Primo Welfare

All'interno del Settimo "Rapporto sulla sicurezza e l’insicurezza sociale in Italia e in Europa”, realizzato per Fondazione Unipolis da Demos&Pi e Osservatorio di Pavia, emerge come l’insicurezza economica continui ad essere in cima alle preoccupazioni degli Italiani, amplificata dall’incertezza politica. Calano, invece, la paura dell’immigrazione e della criminalità rispetto agli anni pre-crisi.
Imolese, 63 anni, sposato e padre di due figli, grande appassionato di pallamano, alle spalle diverse esperienze di politica locale tra le fila del PCI prima e dei PDS poi. Dal 2002 Presidente di Legacoop e dal 2013 alla guida dell’Alleanza delle Cooperative, realtà che raccoglie le anime più importanti della cooperazione italiana. E’ questo il profilo di Giuliano Poletti, nuovo responsabile del Ministero del Welfare e del Lavoro del Governo Renzi.
Durante la Conferenza Stato-Regioni del 20 febbraio gli enti regionali e lo Stato centrale hanno raggiunto importanti accordi sul fronte della formazione professionale e delle politiche per il lavoro, varando tra l’altro l’attesa piattaforma online che dovrebbe sostenere lo sviluppo della Garanzia Giovani nelle diverse Regioni del Paese.
Il Presidente Obama ha convinto alcune delle più grandi imprese del Paese a cambiare le proprie modalità di selezione del personale così da evitare discriminazioni nei confronti dei disoccupati di lunga durata, il cui numero resta ancora molto alto nonostante la ripresa, seppure timida, dell’economia statunitense.
La Commissione europea pubblica il rapporto annuale "Employment and Social Developments in Europe Review”, che fotografa i cambiamenti socio-economici in Europa e monitora le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini nei diversi Stati membri. L’obiettivo? Informare i policy maker circa le priorità, e le relative misure da adottare, in termini di politiche sociali.
Continuano i nostri approfondimenti sulle ricerche finanziate dal 7° Programma Quadro dell'UE. Matteo Bassoli, ricercatore presso il dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico dell'Università Bocconi ci parla di Local Worlds of Social Cohesion, progetto che analizza i cambiamenti avvenuti a livello locale nella gestione delle politiche per la coesione sociale.
In attesa di sapere cosa conterrà il famoso Jobs Act, in materia di occupazione imperversano le brutte abitudini: leggine, rinvii, catene interminabili di provvedimenti attuativi. Pochi giorni fa, ad esempio, è entrato in vigore un decreto per misure «sperimentali» sul lavoro. Riferito però all'anno 2010. Nell’era della globalizzazione i mandarini della burocrazia la fanno ancora da padroni.
Continuano i nostri approfondimenti sulle iniziative di ricerca finanziate dal 7° Programma Quadro dell'UE e orientate a comprendere come meglio contrastare l'esclusione sociale in Europa. In quest'ottica Tatiana Saruis, ricercatrice dell'Università di Urbino, ci racconta lo sviluppo del progetto ImPRovE, che coinvolge dieci centri di ricerca presenti in diversi Paesi europei.
Sono numerosi i temi sociali toccati da Barack Obama nel discorso sullo Stato dell’Unione. Il Presidente ha avanzato alcune proposte che stanno già generando grandi aspettative, ma che comportano anche diverse incognite. Obama dovrà infatti fare i conti con i Repubblicani che mantengono ancora la maggioranza della Camera dei rappresentanti.
L’indagine campionaria della Banca d’Italia “I bilanci delle famiglie italiane nell’anno 2012” indica un netto aumento delle diseguaglianze: il 10 % delle famiglie italiane più ricche possiede il 46,6 % della ricchezza netta familiare totale. Più penalizzate le nuove generazioni, colpite da un drastico calo del reddito medio e da un forte aumento del rischio povertà.
Pochi giorni fa l’Eurostat ha pubblicato nuovi dati relativi alla situazione occupazionale nei 28 Paesi dell’Unione. In base a queste rilevazioni il tasso di disoccupazione nel nostro Paese supererebbe di un punto abbondante la media UE, e già questo basterebbe per non stare tranquilli, ma i dati che fanno veramente tremare i polsi sono quelli relativi alla fascia di popolazione che, pur desiderando di lavorare, non possiede né è in cerca di un impiego.
Sono passati quattro mesi dalla presentazione della proposta del Sostegno per l'inclusione attiva (SIA) elaborata da un gruppo di esperti presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Dello schema di reddito minimo di cui si parlava nel documento originale poco o nulla è rimasto dopo il vaglio della legge di Stabilità. Chiara Saraceno ci parla del SIA, di quel che voleva e poteva essere.