Logo del Focus Assistenti Sociali di Percorsi di secondo welfare

Assistenti sociali

In Italia più di 45.000 persone, per la stragrande maggioranza donne, fanno un lavoro difficile ma fondamentale: sono assistenti sociali. Si tratta di professioniste presenti in moltissimi servizi pubblici e del secondo welfare: ospedali e aziende sanitarie, servizi sociali comunali, Ministero della Giustizia, ma anche associazioni, cooperative sociali e imprese. In questi ambiti – e in molti altri – l’assistente sociale è chiamata a promuovere la qualità di vita di persone e comunità svolgendo funzioni diverse: aiuto e accompagnamento nei confronti di persone e famiglie, advocacy presso le istituzioni e la politica, promozione del welfare di comunità, organizzazione e coordinamento dei servizi, ricerca scientifica e insegnamento.

Nel corso degli ultimi 15 anni diversi fattori hanno portato al centro del dibattito queste figure. Lo straordinario ridimensionamento della spesa sociale registrato dopo la crisi del 2008; l’aumento del numero di persone fragili e in difficoltà; l’introduzione di nuove politiche di contrasto alla povertà; vicende amministrative e giudiziarie che sono state per mesi al centro dell’attenzione – spesso poco informata – della politica e dei media. Perché la figura dell’assistente sociale è caratterizzata da un immaginario particolarmente negativo, rafforzato da decenni di battute, rappresentazioni stereotipate nei film e nei cartoni animati, descrizioni inaccurate nei media.

Dal nostro osservatorio, specialmente a partire dalla pandemia, abbiamo notato un’accresciuta difficoltà sui territori, specialmente nei servizi sociali e sanitari pubblici. Per questo motivo abbiamo deciso di creare un focus dedicato al lavoro dell’assistente sociale che proponga approfondimenti su dati, esperienze concrete, problemi, soluzioni innovative e temi emergenti attraverso riflessioni e contributi scritti da assistenti sociali e dalla nostra community.

Per conoscere meglio una professione centrale del primo e del secondo welfare. Trovate tutto di seguito.

Nel giugno 2019 è scoppiato il caso giudiziario - ma soprattutto mediatico e politico - che ha preso il nome da questo Comune emiliano. La vicenda ha posto l’attenzione sull’affidamento familiare in modi spesso imprecisi o strumentali. Cosa è successo nel frattempo?
I diffusi stereotipi sulle professioni del sociale spesso creano confusione nella scelta del percorso di studio e di lavoro. Per questo l’Università di Torino ha avviato un progetto per innovare l’orientamento e la formazione delle professioni socio-psico-pedagogiche.
È il tema al centro di un volume pubblicato recentemente a partire da una ricerca che si è concentrata sugli assistenti sociali. Il libro è pensato come un "manuale sui generis" rivolto agli operatori che supportano genitori in situazioni complesse ma anche ai genitori stessi, nell'ottica di aprire spazi di riflessione e discussione.
Il capoluogo brianzolo ha numeri che gli consentono di superare il LEP per gli assistenti sociali. Eppure i problemi non mancano. Laura Maria Brambilla, responsabile delle risorse umane del Comune, ci spiega come stanno affrontando la questione.
Lo dice un report dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio: il nostro Paese, nonostante la disponibilità di fondi, non riesce a raggiungere i LEP di assistenza sociale. Un tema cruciale anche per l’autonomia differenziata.
L'ha curata il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali per provare a sostenere l'operatività dei servizi nel difficile passaggio dal Reddito di Cittadinanza all'Assegno di Inclusione.
Di empowerment e advocacy si parla fin dalla nascita del servizio sociale professionale a inizio Novecento. Eppure sono due temi quanto mai attuali. Luca Pavani ci spiega perché.
Il lavoro sociale è cruciale e lo sarà sempre di più per implementare tante misure di welfare nuove o in discussione. Per questo, dopo anni di risorse inadeguate, lo Stato è tornato a investire nel settore. Si sono però generate conseguenze contradditorie.
In questo articolo le professioniste e i professionisti di Comin raccontano l'esperienza dell'affido attraverso esperienze e storie di famiglie, minori e operatori.
L'8 novembre ricorre il ventesimo anniversario dell'approvazione della Legge 328/2000 per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Abbiamo incontrato Gianmario Gazzi, Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali, per parlare del rapporto tra la professione e la legge 328/2000 e per cercare di individuare qualche sfida prioritaria per i prossimi anni.
Quest'anno ricorre il ventesimo anniversario dell’approvazione della 328/2000, la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Il provvedimento, atteso per decenni, ha cercato di ordinare una materia frammentata imponendo un cambio di paradigma nel sistema. Questo articolo è il primo di una serie di approfondimenti che il nostro Laboratorio dedicherà al ventennale della legge.
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