Rassegna Stampa
A Brave New Europe

Taranto: tra ritardi e incertezze nell’attuazione del Just Transition Fund

Nonostante i fondi disponibili, l'Italia non ha ancora avviato alcun progetto. In Puglia, l'assenza di bandi e la mancanza di chiarezza mettono a rischio l’uso delle risorse e lasciano spazio al disorientamento tra le istituzioni locali.
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Si è discusso delle sfide e le opportunità che Taranto e la sua provincia stanno affrontando, anche grazie ai fondi del Just Transition Fund (JTF). Tuttavia, l’Italia è in ritardo e, finora, non è stato speso nemmeno un euro.

In Puglia, la situazione è stagnante: nessun bando è stato pubblicato, nonostante il calendario ufficiale del JTF ne prevedesse tre tra marzo e aprile 2024. Al 28 agosto, non c’è stata alcuna novità. La causa principale sono i ritardi burocratici a livello centrale, mentre a livello locale regna molta confusione. Diversi sindaci della provincia sono ancora scarsamente informati su cosa sia il Just Transition Fund, e Confindustria Taranto riferisce di non avere conoscenza di proposte da parte delle imprese locali, affermando che «la partita sul JTF è bloccata».

Anche chi, all’interno della società civile, prova a sollecitare le istituzioni per ottenere maggiore chiarezza e partecipazione sull’utilizzo dei fondi, incontra solo silenzi. I tempi stringono, e il rischio di perdere le risorse è sempre più concreto.

Ne parla Matteo Scannavini su Slow News all’interno della serie “Oltre l’acciaio” di ABNE.

Taranto perderà un’occasione da 800 milioni di euro?
Matteo Scannavini, Slow News

 

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