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Povertà e inclusione

Tradizionalmente nel nostro Paese la lotta alla povertà ha trovato poco spazio nelle agende politiche dei Governi che si sono succeduti negli anni della Seconda Repubblica. Di conseguenza, gli strumenti di policy per il contrastare le situazioni di maggior indigenza sono rimasti estremamente deboli. In questo quadro, tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un rinnovato impegno dell’attore pubblico nel campo del contrasto alla povertà che, dopo un lungo percorso, ha portato l’Italia a dotarsi per la prima volta di misure strutturali in questo campo. Funzionano? Sono efficienti? Come si potrebbero migliorare?

Percorsi di secondo welfare vuole contribuire a sostenere il dibattito e far conoscere le azioni che le istituzioni pubbliche e gli attori del secondo welfare stanno sviluppando per contrastare la povertà. In questo senso, il Focus supovertà e inclusione mira a realizzare un costante monitoraggio:

  1. del fenomeno della povertà, attraverso la rassegna dei principali rapporti pubblicati in materia;
  2. delle azioni pubbliche volte ad implementare le misure di contrasto all’indigenza;
  3. delle iniziative che vedono protagonisti gli attori del secondo welfare.
Ci sono persone che vivono in strada 365 giorni all'anno. Poi, in inverno, alcune di loro muoiono e tutti parlano di emergenza. Quando passerà il gelo, però, torneranno tutti invisibili. Fio.PSD vuole essere una voce fuori dal coro e sostenere che, se adeguatamente supportati da una strategia di uscita dal circuito dell’emergenza, da servizi innovativi basati sulla presa in carico professionale e su progetti personalizzati, della cosiddetta emergenza freddo si può non morire.
L’istituto Bertelsmann Stiftung ha recentemente pubblicato il terzo rapporto annuale sulla giustizia sociale in Europa, basato sulla misurazione del Social Justice Index. Il rapporto 2016 conferma sostanzialmente quanto emerso lo scorso anno: nonostante il miglioramento generale dei valori che compongono l'indice, quasi nessun paese dell’Unione Europea è riuscito a tornare ai livelli di benessere e giustizia sociale precedenti la crisi.
L’Alleanza contro la povertà in Italia ha lanciato un appello affinché l’iter del disegno di legge delega per il contrasto alla povertà prosegua e sia finalmente predisposto il piano nazionale annunciato dal Governo. L'attuale situazione di incertezza politica, infatti, rischia di privare tante famiglie indigenti della possibilità di ricevere il sostegno adeguato. Come dimostra il fatto che da gennaio, l’Italia sarà l’unico paese europeo in cui lo Stato non sostiene le persone in condizione di povertà assoluta.
Il Sostegno per l'Inclusione Attiva non funziona. I vincoli per l’accesso sono troppi, le domande rifiutate oscillano fra il 40% e l'80% di quelle presentate e di fatto sono stati esclusi i nuclei familiari più giovani e con un solo figlio, una delle fasce che il SIA nelle intenzioni originali avrebbe dovuto sostenere. A sostenerlo in un comunicato è Nicoletta Teodosi, presidente del Collegamento Italiano di Lotta alla Povertà (CILAP), sezione italiana della European Anti Poverty Network (EAPN).
Ogni anno l’Istat pubblica un rapporto basato sull’indagine campionaria “Reddito e condizioni di vita”, che permette una lettura delle condizioni di benessere nel nostro paese e monitora il raggiungimento, a livello nazionale, degli obiettivi di Europa 2020. Elisabetta Cibinel ha analizzato l'ultima edizione del Rapporto, relativa all'anno 2015, dal quale emerge come l’Italia sia ancora lontana dal raggiungere i propri obiettivi.
Il Casellario dell’Assistenza è ancora al palo. Pochissimi Comuni, infatti, hanno finora trasmesso i propri dati nonostante la necessità di disporre di un database delle prestazioni sia ampiamente riconosciuta da tutti gli attori in campo. Anche per questo, la Regione Lombardia ha istituito le “Cartelle Sociali Informatizzate”. Abbiamo discusso di questo strumento con l’Assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione di Regione Lombardia Massimo Garavaglia.
In Fondazione Cariplo sono stati presentato i bandi finanziati dal “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”. Per quest'anno, il budget complessivo è pari a 115 milioni di euro. Di questi, 69 milioni sono destinati ai progetti “Prima Infanzia”, rivolti ai bambini fra 0 e 6 anni, e 46 milioni ai progetti “Adolescenza”, destinati ai ragazzi fra 11 e 17 anni. Per presentare proposte c’è tempo fino al 16 gennaio nel caso del bando per la prima infanzia e fino all’8 febbraio per quello dell’adolescenza.
Il 7° Atlante dell’Infanzia (a rischio). Bambini, Supereroi" di Save the Children racconta la difficile realtà dei tantissimi minori a rischio povertà che vivono nel nostro Paese. In Italia, infatti, più di un milione di bambini vive in povertà assoluta, mentre un bambino su tre è a rischio povertà ed esclusione sociale. Il volume, articolato in 43 tavole tematiche e 48 mappe che contengono analisi, grafici e dati geolocalizzati, offre una panoramica completa della realtà dell’infanzia in Italia. Questo articolo riporta i dati più interessanti.
Il Segretario Confederale Cisl, responsabile Politiche Sociali, Maurizio Bernava lancia un appello perchè, nonostante la crisi post-referendaria, si dia seguito alle misure organiche sulla povertà definite dal dimissionario Governo Renzi. La Cisl si è rivolta direttamente al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché ponga davanti al Senato l'urgenza di approvare definitivamente le norme sulla povertà.
La crisi di Governo rischia di congelare l’Iter del ddl povertà che, approvato alla Camera la scorsa estate, è ora in Senato. Tutto questo quando l'Istat ci ricorda che in Italia più di un quarto della popolazione è a rischio di povertà ed esclusione sociale. Il disegno di legge delega, collegato alla Legge di Stabilità 2016, mira a contrastare la povertà e l’esclusione sociale attraverso l’introduzione del Reddito di Inclusione. Ma questa misura rischia appunto di essere su un binario morto.
Grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, la Fondazione Roberto Franceschi Onlus promuove annualmente un programma di finanziamento alla ricerca destinato a studenti (di corsi di laurea magistrale e di dottorato) degli atenei della Lombardia. Il finanziamento, del valore complessivo di 16.000 euro, è destinato alla raccolta di dati originali su disagio sociale, povertà e disuguaglianze.