Aziende

Grom, la nota catena di gelaterie nata a Torino, ha deciso di rafforzare i suoi investimenti nel campo del welfare aziendale attraverso il programma ''iGrommies''. Con il nuovo accordo integrativo aziendale la società ha introdotto una piattaforma welfare e un insieme di servizi che non interessano solo i suoi 300 dipendenti, ma anche gli oltre 200 collaboratori stagionali dislocati nei vari punti vendita sul territorio nazionale.
Secondo una ricerca condotta da ISSIM e AstraRicerche, esisterebbe un mismatch molto forte tra servizi di welfare aziendale messi a disposizione dalle imprese e i reali bisogni sociali dei dipendenti. I risultati della survey, che ha coinvolto un campione di 800 lavoratori, evidenziano come l'analisi dei bisogni e l'ascolto siano quindi essenziali. Ce ne parla Valentino Santoni in questo approfondimento.
L'Agenzia delle Entrate ha dato il via libera alla deducibilità integrale delle spese relative ai beni e i servizi di welfare aziendale anche quando questi ultimi sono destinati agli stagisti e ai lavoratori con un contratto di somministrazione. Tali soggetti sarebbero infatti titolari di redditi assimilati al reddito di lavoro dipendente. Il piano di welfare deve però essere realizzato in modo tale da "far rientrare" queste figure professionali all'interno di una categoria omogenea di dipendenti.
Le reti d'impresa rappresentano uno strumento giuridico-economico di cooperazione tra aziende che si impegnano reciprocamente a collaborare per un obiettivo comune. Per osservare più da vicino questo interessante fenomeno, vi proponiamo qui una recensione del volume "I contratti di rete e le nuove frontiere del contratto", curato da Lorenza Bullo. Il testo offre alcuni affondi sulle opportunità di tali strumenti in materia di welfare aziendale.
L'80% dei lavoratori che beneficiano di prestazioni di welfare aziendale esprimono una valutazione positiva in merito alla loro utilità e al loro impatto in materia di benessere personale, familiare e lavorativo. Ma persiste un forte gap conoscitivo sul fenomeno. Sono questi i principali risultati del 2° Rapporto sul welfare aziendale in Italia di Censis e Eudaimon, presentato mercoledì 30 gennaio a Roma. Ce ne parla Valentino Santoni.
È stato pubblicato il Quaderno n. 24 di "Sviluppo & Organizzazione" di Este che raccoglie gli atti del convegno Wellfeel, svoltosi lo scorso giugno a Milano. L'evento ha messo a tema il benessere in azienda attraverso l'intervento di numerosi esperti del mondo accademico, del mercato del welfare aziendale e del Terzo Settore, con l'obiettivo di approfondire l'evoluzione del contesto sociale, il ruolo della persona, gli spazi e i tempi di lavoro, il ruolo dei provider e le soluzioni per generare il benessere.
Per la cooperazione sociale affrontare il tema dell'innovazione significa anche interrogarsi sulle prospettive legate al welfare aziendale. L'evoluzione di tale settore ha infatti una ricaduta sulle strategie di riposizionamento del mondo cooperativo e per questo è necessario riflettere, da un lato, sulle opportunità e gli spazi di sviluppo e, dall'altro, sulle criticità e i rischi. Ce ne parla Oreste De Pietro, responsabile dell'area welfare di Confcooperative Bologna.
Lo scorso 15 gennaio Corriere Buone Notizie, inserto del Corriere della Sera, ha pubblicato un'indagine sul welfare aziendale. Vi proponiamo qui il contributo curato dal nostro ricercatore Valentino Santoni dedicato alle sfide future legate a questo fenomeno e, in particolare, alle strategie di aggregazione e collaborazione tra imprese, territorio e comunità che sarà necessario alimentare per ridurre al minimo le disuguaglianze tra lavoratori.
Sta per avviarsi un tavolo per la definizione di una nuova prassi UNI, l'Ente Italiano di Normazione, che fornirà le linee guida in merito ai requisiti di qualità dei servizi alla persona nel welfare aziendale. Al tavolo, promosso dal Gruppo Cooperativo CGM, parteciperanno anche la direttrice del nostro Laboratorio, Franca Maino, e Emmanuele Massagli, il presidente di ADAPT. L'obiettivo dell'iniziativa? Individuare standard qualitativi per i servizi di welfare aziendale che gli operatori del mercato veicolano attraverso le loro piattaforme.
La Legge di Stabilità 2019, dopo le importanti novità introdotte dalle tre precedenti manovre economiche, nei fatti segna una battuta d'arresto per quel che riguarda gli interventi a favore del welfare aziendale. La Manovra non prevede infatti misure specifiche in tal senso e si limita a indicare che parte dell risorse che saranno stanziate attraverso il Fondo per le politiche della famiglia saranno destinate a iniziative di conciliazione vita-lavoro e "welfare familiare aziendale".
È stato pubblicato "Fare welfare in azienda. Guida pratica per imprese, consulenti, sindacalisti, operatori". Il volume, edito da ADAPT University Press e curato da Emmanuele Massagli, Silvia Spatini e Michele Tiraboschi, intende fornire spunti pratici e operativi con l'ambizione di contribuire alla costruzione di nuove professionalità che possano implementare piani di welfare aziendali coerenti coi bisogni, vecchi e nuovi, di imprese e lavoratori.
Dal 1° gennaio 2019 entreranno in vigore le nuove disposizioni dettate dalla direttiva UE 2016/1065 che cambieranno, tra le altre cose, le regole dell'IVA su voucher e buoni spesa. Quali saranno quindi le ricadute nel campo dei voucher welfare? Per capirlo abbiamo ripreso una circolare pubblicata qualche tempo fa da AIWA - Associazione Italiana Welfare Aziendale, realtà che racchiude e rappresenta alcuni tra i maggiori provider di welfare aziendale attivi nel nostro Paese.
Siemens è stata tra le prime aziende in Italia ad introdurre lo smart working all'interno della propria organizzazione, con un progetto pilota avviato nel 2011. Dopo 6 anni di sperimentazione e la firma dell'accordo sindacale, il 1° gennaio 2018 il lavoro agile è stato esteso a tutti i collaboratori. A un anno da questo grande passo Federica Fasoli, Head of HR di Siemens Italia, ci ha raccontato il percorso fatto e i traguardi raggiunti.