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Secondo il Censimento permanente delle imprese di ’Istat, nel 2019 oltre la metà delle aziende italiane con più di tre dipendenti ha adottato almeno una misura per il sostegno della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro. Tra le politiche più diffuse ci sono la flessibilità oraria e la previsione di permessi familiari e parentali extra rispetto a quelli previsti dalla legge. Ve ne parliamo in questo approfondimento.
Prende il via la dodicesima del "Welfare Forum", serie di eventi promossa dalla società Edenred che da anni riunisce CEO, direttori e manager del settore Risorse Umane allo scopo di promuovere il confronto sulle politiche di welfare aziendale e di conciliazione vita-lavoro. Il roadshow si svilupperà in 6 tappe che toccheranno Milano, Bologna, Roma, Padova, Napoli e Firenze. Il primo appuntamento sarà a Milano il prossimo 5 marzo.
È partita la nuova edizione di "Welfare, che Impresa!", concorso che intende premiare e supportare i progetti di welfare più innovativi e in grado di produrre benefici in termini di sviluppo locale. L'iniziativa, che complessivamente metterà in palio 300.000 euro e 4 percorsi di accompagnamento mirato, è promossa da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam, Fondazione CON IL SUD, UBI Banca e Fondazione Peppino Vismara.
Il mercato del welfare aziendale si sta trasformando rapidamente, portando gli operatori che vi operano a dover affrontare sfide che richiedono una continua capacità di innovarsi, anche tecnologicamente. Un caso emblematico è quello di Well-Work, società che nell'ultimo anno ha scelto di investire in intelligenza artificiale e in deep learning. Ne abbiamo parlato con il suo CEO, Marco Milanesio.
Quanto è cresciuto negli ultimi anni il mercato legato ai beni e ai servizi per i dipendenti delle imprese? Chi sono e cosa fanno i provider di welfare aziendale? Quali possono essere le ricadute per il territorio e l'economia locale? Quali i rischi e le criticità? Abbiamo riflettuto di questi temi in un'inchiesta pubblicata lo scorso 4 febbraio su Corriere Buone Notizie. Qui trovate l'articolo di contesto di Paolo Riva.
Il welfare aziendale è un fenomeno in forte crescita. Sono infatti sempre di più le imprese che adottano misure e servizi per i propri collaboratori e le loro famiglie. Proprio per questo è sempre più importante concentrarsi su quello che può essere l'impatto sociale delle politiche di welfare di natura occupazionale. Ne parla Federico Razetti a commento della nostra inchiesta pubblicata su Corriere Buone Notizie.
Welfare Index PMI è un'iniziativa che ha lo scopo di stimare la qualità e la diffusione del welfare aziendale all'interno delle piccole e medie imprese italiane attraverso la creazione di un indice sintetico. Da qualche giorno sono aperte le iscrizioni per la partecipazione alla quinta edizione. Le imprese che volessero partecipare potranno farlo gratuitamente, compilando il questionario che si trova nel sito internet del progetto oppure richiedendo un'intervista telefonica.
Comunemente si ritiene che le prestazioni e i servizi di welfare occupazionale siano destinati esclusivamente ai lavoratori dipendenti. In alcuni casi però anche i lavoratori autonomi hanno la possibilità di accedere a forme di welfare di natura integrativa. Proprio con lo scopo di sostenere i circa 5,5 milioni di liberi professionisti e autonomi, è stata creata una piattaforma per il welfare delle Partite Iva. Ecco di cosa si tratta.
Grazie alla collaborazione tra l'Università degli Studi di Milano-Bicocca e Valore Welfare, società controllata dal Gruppo CirFood, nasce un Laboratorio di ricerca dedicato al welfare aziendale e agli strumenti di partecipazione diretta dei lavoratori all'organizzazione di lavoro. Al Laboratorio - che realizzerà un'indagine su un campione non rappresentativo di imprese - parteciperà anche OCSEL, Osservatorio sulla contrattazione di Cisl.
Nibol è un'app che permette di prenotare una postazione di studio o lavoro nelle caffetterie, bar e altri spazi pubblici di Milano. Si tratta di una soluzione innovativa che porta a riflettere sulle opportunità (e le sfide) legate ai temi dello smart working, del telelavoro e, più in generale, della flessibilità organizzativa. Per saperne di più abbiamo intervistato Riccardo Suardi, fondatore di questa giovane start-up.
