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Governi locali

Da qualche settimana ha preso il via "Coinquilini Solidali", iniziativa finanziata dalla Compagnia di San Paolo e promossa dall'associazione Refugees Welcome Italia Onlus. Il progetto mira a sostenere modelli di co-living, co-housing e social housing a medio termine per aiutare aiuti, di concerto con l'ente locale e i Consorzi di Servizi Sociali dell'area torinese, i soggetti vulnerabili (anziani, migranti, persone in difficoltà economica) a consolidare e recuperare la propria autonomia e a migliorare la loro qualità di vita.
Come rispondere ai problemi dei più fragili coniugando qualità ed efficienza? I servizi possono essere luoghi aperti, sensibili alle evoluzioni della società, orientati al cambiamento? Come ridisegnare un welfare pubblico locale rivolto a tutti i cittadini e attento ai più fragili? Sono i principali quesiti a cui cerca di rispondere 'Welfare di servizi e welfare di comunità', volume curato da Guido Ciceri, Marco Cau e Graziano Maino.
Da tempo la Pubblica Amministrazione sta cercando di adeguarsi per permettere la sperimentazione e la successiva messa a regime di percorsi di lavoro agile per i propri dipendenti. In questa direzione è andato il Progetto VeLa che, grazie a un lavoro di 14 mesi e al coinvolgimento di 9 enti partner, ha prodotto un "kit di riuso" da rendere disponibile ad Amministrazioni interessate a introdurre lo smart working. Ecco di cosa si tratta.
Nei giorni scorsi è stato pubblicato un bando dalla Regione Emilia-Romagna che si propone di promuovere l'accesso delle donne nel mondo produttivo e sviluppare percorsi di carriere femminili anche attraverso progetti di welfare aziendale e azioni volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. In totale la Giunta ha stanziato 1 milione di euro. Gli interessati hanno tempo fino al 20 settembre per presentare i propri progetti.
Sono 64 le persone senza dimora che, a Bologna, ora hanno l’opportunità di avere una casa. Ciò è stato possibile grazie al progetto "Housing first - Co.Bo", promosso dal Comune di Bologna e della cooperativa sociale Piazza Grande, il quale ha permesso ad alcune persone in situazione di esclusione abitativa grave di avere accesso ad appartamenti ad affitti ridotti.
Green School è un progetto nato nel 2009 in provincia di Varese per favorire la nascita di reti territoriali diversificate e multidisciplinari di soggetti che sostengono l’educazione allo sviluppo sostenibile e per certificare le scuole che si impegnano sul fronte della tutela dell'ambiente. Dopo dieci anni di sperimentazioni dal prossimo anno scolastico il progetto sarà diffuso anche a livello regionale attraverso 'Green School: rete lombarda per lo sviluppo sostenibile'.
Si è tenuta lo scorso 14 giugno a Palermo la Seconda Conferenza Nazionale sulle Periferie Urbane, organizzata da Fondazione Bracco con la partecipazione del Comune di Palermo e in collaborazione con Nesta Italia. Il suo scopo? Continuare la riflessione sulle periferie iniziata lo scorso anno e di individuare strategie di sviluppo urbano nell'ottica della rigenerazione delle aree periferiche, promuovendo la condivisione di buone pratiche e mettendo in rete attori pubblici e privati.
Un complesso residenziale che presenta una caratteristica unica nel suo genere: ogni luogo, ogni spazio e ogni servizio sono parte di un più ampio progetto complessivo, finalizzato a promuovere la convivenza, la collaborazione, il reciproco sostegno e la condivisione all’interno della comunità. Si tratta dell’esperienza di housing sociale “Cenni di cambiamento” di Milano, approfondita nel numero 1/2019 di Rivista Solidea.
Lo scorso aprile è partito ufficialmente il progetto Rete Welfare Aziendale di Modena. Si tratta di un intervento promosso in prima battuta dal Comune e dalla Provincia di Modena, a cui hanno aderito le parti sociali e circa 50 imprese del territorio, volto a promuovere la diffusione di azioni di welfare aziendale integrate con l'offerta di welfare locale, privata e proveniente dal Terzo Settore. Valentino Santoni ci racconta in che cosa consiste questa iniziativa.
