dai lavoratori.
Martedì 10 maggio presso la Pinacoteca Ambrosiana di Milano si è svolto il seminario “Il futuro del welfare aziendale delle PMI: tra profit e non profit” presentato da VITA, società editoriale di riferimento per il non profit e l’economia sociale - e Generali Italia, compagnia assicurativa italiana. L’incontro è stato incentrato sulle tematiche del welfare aziendale e, in particolare, sulla loro diffusione nelle piccole e medie imprese.
UBI Banca ha emesso il prestito obbligazionario solidale “UBI Comunità per Save the Children” per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro. UBI Banca devolverà a Save the Children un contributo pari allo 0,50% del valore nominale delle obbligazioni sottoscritte, che sarà destinato al sostegno dei 16 "Punti Luce" istituiti da Save the Children in territori privi o carenti di opportunità educative per minori e finalizzati a contrastare la povertà educativa.