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Giovani

Nel 2013 il Consiglio Europeo, nell’ambito della Youth Employment Initiative (YEI), ha varato la cosiddetta “Youth Guarantee” per fronteggiare le difficoltà di inserimento lavorativo dei giovani nei Paesi UE garantendo opportunità educative, formative e occupazionali a chi avesse meno di 30 anni. Rinnovata e rafforzata nel 2020 per affrontare i problemi generati dalla pandemia di Covid-19, la misura continuerà anche per il prossimo settennato.

In contemporanea con l’avvio della misura europea, Secondo Welfare ha creato un focus tematico conl’obiettivo di monitorare lo sviluppo delle misure connesse al programma nazionale “Garanzia Giovani e alle sue molteplici declinazioni, nonché prestare attenzione a esperienze significative realizzate in altri Paesi dell’Unione.

Pur continuando a occuparsi delle misure direttamente legate all’iniziativa europea, oggi il focus si interessa in maniera più ampia di vari temi legati ai giovani. L’intento, in particolare, è di monitorare la loro situazione socio-economica nel contesto post-pandemico e le relative misure messe in atto a livello nazionale e locale per sostenerli. Come mostrano numerose ricerche, infatti, i giovani sono tra i soggetti più colpiti dagli effetti del Covid-19 e proprio per questo appare fondamentale riflettere sulle iniziative di primo e secondo welfare che li riguardano.

Stimolati dal dialogo con Massimo Achini, presidente del CSI Milano, abbiamo riflettuto su come le attività sportive svolte negli oratori possano trasformarsi in esperienze educative e di inclusione in grado di sostenere i ragazzi nell’affrontare le sfide della loro quotidianità.
Abbiamo intervistato il Professore ordinario di Pedagogia sperimentale all’Università Roma Tre per capire meglio come funziona il sistema di valutazione nella scuola italiana, come questa influenzi il benessere degli studenti e come si potrebbe intervenire per migliorare le cose.
A fine giugno si è svolto il camp estivo del secondo anno del progetto promosso da Fondazione Unipolis per sostenere la crescita personale e culturale di studenti e stendesse provenienti da contesti territoriali fragili. Vi raccontiamo come è andato e quali saranno i prossimi passi dell'iniziativa.
Di fronte ai bisogni crescenti di ragazzi e ragazze che vivono a Milano ci siamo chiesti quali infrastrutture oggi siano capaci di rispondere efficacemente e trasversalmente alle loro necessità educative, culturali e relazionali. Tra le numerose offerte pubbliche e private presenti in città, gli oratori rappresentano una categoria che merita un’attenzione particolare. Vi spieghiamo perché.
Sul Corriere della Sera è uscito un articolo, realizzato col supporto di Secondo Welfare, in cui Paola D'Amico fa il punto su come il nostro Paese stia affrontando il tema del benessere psicologico tra i più giovani.
I diffusi stereotipi sulle professioni del sociale spesso creano confusione nella scelta del percorso di studio e di lavoro. Per questo l’Università di Torino ha avviato un progetto per innovare l’orientamento e la formazione delle professioni socio-psico-pedagogiche.
Il 13° Rapporto del Gruppo CRC evidenzia un malessere diffuso che coinvolge le diverse fasce d’età e riguarda tutte le sfere dell’esistenza. La complessità di questi problemi impone di avviare un ripensamento complessivo delle politiche, con il coinvolgimento di tutta la comunità educante.
Sul sito del Corriere della Sera è stata pubblicata l’inchiesta sulla dispersione scolastica a cui ha contribuito Secondo Welfare. Secondo Chiara Agostini "per contrastare la povertà educativa bisogna intervenire molto prima dell’abbandono, già dall’infanzia, aprendo asili e materne ai bambini che vivono contesti più fragili".