Povertà e inclusione

Tradizionalmente nel nostro Paese la lotta alla povertà ha trovato poco spazio nelle agende politiche dei Governi che si sono succeduti negli anni della Seconda Repubblica. Di conseguenza, gli strumenti di policy per il contrastare le situazioni di maggior indigenza sono rimasti estremamente deboli. In questo quadro, tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un rinnovato impegno dell’attore pubblico nel campo del contrasto alla povertà che, dopo un lungo percorso, ha portato l’Italia a dotarsi per la prima volta di misure strutturali in questo campo. Funzionano? Sono efficienti? Come si potrebbero migliorare?

Percorsi di secondo welfare vuole contribuire a sostenere il dibattito e far conoscere le azioni che le istituzioni pubbliche e gli attori del secondo welfare stanno sviluppando per contrastare la povertà. In questo senso, il Focus supovertà e inclusione mira a realizzare un costante monitoraggio:

  1. del fenomeno della povertà, attraverso la rassegna dei principali rapporti pubblicati in materia;
  2. delle azioni pubbliche volte ad implementare le misure di contrasto all’indigenza;
  3. delle iniziative che vedono protagonisti gli attori del secondo welfare.
In Fondazione Cariplo sono stati presentato i bandi finanziati dal “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”. Per quest'anno, il budget complessivo è pari a 115 milioni di euro. Di questi, 69 milioni sono destinati ai progetti “Prima Infanzia”, rivolti ai bambini fra 0 e 6 anni, e 46 milioni ai progetti “Adolescenza”, destinati ai ragazzi fra 11 e 17 anni. Per presentare proposte c’è tempo fino al 16 gennaio nel caso del bando per la prima infanzia e fino all’8 febbraio per quello dell’adolescenza.
Il 7° Atlante dell’Infanzia (a rischio). Bambini, Supereroi" di Save the Children racconta la difficile realtà dei tantissimi minori a rischio povertà che vivono nel nostro Paese. In Italia, infatti, più di un milione di bambini vive in povertà assoluta, mentre un bambino su tre è a rischio povertà ed esclusione sociale. Il volume, articolato in 43 tavole tematiche e 48 mappe che contengono analisi, grafici e dati geolocalizzati, offre una panoramica completa della realtà dell’infanzia in Italia. Questo articolo riporta i dati più interessanti.
Il Segretario Confederale Cisl, responsabile Politiche Sociali, Maurizio Bernava lancia un appello perchè, nonostante la crisi post-referendaria, si dia seguito alle misure organiche sulla povertà definite dal dimissionario Governo Renzi. La Cisl si è rivolta direttamente al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché ponga davanti al Senato l'urgenza di approvare definitivamente le norme sulla povertà.
La crisi di Governo rischia di congelare l’Iter del ddl povertà che, approvato alla Camera la scorsa estate, è ora in Senato. Tutto questo quando l'Istat ci ricorda che in Italia più di un quarto della popolazione è a rischio di povertà ed esclusione sociale. Il disegno di legge delega, collegato alla Legge di Stabilità 2016, mira a contrastare la povertà e l’esclusione sociale attraverso l’introduzione del Reddito di Inclusione. Ma questa misura rischia appunto di essere su un binario morto.
Grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, la Fondazione Roberto Franceschi Onlus promuove annualmente un programma di finanziamento alla ricerca destinato a studenti (di corsi di laurea magistrale e di dottorato) degli atenei della Lombardia. Il finanziamento, del valore complessivo di 16.000 euro, è destinato alla raccolta di dati originali su disagio sociale, povertà e disuguaglianze.
Con un emendamento proposto dal Partito Democratico, la Commissione Bilancio ha destinato ulteriori 150 milioni di euro al Fondo per il contrasto alla povertà. In questo modo le risorse del fondo, che saranno destinate nel 2017 al SIA e nel 2018 al REI, sono rispettivamente pari a 1,2 e a 1,7 miliardi. Si tratta di risorse inizialmente destinate all'Asdi e che, nella prospettiva di creare una misura unica nazionale di contrasto alla povertà, sono stati assorbiti dal fondo dedicato.
