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Privati

Avere strumenti di conoscenza adeguati sul tema previdenziale è necessario affinché ognuno di noi possa diventare il "fabbro della propria pensione", per ottimizzare le risorse economiche a disposizione in modo da riuscire a giustapporre a quella pubblica una vera previdenza complementare. Ecco perché lo Stato deve essere in grado di fornire ai cittadini informazioni complete in tal senso. A dirlo è Sergio Corbello Presidente di Assoprevidenza.
A circa un mese dall'evento organizzato dal GSG - Global Steering Group for Impact investment, il movimento mondiale dell’impact economy, Social Impact Agenda, che costituisce il network italiano della finanza ad impatto sociale, lancia un ciclo di webinar per conoscere le esperienze più innovative del panorama internazionale e lavorare sulla “impact integrity”, ovvero la corretta misurazione dell’impatto sociale.
Ottobre è il mese dell'educazione finanziaria. Per questa occasione abbiamo chiesto a Giancarlo Ottaviani, consulente per gli investimenti in un'importante Banca di Credito Cooperativo, di aiutarci a capire perché gestire in maniera corretta i propri risparmi significa anche ragionare in un'ottica di secondo welfare.
Cosa sono gli smart working places? Quale supporto possono offrire a chi lavora lontano dal proprio ufficio? Che ruolo possono avere all'interno di un contesto urbano e relazionale che sta cambiando a causa del Covid-19? Sono alcune delle domande alle quali cerca di rispondere il Rapporto "Smart workers e smart working places: lavorare oltre l'ufficio", frutto delle ricerche svolte da Secondo Welfare nell'ambito del progetto "Smart Working Places".
Secondo Assolombarda, l'unione delle imprese che operano delle aree di Milano, Monza, Lodi e Brianza, il 75% degli accordi sottoscritti dall'associazione prevedono forme di welfare aziendale. La diffusione dei benefit di welfare, e specialmente della sanità integrativa, sarebbe dunque sempre più comune nel contesto lombardo. In questo approfondimento analizziamo i dati diffusi dall'Osservatorio di Assolombarda sulle dinamiche in atto.
Durante la fase 1 molte organizzazioni hanno attivato o rafforzato strumenti di welfare aziendale e responsabilità sociale per venire incontro alle mutate esigenze sociali dei propri collaboratori e delle loro famiglie, ma anche sostenere le istituzioni pubbliche e le comunità impegnate nel contrasto al virus. Ora, spiega Federico Razetti su Buone Notizie, la sfida è capitalizzare queste esperienze ed evitare che gli investimenti fatti si disperdano.
Su Corriere Buone Notizie è uscita la nostra inchiesta sulle organizzazioni che durante la fase 1 hanno attivato o rafforzato strumenti di welfare aziendale e responsabilità sociale per venire incontro alle mutate esigenze sociali di lavoratori e territori. Nel suo articolo "di contesto" Paolo Riva fa il punto sui principali dati raccolti da Secondo Welfare, evidenziando buone pratiche ed elementi su cui occorre porre attenzione.
Il Museo del Risparmio di Torino è nato nel 2012 su iniziativa di Intesa Sanpaolo per contribuire a diffondere la conoscenza finanziaria e aiutare così le persone a prendere decisioni razionali e informate. In occasione del Mese dell'Educazione Finanziaria il Museo propone una serie di eventi dedicati ad adulti e famiglie, scuole e operatori di settore, incentrati sul tema delle scelte finanziarie ai tempi del Covid-19.
Attraverso le Risoluzione n. 55/E, l'Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti importanti per il trattamento fiscale dei beni e servizi offerti dalle imprese e dai datori di lavoro ai loro dipendenti nell'ambito di un piano di welfare aziendale. In particolare l'Agenzia ha stabilito che il lavoratore non può concordare preventivamente con il fornitore esterno all'azienda una prestazione specifica: è necessario che siano presenti pacchetti uguali per tutti i dipendenti.
Nel corso dell'evento di presentazione del Rapporto 2020 di Welfare Index PMI, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha premiato 78 imprese che si sono contraddistinte per il loro piano di welfare aziendale e i loro interventi nel campo della conciliazione vita-lavoro. A prevalere sono le organizzazioni del settore dell'industria e del Terzo Settore.
Negli ultimi quattro anni le PMI che hanno sviluppato piani di welfare aziendale strutturati sono raddoppiate. Molte iniziative di welfare "su misura" sono state implementate per rispondere alla pandemia e ai suoi effetti. Nonostante la crescita, il sindacato resta ancora poco presente nelle fasi di contrattazione del welfare. Sono alcune delle cose che emergono dal nuovo Welfare Index PMI, letto per noi da Valentino Santoni.
La normativa del welfare aziendale contiene al suo interno svariate soluzioni, tra cui alcuni interventi legati al tempo libero. Alcune società si sono specializzati nel fornire servizi in questo ambito: tra queste c'è Salabam, realtà che consente di spendere parte del conto welfare per acquistare biglietti o prenotare strutture per viaggi e vacanze.
Con un patrimonio complessivo di 917 miliardi di euro totali (185 per la sola previdenza complementare), anche l'Italia inizia a vantare un mercato istituzionale nel campo del welfare di spessore. Nell'ultimo anno aumentano inoltre gli investimenti delle Fondazioni bancarie nel campo della sostenibilità ambientale e sociale e nell'economia reale. Ecco i risultati del rapporto sugli investitori istituzionali curato da Itinerari Previdenziali.
Grazie alla partnership tra le società Welfood e Fitprime nasce "WePeople", un programma dedicato alle aziende e ai loro lavoratori, con l’obiettivo di migliorare il benessere psicofisico di questi ultimi. In particolare WePeople offre una serie di servizi che hanno l’obiettivo di promuovere uno stile di vita sano, attivo e consapevole.
Con il Decreto Agosto il Governo ha stabilito che fino al termine del 2020 le aziende potranno destinare a ogni dipendente fino a 516 euro da spendere in fringe benefit (come i voucher welfare), il doppio rispetto a quanto previsto precedentemente dalla normativa. Il nostro ricercatore Valentino Santoni ha approfondito la questione e ha analizzato quali opportunità e quali criticità questa scelta può generare nell'ottica del secondo welfare.
"PA sostenibile e resiliente" è un'iniziativa promossa da Forum PA in collaborazione con ASviS allo scopo di premiare e valorizzazione esperienze, soluzioni e progetti orientati a una crescita sostenibile e solidale del Paese. In particolare il concorso vuole portare alla luce progettualità volte a realizzare percorsi di innovazione che hanno consentito di rispondere in maniera efficace all'emergenza sanitaria.