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Povertà e inclusione

Tradizionalmente nel nostro Paese la lotta alla povertà ha trovato poco spazio nelle agende politiche dei Governi che si sono succeduti negli anni della Seconda Repubblica. Di conseguenza, gli strumenti di policy per il contrastare le situazioni di maggior indigenza sono rimasti estremamente deboli. In questo quadro, tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un rinnovato impegno dell’attore pubblico nel campo del contrasto alla povertà che, dopo un lungo percorso, ha portato l’Italia a dotarsi per la prima volta di misure strutturali in questo campo. Funzionano? Sono efficienti? Come si potrebbero migliorare?

Percorsi di secondo welfare vuole contribuire a sostenere il dibattito e far conoscere le azioni che le istituzioni pubbliche e gli attori del secondo welfare stanno sviluppando per contrastare la povertà. In questo senso, il Focus supovertà e inclusione mira a realizzare un costante monitoraggio:

  1. del fenomeno della povertà, attraverso la rassegna dei principali rapporti pubblicati in materia;
  2. delle azioni pubbliche volte ad implementare le misure di contrasto all’indigenza;
  3. delle iniziative che vedono protagonisti gli attori del secondo welfare.
L'Alleanza contro la povertà in Italia chiede al nuovo Governo di proseguire il lavoro iniziato con l'introduzione del Reddito di Inclusione, al fine di dotare il nostro Paese di una misura di contrasto alla povertà assoluta che sia universale e adeguata. In particolare, con un documento diffuso lo scorso 6 giugno, l'Alleanza ha lanciato una serie di proposte concrete per rafforzare il REI. Ce le spiega Chiara Agostini.
Roberto Rossini, portavoce dell'Alleanza contro la povertà in Italia e presidente nazionale delle ACLI, spiega in questo articolo pubblicato sul numero 1/2018 di Welfare Oggi come il Reddito di Inclusione (ReI) - cioè la prima misura strutturale realizzata in Italia per rispondere alla sfida della povertà - potrebbe crescere e svilupparsi in un'ottica maggiormente inclusiva, agevolando percorsi di attivazione e inclusione sociale.
Martedì 6 giugno sono stati presentati i bilanci di missione di Fondazione CON IL SUD e dell'impresa sociale Con i bambini. Due organizzazioni, due bilanci, un solo messaggio: fare squadra è l'unica strada possibile per contrastare il fenomeno della povertà educativa minorile e favorire lo sviluppo del Mezzogiorno. Nel corso dell'evento sono state presentate alcune delle iniziative finanziate dai due enti e lanciati nuovi strumenti interattivi per facilitare la comunicazione coi territori.
In occasione del convegno "Costruiamo reti per l'inclusione" realizzato a Milano lo scorso 31 maggio, l'Alleanza contro la povertà in Lombardia ha lanciato la proposta di istituire una cabina di regia regionale per contrastare la povertà. In particolare, l'Alleanza chiede a Regione Lombardia, da un lato, di essere coinvolta in maniera strutturale nella definizione del Piano regionale contro la povertà e, dall'altro, di stanziare risorse aggiuntive rispetto a quelle derivanti dai fondi nazionali.
Nel quadro del Programma "QuBì - La ricetta contro la povertà infantile", iniziativa triennale volta a contrastare la povertà minorile a Milano, Fondazione Cariplo ha pubblicato la call "Al bando le povertà!". Il bando propone ai quartieri milanesi di individuare la propria "ricetta contro la povertà" attraverso la valorizzazione delle azioni già in essere e il rafforzamento di reti collaborative tra soggetti pubblici e privati.
La legge di bilancio 2018 ha modificato il Reddito di Inclusione in senso universalistico prevedendo la decadenza di tutti i requisiti di accesso riguardanti le caratteristiche del nucleo familiare. L'abrogazione dei requisiti familiari decorrerà dal 1° luglio 2018 ma, poiché il REI è fruibile dal mese successivo a quello della richiesta, riguarderanno tutte le domande presentate a partire dal 1° giugno 2018.
È ufficialmente aperta l'edizione 2018 di "Fatto per Bene", bando di Compagnia di San Paolo finalizzato a contrastare la povertà. L'obiettivo del bando è la riduzione della povertà attraverso la promozione di forme di donazione e del recupero capillare delle eccedenze tramite sistemi territoriali strutturati che massimizzino il rapporto tra benefici e costi della donazione e del relativo recupero a scopo sociale.
Quaderni di Economia Sociale è una rivista semestrale dedicata alla partecipazione civica e al mondo del non profit che indaga il contenuto, le difficoltà e le prospettive dei progetti finalizzati alla promozione dello sviluppo sociale. Vi presentiamo una panoramica dei contenuti presenti nel nuovo numero, dedicato al tema della povertà educativa, alla cui stesura ha partecipato anche il Laboratorio Percorsi di Secondo Welfare, con i contributi di Chiara Agostini ed Eleonora Maglia.
La povertà educativa è un tema sempre più al centro della riflessione e dell’azione di policy makers e organizzazioni del Terzo Settore. In questo quadro, la valutazione dell'impatto sociale diventa questione strategica nel comprendere come contrastare il carattere intergenerazionale del fenomeno, rivelandosi strumento di managment prima, durante e dopo l'elaborazione di un progetto.
Save the Children ha pubblicato il nuovo rapporto sulla povertà educativa in Italia. Il documento, realizzato con l'Università di Roma Tor Vergata, si concentra sui minori "resilienti" cioè su coloro che, pur nascendo e crescendo in contesti svantaggiati dal punto di vista economico e sociale, riescono a superare le difficoltà e raggiungere buoni livelli di apprendimento, realizzando le proprie aspirazioni ed esercitare pienamente i propri diritti di cittadini.
Save the Children ha rilanciato, dopo il successo dell'anno scorso, la manifestazione nazionale "Illuminiamo il futuro". Dal 14 al 20 maggio una settimana di eventi in tutta Italia per "illuminare" il futuro di bambini e bambine e accendere i riflettori sulla povertà educativa, un fenomeno che limita le opportunità di crescita culturale e personale di bambini e ragazzi.
Negli ultimi anni, anche e soprattutto a seguito della crisi economica, il profilo degli homeless si è modificato, includendo persone tradizionalmente neppure considerate a rischio. Questo cambiamento ha fatto emergere nuove studi e riflessioni sul fenomeno. Una recente indagine ha cercato per la prima volta di approfondire il fenomeno sul territorio metropolitano torinese.
Il quadro della povertà educativa in Italia è drammatico e i minori in condizione di povertà assoluta sono oltre 1 milione e 200 mila. Il tema della povertà educativa minorile si lega inevitabilmente a quello dell’accesso ai servizi per la prima infanzia. Quale può essere, in questa direzione, il ruolo degli investimenti e della finanza a impatto sociale? Claudia Fischi - Forum Nazionale del Terzo Settore - analizza la questione all'interno del portale Il Punto - Pensioni&Lavoro.