lavoro

In queste settimane il dibattito è tornato centrale. Cosa pensano partiti e parti sociali della misura? E quali sono opportunità e rischi di cui tenere conto?
Le competenze e la vitalità dei giovani rappresentano molto probabilmente la risorsa più importante per ogni paese. Anche per questo, bisogna affrontare il problema dei NEET in Italia. Ne parla l'Osservatorio dell'impresa sociale Con I Bambini.
Se vogliamo mantenere un certo tasso di crescita economica, aumentando nel contempo la partecipazione femminile al mercato del lavoro e la natalità occorre sperimentare nuove modalità di organizzazione del lavoro a “impatto sociale”.
Un recente volume, a partire dall’analisi delle relazioni sociali e del lavoro nell’economia delle piattaforme, propone un modello di regolazione finalizzato alla tutela dei diritti fondamentali degli utenti.
È possibile lavorare meno ore ma solo a fronte di un aumento della produttività e di uno sviluppo della conciliazione. Ora i sindacati devono investire su sperimentazioni e contrattazione: il settore delle auto potrebbe essere quello giusto.
Sul Corriere della Sera Massimiliano Jattoni Dall’Asén spiega che in Italia i dati mostrano sì un aumento delle dimissione volontarie, ma anche un contestuale aumento degli occupati. Nel nostro Paese dunque avrebbe forse più senso parlare di "great reallocation".
Secondo Maurizio Ferrera, mentre sui diritti civili la nuova Segretaria del Partito Democratico ha molte proposte concrete, in linea con i più avanzati orientamenti delle sinistre europee, sui diritti sociali sembra mantenere una certa ambiguità.
La sociologa Laura Zanfrini riflette sulle condizioni dei lavoratori stranieri in Italia. E su cosa si potrebbe fare per migliorarle, anche grazie agli attori del secondo welfare.
Lidia Baratta su SlowNews approfondisce il welfare aziendale in Italia raccontando il ruolo dei fondi europei per le misure di conciliazione vita-lavoro.
Le crisi hanno sempre molte facce. Per questo la transizione ecologica necessaria per affrontare il cambiamento climatico deve essere attuata considerando le crescenti diseguaglianze sociali, partendo ad esempio dal tema del lavoro. E, in quest'ottica, un'attenzione particolare va dedicata alla condizione delle donne.