Da gennaio a maggio 2020 ripartirà "Giro d'Italia della CSR", il tradizionale ciclo di eventi volto a promuovere un approccio sostenibile al business, valorizzare le esperienze delle imprese e dei territori, stimolare un’emulazione virtuosa. L'obiettivo di questo particolare tour - che toccherà le principali città italiane - è quello di promuovere azioni e politiche aziendali e territoriali di Responsabilità Sociale d'Impresa.
Oggi risparmiare significa disporre di maggiori opportunità per affrontare bisogni centrali per la propria vita, tra cui quelli di welfare. Effettuare scelte in questo ambito, tuttavia, non è sempre semplice, anche a causa del funzionamento del nostro cervello e alle emozioni che proviamo, condizionate enormemente anche dai mezzi di comunicazione e dalle “narrazioni” che vengono fatte di fatti economici e finanziari.
8,7 milioni di pasti, 519mila posti letto, 131mila farmaci, 103mila indumenti distribuiti tramite associazioni caritative; prestito "per merito" a 3.240 studenti universitari; circa 150 progetti finanziati con plafond Circular economy e Green Bond; 120 startup sostenute. Sono solo alcuni dei numeri relativi agli investimenti del Gruppo Intesa Sanpaolo nel campo del welfare, della sostenibilità e del contrasto alle disuguaglianze.
Secondo una ricerca realizzata dalla società di consulenza Nomisma e promossa da CGIL, nelle imprese in cui si adottano politiche di welfare aziendale solo la metà dei lavoratori fruisce di tali prestazioni. Ciò sembrerebbe dipendere da una scarsa conoscenza del tema, ma anche dalla presenza di servizi che non sarebbero in grado di intercettare i reali bisogni sociali. Per questo è sempre più importante coinvolgere il sindacato e adottare azioni di ascolto e orientamento.
Come già avvenuto lo scorso anno, la Manovra di bilancio del 2020 non ha introdotto nessuna novità in materia di welfare aziendale. Dopo le riforme del 2016, 2017 e 2018, l'interesse su questo fronte sembra essersi affievolito. Nonostante ciò, il Legislatore ha predisposto comunque interventi di varia natura che riguardano il trattamento fiscale dei buoni pasto e delle auto aziendali. Valentino Santoni ce ne parla in questo approfondimento.
Il 7 gennaio su Corriere Buone Notizie è stata pubblicata un'inchiesta sull'educazione finanziaria in Italia curata da Percorsi di secondo welfare. In questo articolo Paolo Riva descrive la situazione dell'Italia, che risulta abbastanza indietro rispetto agli altri Paesi, e le misure messe in campo da soggetti pubblici e privati per migliorare le competenze dei cittadini in un ambito che risulta sempre più importante per la tenuta del sistema di welfare.
Su Corriere Buone Notizie, nell'ambito dell'inchiesta sull'educazione finanziaria curata dal nostra Laboratorio, Luca Cigna spiega come e perché bisognerebbe operare per sviluppare la cultura previdenziale e assicurativa degli italiani. Di fronte ai cambiamenti in atto nel nostro welfare, infatti, adeguate competenze in questi ambiti possono aiutare (anche) ad affrontare meglio rischi e bisogni sociali vecchi e nuovi.
Il 15 gennaio a Torino sarà ufficialmente inaugurato il Cottino Social Impact Campus, realtà che intende formare professionisti che sappiano coniugare la capacità di produrre intenzionalmente impatto sociale positivo con la sostenibilità e la redditività economica e finanziaria delle loro iniziative. Abbiamo chiesto a Laura Orestano, CEO del Campus, di spiegarci meglio genesi e obiettivi di questo nuovo "luogo della sostenibilità".
Secondo il nuovo rapporto del Centro Studi di Confindustria, nel 2019 il 60% delle imprese associate alla confederazione degli industriali ha avviato politiche di welfare aziendale. Il report stima una crescita importante di tutti i servizi di welfare messi a disposizione dalle imprese per i propri lavoratori, ma anche di misure come lo smart working. Persistono però delle differenze importanti rispetto alle dimensioni aziendali e al settore di appartenenza.