Le reti d’impresa in Italia
Le reti d’impresa sono una libera aggregazione tra imprese con l’obiettivo di aumentare la propria capacità competitiva e le potenzialità di business. Oggi, come si legge sul sito di RetImpresa – l’Agenzia confederale per le Reti di Imprese – più di mille imprese sul territorio nazionale hanno stipulato un Contratto di Rete, e molte altre sono in procinto di farlo. Per questo RetImpresa e Sistemi Formativi Confindustria realizzeranno nei prossimi mesi un ciclo di seminari formativi di taglio tecnico per i funzionari e referenti operanti nel programma delle Reti d’Impresa. Il primo, “Lo sviluppo delle reti d’impresa: il ruolo del sistema. Strumenti, metodologie e azioni per favorire ed accompagnare i processi di networking” si svolgerà a Milano il prossimo 17 dicembre presso la sede di Assolombarda.
A testimonianza della crescente rilevanza del tema delle reti per le imprese italiane, RetImpresa – associazione nata il 28 ottobre 2009 nel quadro degli scopi istituzionali della Confindustria – ha recentemente pubblicato la guida “Linee Guida per i contratti di rete”.
Come si legge nel documento, la disciplina del contratto di rete, introdotto con il d.l. n. 5/2009, è stata recentemente modificata dalla Legge n. 134/2012 e dal Decreto Legge n. 179/2012 (per info sulla disciplina attuale).
Nella prefazione, il Presidente di RetImpresa Aldo Bonomi spiega l’utilità e le grandi potenzialità dello strumento di fronte ai cambiamenti socio-economici:
“I nuovi scenari competitivi imposti dalla globalizzazione dei mercati e dalla recente crisi internazionale impongono alle nostre imprese uno scatto di reni che dia nuovo slancio al nostro sistema produttivo. Servono nuovi modelli di sviluppo ma anche un nuovo approccio al "fare impresa". Non è più il tempo dell’individualismo, ma sono vincenti le scelte orientate alla collaborazione produttiva, specialmente se indirizzate all’innovazione e all’internazionalizzazione. Il contratto di rete è uno strumento nuovo, flessibile e che si adatta alle esigenze di imprese di ogni dimensione e di ogni settore, integrando due concetti egualmente importanti ma tra oro apparentemente distanti: la collaborazione su programmi condivisi ed il mantenimento dell’autonomia imprenditoriale.”
La rete per il welfare di Varese
GIUNCA – Gruppo Imprese Unite Nel Collaborare Attivamente è nata lo scorso ottobre a Varese. Una rete d’impresa per il welfare aziendale a vantaggio dei dipendenti che raccoglie 10 imprese manifatturiere del Varesotto coinvolgendo circa 1.700 lavoratori.
L’obiettivo di GIUNCA è quello di creare agevolazioni per il trasporto, la fruizione di servizi sanitari e di assistenza, ma anche iniziative per una migliore gestione del tempo tra vita lavorativa e privata. Gli esempi sono tanti: dai servizi di cura agli anziani a prezzi agevolati, car-pooling e car-sharing per raggiungere il posto di lavoro, e le convenzioni per l’acquisto di pacchetti assicurativi, fino a progetti di conciliazione dei tempi e per l’educazione dei figli.
Le aziende
I componenti del gruppo – grandi imprese industriali e Pmi manifatturiere del Nord e del Sud della provincia coadiuvate dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese – appartengono a vari settori manifatturieri: delle costruzioni, della plastica, della chimica, della farmaceutica e della meccanica. Queste le aziende coinvolte: T.M.C. Srl, Chemisol Italia Srl, Viba Spa, Tioxide Europe Srl, Momentive Specialty Chemicals Italia Spa, Novartis Farma Spa (si aggiungeranno a breve anche le altre società del Gruppo Novartis: Sandoz, Novartis Consumer Health, Novartis Animal Health), Sanofi-Aventis Spa, Lati Industria Termoplastici Spa, Bilcare Reasearch Srl, B.D.G. EL Srl.
Il progetto
Come ha spiegato Lucia Riboldi, Presidente di GIUNCA, la rete – a differenza di quelle presenti a oggi in Italia – non nasce dalla volontà di aggregare le imprese per lo sviluppo di nuovi prodotti, la stipula di alleanze strategiche o lo “sbarco” su mercati esteri, ma per favorire il miglioramento del clima aziendale attraverso il benessere dei lavoratori. Due le aree di intervento: il welfare aziendale e la formazione dei collaboratori.
Gli interventi allo studio coprono i seguenti ambiti della vita lavorativa: il raggiungimento del luogo di lavoro, la formazione, il sostegno al reddito familiare, la conciliazione dei tempi e la salute. Per ognuna di queste aree sono elencate diverse proposte di azioni concrete, che sono già allo studio. Eccone alcune.
Il lavoro:
- lo studio di progetti di mobilità territoriale e agevolazioni, basate ad esempio sul car sharing e il car pooling;
- la formazione aziendale, soprattutto in materia sicurezza sul lavoro e la condivisione di best practice aziendali.
Il risparmio:
- proposte di forme di finanziamento agevolate per l’apertura di un conto corrente o la sottoscrizione di un mutuo;
- la possibilità di erogare buoni per aiutare i lavoratori ad affrontare i costi della vita quotidiana;
- pacchetti di servizi assicurativi.
Il tempo:
- aiutare i lavoratori a conciliare gli impegni lavorativi con quelli della vita privata attraverso convenzioni riguardanti vari servizi, come ad esempio i trasporti;
- convenzioni per la crescita e l’educazione dei figli. La salute e il benessere:
- convenzioni per la cura di familiari malati e genitori anziani.
Il GiuncaNet Worklife Balance
La prima azione concreta della rete è già partita. Si tratta di un’iniziativa pilota di welfare complementare, nata dalla collaborazione tra l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e il Comune di Tradate con l’obiettivo di istituire una varietà di servizi e attività a livello territoriale attraverso la realizzazione di un sito Internet con una banca dati condivisa. Le iniziative allo studio vanno dalle convenzioni per servizi alla persona e ricreativi, attività educative e per la salute e la prevenzione, fino alle borse di studio e attività di comunicazione e informazione.
Quali prospettive?
Se la necessità di “mettersi in rete” e ideare strumenti nuovi e condivisi per superare la crisi è particolarmente sentita dalle aziende italiane – grandi e piccole – rispetto ai temi della competitività e dell’internazionalizzazione, l’esperienza di Varese dimostra il crescente interesse del mondo imprenditoriale per lo sviluppo dell’azienda attraverso la tutela del benessere dei dipendenti e, più in generale, della comunità locale. La condivisione di progetti e risorse per l’offerta di servizi origina dalla volontà di aiutare i lavoratori a fare fronte alle necessità della vita quotidiana ma può al tempo stesso favorire lo sviluppo di strutture sul territorio e l’occupazione nel settore dei servizi alla persona.
Riferimenti
La notizia
Nasce a Varese la prima rete d’impresa per il welfare aziendale, VareseNews, 10 ottobre 2012