Rassegna Stampa
A Brave New Europe

In Sicilia si investe sui giovani con l’agricoltura 4.0

Sulle Madonie un istituto superiore di Gangi sta provando a essere un agente di cambiamento per il territorio grazie ai fondi di coesione UE.
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Le Madonie, un territorio ricco di storia e paesaggi mozzafiato, vengono percepite dai giovani come un’area che presenta sfide socio-economiche, specialmente in ambito infrastrutturale, dei trasporti, della sanità e del lavoro, che mette a rischio il loro futuro. Per questo molti di loro se ne vanno in cerca di fortuna.

La scelta di includere questa zona tra le 72 aree pilota per la sperimentazione della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) si è rivelata fondamentale per provare a fermare questo trend, e ha consentito al territorio di accedere a una maggiore quota di fondi di coesione dell’Unione Europea.

In questo contesto si colloca l’azione dell’Istituto superiore “Giuseppe Salerno”, situato in provincia di Palermo, che si distingue per il suo impegno nel diventare un agente di cambiamento per il territorio. Negli ultimi anni, la scuola ha lavorato duramente per dotarsi di strumentazioni all’avanguardia, servizi adeguati e progetti innovativi con l’obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti necessari per costruire il proprio futuro.

I fondi europei hanno permesso di arricchire significativamente l’offerta formativa dell’istituto superiore, che ora sta sperimentando l’agricoltura 4.0. Come ad esempio tramite l’introduzione di una piccola serra aeroponica, dove frutta e verdura vengono coltivate senza l’uso del suolo e con un consumo d’acqua estremamente ridotto. Ne parla Ilaria Sesana su Slow News all’interno della serie “I luoghi della coesione” di ABNE.

Una serra per cambiare
Ilaria Sesana, Slow News

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