ll Casellario dell’Assistenza in Lombardia mira a offrire una base conoscitiva utile a migliorare gli interventi nel campo dell'assistenza ma, al momento, presenta alcuni limiti che Inps e Regione stanno cercando di superare insieme. In questa intervista con Roberto Scanagatti, Presidente Anci Lombardia e Sindaco di Monza, abbiamo discusso delle difficoltà che i Comuni incontrano nell’implementazione di questo strumento e dei vantaggi che arriverebbero se fosse messo a regime.
Il volume “Nel Paese dei Neet. Rapporto di ricerca sui giovani Neet in condizione di povertà ed esclusione sociale” presenta i principali risultati di una ricerca che ha riguardato i giovani Neet che si rivolgono ai Centri di Ascolto Caritas. L’indagine si è posta l’obiettivo di approfondire la duplice condizione di svantaggio di quei giovani che provengono da contesti di disagio sociale e povertà economica e sono “Not in Employment, Education and Training”, cioè esclusi da percorsi di studio e formazione oltreché dal lavoro.
Istituito nel 2004, il Casellario dell’Assistenza è un’anagrafe generale delle prestazioni assistenziali che mira a offrire una base conoscitiva per migliorare gli interventi in campo socio-assistenziale. Rispetto agli altri casellari (delle pensioni e delle misure di sostegno al reddito), quello dell’assistenza presenta dei limiti che ne spiegano la scarsa implementazione. Di questi limiti e delle soluzioni che in Lombardia si stanno sperimentando per superarli ne abbiamo parlato con Antonio Pone, direttore dell’Inps Lombardia.
La Fondazione L’albero della Vita ha lanciato la campagna #iodonofiducia. Attraverso questa campagna, la fondazione vuole promuovere il concetto del “donare fiducia” chiedendo alle persone di attivarsi per donare questo bene prezioso. La fiducia è infatti il primo elemento grazie al quale le famiglie possono ripartire per definire un percorso di uscita dalla povertà e ricostruire la propria vita.
Con la pubblicazione dei primi bandi, il Fondo Povertà Educativa entra nella fase operativa. A disposizione ci sono 115 milioni di euro ripartiti su due bandi rispettivamente dedicati alla prima infanzia (69 milioni) e all’adolescenza (46 milioni). Al fine di promuovere la diffusione della sperimentazione su tutto il territorio nazionale, il 50% delle risorse previste è ripartita a livello regionale sulla base di indicatori demografici e socio-educativi. I bandi si rivolgono, in particolare, al terzo settore e al mondo della scuola.
È stato pubblicato “Vasi comunicanti”, Rapporto Caritas 2016 che affronta il tema della povertà e dell’esclusione sociale allargando il proprio sguardo oltre i confini nazionali, evidenziando le interconnessioni che esistono tra la situazione italiana e quel che accade alle sue porte. Con un dato particolarmente significativo: la povertà assoluta diminuisce all’aumentare dell’età, stravolgendo il modello di povertà tradizionale del nostro Paese.
In occasione della "Notte dei senza dimora", la Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora (fio.PSD) propone alcune modifiche da apportare al DDL povertà, attualmente in discussione al Senato. Due sono gli obiettivi specifici che si vorrebbero raggiungere: introdurre il tema della povertà estrema nel dibattito sul reddito minimo e proporre una via inclusiva a un sostegno economico (reddito di base) per le persone senza dimora.
In un momento decisivo, in cui la discussione parlamentare sulla legge delega in materia di povertà sta entrando nella sua fase conclusiva e, a breve, saranno assunte le decisioni relative alla legge di bilancio e al Piano nazionale contro la povertà, l'Alleanza contro la povertà in Italia ha diffuso un documento contenente le richieste rivolte al parlamento e al governo. In questo articolo analizziamo nel dettaglio i contenuti di questo documento.