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Martedì 10 maggio si è tenuto, presso la Pinacoteca Ambrosiana di Milano, il seminario “Il futuro del welfare aziendale delle PMI: tra profit e non profit” presentato da VITA, società editoriale di riferimento per il non profit e l’economia sociale – e Generali Italia, compagnia assicurativa italiana. L’incontro, incentrato sulle tematiche del welfare aziendale e, in particolare, sulla loro diffusione nelle PMI, ha visto la partecipazione di Andrea Mencattini – Responsabile delle Controllate Assicurative e delle Relazioni Istituzionali di Generali Italia, Giuseppe Guerini – Presidente di Federsolidarietà e Portavoce dell’Alleanza delle Cooperative Sociali, Stefano Granata – Presidente del Gruppo Cooperativo CGM, e Riccardo Bonacina, Presidente e Direttore Editoriale di VITA, in veste di moderatore.

Come mostrato dal Welfare Index PMI, la prima indagine nazionale sulle pratiche di welfare aziendale nelle PMI italiane promossa da Generali Italia, il welfare aziendale non solo conviene all’impresa, poiché diviene asset strategico per aumentare competitività e produttività, ma anche ai lavoratori e al territorio, in quanto comporta importanti ricadute sia in termini economici che sociali per l’intera comunità. Come ha sottolineato Andrea Mencattini, le aziende oggi hanno una duplice responsabilità: verso i dipendenti e le loro famiglie, e verso il territorio e le comunità in cui operano. Soltanto le aziende capaci di attuare buone pratiche di welfare aziendale per i propri dipendenti e le loro famiglie potranno godere di un vero vantaggio competitivo.

I partecipanti hanno mostrato come oggi la vera sfida sia quella di riuscire a diffondere le pratiche di welfare aziendale tra le medie, piccole e piccolissime imprese che, a differenza dei giganti del welfare aziendale, come Luxottica, spesso non hanno le risorse economico-organizzative necessarie all’implementazione di tali interventi. Il mondo del non profit e dell’impresa sociale diventa così un alleato strategico per la crescita del welfare aziendale anche nelle piccole realtà, una preziosa leva di sviluppo e di innovazione e di nuove partnership con il mondo delle imprese. Come ha dichiarato Stefano Granata, “i dati sulla PMI evidenziano che il welfare deve nascere da un forte patto territoriale. Il ruolo dell’impresa sociale non si candida ad essere l’erogatore totale dei servizi di welfare alle imprese, ma a partecipare come facilitatore, a fare da scivolo per permettere queste connessioni”.

Anche il mondo delle cooperative sociali ha dato un’importante spinta innovativa, cercando di colmare il ritardo accumulato dal nostro paese nello sviluppo di iniziative di welfare aziendale, soprattutto nell’ambito della non autosufficienza, e cercando di trovare nuove forme di risposta ai nuovi bisogni sociali. Come affermato da Giuseppe Guerini, “il mondo della cooperazione sociale ha sempre più bisogno di costruire forme e risposte e in questo il mondo delle PMI è un comparto che vale l’80% del sistema imprenditoriale italiano ha una forte domanda di tutela”.

Risulta chiara l’importanza dello sviluppo di un welfare aziendale che si apra al territorio e che sia capace di dialogare in modo proficuo e costruttivo con tutti gli stakeholder presenti. Imprese, imprese sociali e non profit devono collaborare insieme nel disegnare nuovi interventi di welfare capaci di cogliere le istanze dei territori e sviluppare risposte condivise a bisogni collettivi.

Nel corso dell’evento sono state inoltre presentate le testimonianze dei fondatori di Wecare srl, Riccardo Zanini e Filippo Scorza, neonata startup che ha sviluppato innovative soluzioni di welfare, e Angelo Neri di Panzeri spa, storica azienda lecchese nel settore degli elementi di sicurezza del fissaggio, che si è distinta sul territorio per la realizzazione di asili nido per i dipendenti e campi sportivi per i giovani della comunità grazie ad una stretta collaborazione con l’amministrazione pubblica e altri importanti stakeholder del territorio.

Generali Italia ha inoltre annunciato l’avvio della seconda edizione di Welfare Index PMI e l’ampliamento del campione di imprese coinvolte nella ricerca con l’inclusione delle imprese sociali.

#ASviS #Occupazione