Anche quest'anno il Comune di Milano ha voluto rinnovare il proprio impegno per la diffusione dello smart working promuovendo la terza Settimana del Lavoro Agile 2019, che si svolgerà dal 20 al 24 maggio. L'obiettivo è consolidare l'immagine di Milano come modello di riferimento nazionale per le buone pratiche di smart working e contribuire alla riflessione sulla necessità di un cambiamento culturale che metta al centro il lavoro agile.
Flaviano Zandonai e Paolo Venturi hanno scritto "Dove", il nuovo libro in cui hanno cercato di identificare caratteristiche e peculiarità dei cambiamenti sociali legati alla dimensione del luogo. Da luoghi rigenerati possono infatti nascere nuove "infrastrutture sociali" capaci di coagulare spazio, territorio, relazioni e scambi per un’economia di mercato che diventa coesiva, un governo pubblico che vuole farsi partecipativo e plurale, una società civile che si organizza per sviluppare nuovi paradigmi.
Il progetto Networking 2.0 è un'azione di welfare aziendale territoriale sviluppata all'interno del Piano territoriale per la conciliazione di ATS Bergamo. Nato nel biennio 2014-2016, il progetto si è sviluppato anche nel Piano territoriale successivo ed è attualmente in corso. Abbiamo incontrato Luciano Trapletti, Presidente del Consorzio Servizi Val Cavallina, e Danilo Mazzola, Segretario Cisl Bergamo, che ci hanno raccontato genesi, sviluppo e prospettive di questo progetto.
Qualche tempo fa vi abbiamo parlato del progetto E-Net: Equilibrio vita-lavoro in RETE. L'iniziativa, promossa nell'ambito del Piano territoriale di conciliazione di ATS Milano, si propone di sostenere iniziative di welfare aziendale e di work-life balance negli ambiti territoriali dell'Altomilanese. In questo articolo vi raccontiamo nel dettaglio le misure realizzate da una rete di imprese appartenenti al settore agricolo.
La Regione Piemonte ha pubblicato il sesto e ultimo bando di WeCaRe, la strategia regionale per l'innovazione sociale. Il bando promuoverà la progettazione e l'attivazione di interventi di welfare aziendale con particolare riguardo verso iniziative inter-aziendali e di apertura verso i territori. Elisabetta Cibinel ci racconta gli elementi principali del bando, che resterà aperto fino al 13 settembre.
A Canedole di Roverbella, in provincia di Mantova, è stato avviato un nuovo progetto di innovazione e housing sociale. Fondazione GAT, principale promotrice dell'iniziativa, intende ristrutturare un'antica tenuta rurale e realizzare 150 alloggi, un'area commerciale, un'area direzionale ed agricola, con un presidio medico infermieristico al servizio dei residenti. Il progetto prevede inoltre l'utilizzo dei terreni circostanti per attività di agricoltura sociale.
A Torino è stata presentata ioabitosocial, la prima piattaforma senza fini di lucro dedicata alla ricerca di soluzioni abitative temporanee di social housing presenti sul territorio nazionale. L'obiettivo è diventare il portale di riferimento per i possibili fruitori in termini di ricerca e verifica disponibilità di una soluzione abitativa di questo genere. Ce ne parla la nostra Chiara Lodi Rizzini.
Nell'ambito del progetto E-Net: Equilibrio vita-lavoro in RETE, iniziativa parte del Piano territoriale di ATS Milano, è stato firmato un accordo interaziendale tra sei aziende agricole del territorio. L'intesa è finalizzata a promuovere interventi di welfare aziendale allo scopo di sostenere i dipendenti delle realtà coinvolte e le loro famiglie. Si tratta di un protocollo interessante perché tenta di promuovere un network tra realtà produttive di un settore molto complesso: quello agricolo.
In Piemonte è entrata in vigore una nuova Legge sulla "Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità". La norma trasferisce nel contesto regionale i principi essenziali in materia, stabiliti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006, e intende promuovere azioni, politiche e strategie comunicative sempre più inclusive e attente allo sviluppo di capacità e opportunità delle persone con disabilità.
Sono in tutto 1.064 gli interventi realizzati in Emilia Romagna nell'ambito della cosiddetta Legge per il "Dopo di noi". Ne hanno beneficiato circa 860 persone con gravi disabilità (468 uomini e 392 donne, prevalentemente tra 36 e 45 anni di età). Per ognuno di loro sono stati predisposti dei progetti personalizzati di autonomia e inclusione, allo scopo di assicurare alle persone con non autosufficienti prive del sostegno familiare la necessaria assistenza per una vita dignitosa.